5 regole matrimoniali dell'epoca Regency

L'approfondimento

Siamo liete di inaugurare il Blog Tour dedicato al romanzo Un cucchiaio intagliato di Jayne Davis pubblicato in lingua italiana da Vintage Editore. Questo evento è diviso in due parti: nella prima vengono presentati degli approfondimenti che riguardano alcuni argomenti correlati a questo libro, mentre nella seconda ci saranno le varie recensioni delle blogger che hanno partecipato a questa iniziativa.

Come potete ben immaginare in epoca Regency le regole matrimoniali erano numerose, ma in questo articolo ne abbiamo selezionate cinque particolarmente significative. Eccole qui di seguito:

1) Il matrimonio era un vero e proprio contratto che veniva stipulato tra lo sposo e il padre della sposa. Eccezionalmente l'accordo poteva venire preso tra i padri dei rispettivi futuri coniugi. Si doveva decidere la dote che la sposa riceveva dal proprio padre che consisteva in denaro o in un appannaggio annuale, ma si doveva anche stabilire la cifra che lo sposo doveva dare mensilmente alla propria consorte. Inoltre bisogna già specificare con quali mezzi avrebbe vissuto la sposa in caso di vedovanza.

2) Il fidanzamento ufficiale doveva durare almeno tre settimane. Nel caso in cui la coppia avesse voluto abbreviare i tempi poteva richiedere una licenza. Quest'ultima era di due tipologie diverse: ordinaria e speciale. La licenza ordinaria permetteva di sposarsi in un paio di settimane qualora gli sposi avessero meno di ventuno anni e il benestare di entrambe le famiglie. Con questa licenza ci si doveva sposare esclusivamente in chiesa e nello specifico nella chiesa in cui uno degli sposi fosse parrocchiano. La licenza speciale si poteva acquistare a cinque sterline presso l'arcivescovo di Canterbury solamente se si era un pari o un gentiluomo con una posizione sociale elevata. Quindi non era per tutti. Con questa licenza ci si poteva sposare in chiesa, in casa o in qualunque altro posto desiderato.

3) Il matrimonio si celebrava esclusivamente dalle 8 alle 12 del mattino e gli sposi dovevano essere a digiuno durante la cerimonia per poter accedere alla comunione. Nel caso in cui la coppia avesse ottenuto la licenza speciale era possibile scegliere anche l'orario della celebrazione che quindi non era vincolata al mattino, ma poteva essere anche di pomeriggio o sera.

4) L'anello nuziale veniva dato dallo sposo alla sposa e poteva essere d'oro o di altri materiali meno pregiati. Chi era particolarmente benestante poteva scegliere anche un anello con pietre preziose. Il marito non riceveva alcun anello dalla propria moglie in quanto non era prassi dell'epoca.

5) Il ricevimento era sobrio e semplice. Vi partecipavano gli invitati che erano perlopiù parenti. Una volta terminato il banchetto nuziale gli sposi si recavano nella dimora dello sposo in cui avrebbero vissuto insieme ai familiari di lui almeno per i primi tempi. I più facoltosi avevano la possibilità di partire per il viaggio di nozze. Il vestito da sposa non essendo necessariamente bianco poteva diventare un abito da utilizzare per le occasioni importanti.

Ovviamente questo elenco presenta solo degli accenni a quelle che sono alcune delle regole matrimoniali dell'epoca Regency e non pretende di essere una guida esaustiva e dettagliata. Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a seguire la pagina social PlayingHistory e il gruppo Regency&Victorian che trattano spesso questo tipo di argomenti.

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