Phantastes

George MacDonald

Scheda Tecnica

Titolo: Phantastes

Sottotitolo: Un romanzo di fate per uomini e donne

Autore: George MacDonald

Traduttrice e curatrice: Michela Alessandroni

Prefazione: Lorenza Ricci

Postfazione: Michela Alessandroni

Pubblicato da: flower-ed

Collana: Five Yards

Genere: Fantasy Classico

Pagine: 304

Prezzo del formato cartaceo: 15,o0 €

Prezzo del formato digitale: 7,99 €

Anno di pubblicazione: 2022

Trama

Il giorno del suo ventunesimo compleanno, Anodos riceve le chiavi di un vecchio scrittoio ereditato dal padre. Dopo averne aperto alcuni cassetti e aver forzato un piccolo scomparto nascosto, appare d’improvviso una minuscola figura femminile: è lì per esaudire il suo desiderio, espresso distrattamente la sera prima, di trovare la strada per la Terra delle Fate. Quando il mattino successivo si sveglia, il ragazzo scopre che un rivolo d’acqua limpida scorre sul tappeto, che le decorazioni di fiori e foglie si muovono a una leggera brezza, che il mobile di quercia vecchio stile sta diventando un albero: l’intera stanza si sta trasformando davanti ai suoi occhi in un portale che si apre proprio su quel mondo fatato. Scorto un sentiero appena tracciato che conduce verso il bosco, lo segue istintivamente, preso da un’attrazione irresistibile. Tra le fate e i folletti, i vecchi libri e le bellissime fanciulle, il viaggio si rivelerà assai arduo. Anodos cadrà in errore e si risolleverà molte volte, ma dovrà percorrere la strada fino in fondo per poter crescere davvero e giungere a una forma più alta di consapevolezza. Phantastes fu pubblicato il 28 ottobre 1858. Il romanzo era talmente enigmatico e ricco di riferimenti alla letteratura, alle religioni e al folklore che i lettori ne rimasero sorpresi. In maniera del tutto nuova, George MacDonald si era allontanato dai canoni editoriali dominanti dell’età vittoriana e aveva affidato alla pura immaginazione la sua indagine della realtà, rendendo Phantastes la sorgente da cui tanti autori della letteratura fantastica attingeranno, da Lewis Carroll a C.S. Lewis. La traduzione offerta ai lettori dalla casa editrice flower-ed, integrale e annotata, è arricchita dalla Prefazione di Lorenza Ricci (“Sia il tuo cuore una sorgente”) e dalla Postfazione di Michela Alessandroni (“Specchi magici, cicli e alchimia”).

L'opinione di Samuela

Per anni ho associato il fantasy classico esclusivamente a John Ronald Reuel Tolkien e Clive Staples Lewis e dunque la scoperta di George MacDonald è stata per me una graditissima sorpresa. Infatti MacDonald è a tutti gli effetti uno dei padri fondatori del genere in questione insieme ai già citati Tolkien e Lewis. Tuttavia credo che qui in Italia questo autore sia poco noto rispetto ai suoi due colleghi. Infatti chiunque conosce (anche solo per sentito dire) la Terra di Mezzo o Narnia, ma dubito che la Terra delle Fate visitata da Anodos sia altrettanto famosa. Dopo anni di assenza questo romanzo è tornato a disposizione del pubblico italiano grazie alla casa editrice flower-ed che lo ha proposto per la prima volta in versione integrale e annotata. In passato questo libro era stato intitolato “Anodos” o “Le fate dell’ombra” mentre ora “Phantastes. Un romanzo di fate per uomini e donne” che rispecchia alla perfezione il titolo originale. Ho notevolmente apprezzato questa lettura perché George MacDonald ha un modo di narrare vivido e coinvolgente. Ogni singolo dettaglio prende vita tra queste pagine e si ha la sensazione di camminare accanto al protagonista durante il suo viaggio nella Terra delle Fate. Un particolare che mi è rimasto impresso è proprio il nome del protagonista che è piuttosto inusuale. Tuttavia non poteva esserci scelta più consona visto il significato del nome Anodos che vi lascerò scoprire attraverso la lettura della postazione di Michela Alessandroni che ha tradotto e curato l’opera. Il volume di flower-ed infatti è arricchito dalla prefazione “Sia il tuo cuore una sorgente” scritta da Lorenza Ricci e dalla postfazione “Specchi magici, cicli e alchimia” scritta da Michela Alessandroni. Inoltre sono presenti anche la cronologia della vita e l’elenco delle opere di George MacDonald che sono di grandissima utilità per la contestualizzazione di questo testo. “Phantastes” è una storia che ci trasporta in un’esperienza letteraria onirica e ricca di significati allegorici perciò ne consiglio la lettura a tutti coloro che amano questo tipo di libri. Personalmente sono stata più che soddisfatta di questo volume perché oltre alla narrazione fantastica in sé ho davvero gradito gli impeccabili contenuti critici che hanno contribuito a rendere più esaustiva la lettura. Tutte le persone che amano gli scritti di J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis non devono assolutamente lasciarsi sfuggire la possibilità di scoprire un autore come George MacDonald e “Phantastes” è senza dubbio un ottimo punto di partenza.

VALUTAZIONE IN STELLE: 5 su 5

Incipit

Mi svegliai un mattino con la normale confusione mentale che accompagna il ritorno alla coscienza. Mentre ero sdraiato sul letto e guardavo attraverso la finestra della mia stanza che affacciava a est, un flebile raggio color pesca, dividendo una nuvola che si era appena alzata dalla linea bassa dell’orizzonte, annunciò il sorgere del sole. Mentre i miei pensieri, che un sonno profondo e apparentemente senza sogni aveva dissolto, cominciavano di nuovo ad assumere forme cristalline, gli strani eventi della sera precedente si ripresentavano alla mia coscienza stupita. Il giorno prima avevo compiuto ventuno anni. Tra le altre cerimonie che mi avevano investito dei miei diritti legali, mi erano state consegnate le chiavi di un vecchio scrittoio, in cui mio padre aveva conservato i suoi documenti privati. Non appena ero rimasto solo, avevo ordinato che venissero portati dei lumi nella camera dove si trovava lo scrittoio, i primi lumi a entrare lì dopo molti anni, poiché, dalla morte di mio padre, la stanza era rimasta indisturbata. Ma, come se l’oscurità fosse stata troppo a lungo reclusa per essere facilmente espulsa, e avesse tinto di nero i muri a cui, come un pipistrello, si era aggrappata, quelle sottili candele erano servite ben poco a illuminare le cupe tappezzerie e sembravano gettare ombre ancora più scure nelle cavità delle elaborate cornici del soffitto. Tutte le parti più lontane della stanza erano avvolte in un mistero le cui pieghe più profonde si riunivano intorno allo scuro mobile di quercia a cui ora mi avvicinavo con una strana mescolanza di riverenza e curiosità.

Di George MacDonald nel catalogo di flower-ed