In: La Civiltà Cattolica n. 3841
Gianni Santopietro, Elogio dell’amore. L’Inno alla carità di san Paolo,
Roma, Città Nuova, 2009
L’A. è un Missionario Oblato di Maria Immacolata che, dopo aver insegnato teologia per diversi anni, si dedica ora all’evangelizzazione itinerante. Autore di numerose pubblicazioni, in questo libro pone al centro della sua riflessione la parte principale di uno dei testi più famosi del Nuovo Testamento, noto come l’«Inno alla carità» di san Paolo, al tredicesimo capitolo della prima lettera ai Corinzi (1Cor 13,4-8a).
Ed è per questo che, ognuno dei 15 capitoli che compongono il libro, prende il titolo dalle principali caratteristiche che Paolo attribuisce all’amore evangelico. Sulla scia di Paolo alla comunità di Corinto, l’A. ricorda al lettore di oggi che l’amore è longanime, benigno, non invidioso, non vanitoso; che l’amore non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità; e che l’amore copre tutto, crede tutto, spera tutto, sopporta tutto e non avrà mai fine.
A ognuna di queste caratteristiche l’A. riserva un intero capitolo offrendo una riflessione ricca e articolata che, a partire dalle affermazioni di Paolo ma senza rimanere nei confini dell’esegesi classica, si estende a dismisura a vari campi del sapere e della vita.
Il commento, saldamente ancorato al resto della Bibbia e soprattutto alle altre lettere di Paolo, nonché al Magistero ecclesiale, è inoltre corredato dalle riflessioni di un gran numero di Padri e dottori della Chiesa, dagli scritti e dagli esempi di numerosi santi, dai testi di teologi, umanisti, filosofi moderni e contemporanei, scrittori, poeti... E anche se questa scelta dell’A. spesso tende a far perdere al lettore il contatto iniziale con le parole di Paolo, ciò rende il testo interessante e vario.
La lettura non solo dà pienamente ragione all’A. – che nell’Introduzione scrive: «Per Paolo c’è un’equazione tra essere e amare: “Chi ama è!”» (p. 9) –, ma si rivela anche un vero e proprio «elogio dell’amore» in senso lato, che va bel oltre i confini dell’esperienza e della riflessione paolina.
Frutto anche della variegata esperienza pastorale dell’A., i contenuti risultano molto attuali. Il libro, che si legge con facilità e profitto, trova il suo utilizzo ideale nell’ambito di corsi di formazione e di Esercizi spirituali.
In ogni caso un potenziale lettore non deve attendersi un classico commento esegetico-spirituale del testo paolino: l’A. in realtà tende a sviluppare molto di più la prima parte del titolo rispetto alla seconda, e così le parole di Paolo fanno soltanto quasi da spunto per le riflessioni sul tema generale dell’amore.