Valentini N.

In: La Civiltà Cattolica n. 3743


Natalino Valentini (ed.), Cristianesimo e cultura politica. L’eredità di otto illustri testimoni

Paoline, Milano, 2006


«Come è pensabile la politica? Quale relazione ancora sussiste tra cultura e politica? Come incarnare storicamente le istanze del “bene comune” nella prassi politica? In che modo il cristianesimo può essere politica in senso liberante?» (p. 5). Ecco alcune delle domande da cui parte l’interessante percorso di ricerca qui proposto. È un confronto-incontro con otto rappresentanti della cultura politica del Novecento che, non a caso, nella sua Introduzione N. Valentini definisce «testimoni della speranza». 

I contributi con cui i diversi esperti — studiosi e storici del pensiero politico italiano ed europeo — presentano gli otto protagonisti risultano sintetici ma completi e pienamente rispondenti allo scopo del libro, e i loro titoli lasciano trasparire bene i rispettivi contenuti e gli elementi di attualità. Li elenchiamo qui di seguito.

P. Scoppola: Alcide De Gasperi (1881-1954). Impegno politico e coscienza cristiana; F. De Giorgi: Giuseppe Dossetti(1913-96). Resistenza e diritto di resistenza; G. Formigoni: Luigi Sturzo (1871-1959). Il popolarismo tra politica e morale; R. Mancini: Giorgio La Pira (1904-77). La pace come metodo della politica; S. Semplici: Adriano Olivetti (1901-60). Etica, impresa e cultura; M. Guasco: Don Primo Mazzolari (1890-1959). La «rivoluzione cristiana»; F. D’Alessandro: Igino Giordani (1894-1980). La politica come «carità in atto»; S. Zucal: María Zambrano (1904-91). Parola, azione e persona: verità e menzogna in politica.

Il confronto con queste figure e i tratti salienti del loro pensiero permettono di tratteggiare una cultura politica sufficientemente unitaria nei suoi dati essenziali. Essa attinge a una sorgente comune: la tradizione antropologica e filosofica cristiana, nel confronto con il progressivo definirsi della dottrina sociale della Chiesa. La lettura pone in risalto la netta differenza tra il «fare politica» e il «pensare la politica». Ne deriva l’opportunità e l’urgenza di ridare «idealità» alla cultura politica, con il contributo dei valori cristiani: la dignità della persona, l’avversione ai totalitarismi, la ricerca del bene comune, l’etica... 

Quanto mai opportuno in questo periodo di difficoltà della politica in Italia, il testo non solo permette una prima conoscenza dei pensatori proposti ma, proprio sollecitando riflessioni critiche sulla situazione attuale, lascia intuire le linee generali di una possibile rifondazione della politica e, così facendo, lascia spazio alla speranza di cambiamento.