Intervista ad Anna Luigia Salis
Scrittura
1) Quando hai iniziato a scrivere?
È accaduto per caso due anni fa. Tutto ha avuto avvio da un progetto di scrittura creativa promosso dalla regione Lazio per le scuole elementari e medie. Di solito queste iniziative sono riservate soltanto agli studenti, ma quella volta Sono stati coinvolti anche gli insegnanti. Tuttavia la decisione di scrivere un libro è arrivata solo alcuni mesi dopo, incoraggiata dalla responsabile dell’iniziativa, Monica Maggi, che da anni lavora per diffondere il piacere della lettura e della scrittura tra i ragazzi e, oltre a ciò, salva anche libri mandati al macero.
E poi è arrivata l’ispirazione: io sono una “perditrice” cronica di qualsiasi cosa è così mi è stato facile immaginare come sarebbe più semplice la vita se esistesse davvero un negozio che aiuta a ritrovare le cose smarrite. E da qui è nato Perso &.
2) Quanto tempo dedichi alla scrittura?
Ecco il punto dolente! Una delle prime raccomandazioni (non solo per gli esordienti) è quella di dedicare almeno un’ora al giorno alla scrittura, ma non mi è sempre possibile, anzi quasi mai...
Io insegno alle medie e molto spesso i pomeriggi sono più impegnati delle mattine.
Inoltre non amo le attività “programmate “... mi sembra di togliere gusto e gioia alla scrittura, se mi ci dedico secondo una particolare tabella oraria.
Mi rendo conto che, magari, non è un punto di vista molto professionale ma per me, almeno fino a adesso è stato meglio così.
3) Preferisci scrivere in prosa, in poesia o in entrambi i modi?
Trovo la prosa più diretta e spontanea ma amo anche la poesia. Sto sperimentando con gli haiku, un genere che apprezzo perché riesce a esprimere un universo vastissimo di emozioni e stati d’animo riducendo le parole all’essenziale.
4) Tra tutti i tuoi scritti quale ha per te un significato speciale e a chi è dedicato?
Tra le storie di Perso & quella che preferisco è Il Libro Senza Pagine, che ho dedicato a mio papà Giuseppe.
Come me amava leggere ma era parecchio preoccupato per la spropositata quantità di libri che accumulavo e che minacciava di seppellire tutta la casa.
Tra noi sono scoppiate parecchie baruffe perciò mi è venuto spontaneo ideare una soluzione come quella di cui parla il racconto...
5) Con quali editori hai pubblicato i tuoi libri?
Avevo spedito il libro a diversi editori e infine mi ha risposto Albatros Il Filo.
Avevano apprezzato la storia e quindi ho deciso di pubblicare con loro.
Devo dire di essermi trovata bene per il modo in cui mi hanno seguita per tutta la fase di editing e di post pubblicazione.
Certo, non ho potuto promuoverlo al meglio perché le librerie dove avrei voluto presentarlo erano già impegnate con altri autori e subito dopo è scoppiato l’allarme covid, per cui iniziative come firmacopie e promozione in presenza sono state giustamente bloccate.
Però non mi dispiace affatto far conoscere Perso & grazie a queste nostre chiacchierate letterarie sui social. Anzi credo che sia il modo migliore di diffondere notizie su autori e libri!
Lettura
6) Quali sono i tuoi generi letterari preferiti?
Anzitutto il giallo. Poi romance, storico e fantasy. Amo anche le biografie di scrittori e personaggi celebri.
7) Quali scrittori/scrittrici apprezzi di più?
Prima fra tutti Agatha Christie e non potrebbe essere altrimenti! Poi Louisa May Alcott, Jane Austen, le sorelle Brontë, Debbie Macomber, Fannie Flagg, Hilary Mantel (un genio del romanzo storico), Dickens, Ellis Peters, C.S.Lewis...e l’elenco è troppo lungo per continuare. Tuttavia voglio segnalare una mia recente scoperta: Danila Comastri Montanari. È autrice di una serie di gialli ambientati nell’antica Roma con protagonista il senatore-detective Publio Aurelio Stazio, che non avrebbe sfigurato sull’Orient Express...
8) Quale libro tra quelli che hai letto ti è rimasto nel cuore?
Eh, è un quesito davvero difficile perché i libri che in qualche modo mi hanno lasciato impressioni così profonde sono tanti, anche troppi per poterne indicare solo uno, però proverò a rispondere. Pomodori verdi fritti di Fannie Flagg è di sicuro uno di essi. È una storia di amicizia che si perpetua nel tempo, di ricordi e di nostalgia. Contiene il sapore delle cose perdute e delle memorie, non sempre belle e anche dolorose, che tuttavia sono parte di ognuno di noi e quindi importanti e insostituibili. La stessa cosa che ho ritrovato in alcune pagine di IT (del Maestro King). Più potenti, ovviamente, nel secondo romanzo che narra una storia completamente diversa ma lo stesso commovente e profonda.
9) Tra i tanti film e serie tv tratti dai libri quali sono i tuoi preferiti?
Tra le serie, Poirot, con David Suchet, e Sherlock. Tra i film, Rebecca, Generazione perduta e Picnic ad Hanging Rock, il bellissimo esordio Internazionale di Peter Weir. Tra i pochi casi in cui il cinema uguaglia, e nel caso del terzo film, quasi supera la pagina scritta.
10) Se potessi incontrare un personaggio letterario, chi sceglieresti?
Ma che domanda? La mia adorata Jo March, naturalmente! E poi il senatore Stazio. Vuoi mettere fare un tour nella Roma imperiale con una guida così accreditata?
05/07/2021