Waaijman K.

In: La Civiltà Cattolica n. 3810


Kees Waaijman, La spiritualità. Forme, Fondamenti, Metodi,

Brescia, Queriniana, 2007


Teologo carmelitano, professore di Spiritualità all’Università cattolica di Nimega, l’A. si occupa soprattutto di spiritualità biblica e di storia della spiritualità. E proprio la spiritualità è al centro di questo suo ultimo lavoro.

Negli ultimi decenni la spiritualità è stata oggetto di un crescente e diffuso interesse. Accanto alla spiritualità vissuta si osserva un rifiorire dello studio della spiritualità. Tale situazione trova conferma anche nell’imponente volume di Waaijman, già tradotto in diverse lingue. È concepito dall’A. come uno strumento di ricerca, un’introduzione allo studio della spiritualità. Il testo affronta tre argomenti fondamentali: forme, fondamenti e metodi della spiritualità.

Di conseguenza il libro è suddiviso in tre parti. Nella prima – «Forme di spiritualità» – l’A. individua ben 54 forme di spiritualità, che suddivide in tre forme principali: quella laica, che si realizza nel contesto della famiglia; le “scuole”, che si manifestano in ambito pubblico; i contro-movimenti che si pongono al di fuori del sistema religioso condiviso.

La seconda parte – «Ricerca fondazionale» – cerca di rispondere alla domanda di fondo: che cos’è la spiritualità. Nella sua analisi l’A. tiene conto di due prospettive: la spiritualità vissuta e la disciplina della spiritualità. Il suo studio lo conduce alla seguente conclusione: «Materialmente, la spiritualità è il processo congiunto della relazione divino-umana che è, formalmente, un processo di trasformazione stratificato» (p. 5). La metodologia più appropriata per indagare il fenomeno della spiritualità è, secondo l’A., l’approccio fenomenologico, combinato con la pratica del pensiero dialogico.

Nella terza parte – «Metodi di ricerca in spiritualità» – l’A. tratta la ricerca descrittiva della forma e le ricerche: ermeneutica, sistematica e mistagogica.

Due sue caratteristiche sembrerebbero non giovare ad un volume per il resto davvero pregevole. Innanzitutto, dato il taglio che l’A. ha conferito al testo, le necessarie ma troppo numerose classificazioni rischiano di far perdere il filo del discorso, e danno l’impressione di una trattazione non sufficientemente unitaria. Inoltre, la scelta «ecumenica» dell’A. di presentare la spiritualità più propriamente cristiana come una manifestazione della spiritualità mondiale, potrebbe risultare cosa non molto gradita ai cultori della spiritualità «classica» cristiana.

In risposta alla prima questione dobbiamo considerare che in realtà si tratta di un vero e proprio strumento di lavoro che, come tale, non si presta a una lettura facile né unitaria. In effetti si tratta davvero di un testo di studio, che può esser considerato come riferimento base per l’estesa materia della spiritualità. In merito alla seconda questione occorre ricordare che la spiritualità non è un fatto solo cristiano, ma caratterizza anche le altre religioni monoteistiche – islàm ed ebraismo – così come alcune religioni orientali.

Un appunto si può forse fare alla sezione relativa alla spiritualità laica cristiana. Nel tentativo di darne giustamente conto, infatti, l’analisi dell’A. risulta non del tutto convincente nell’intento di delineare i tratti specifici di una spiritualità laica. L’analisi, poi, non tiene conto di un fenomeno che oggi ha rilevanza planetaria: il pentecostalismo.

Nel suo insieme il volume manifesta innanzitutto la notevole erudizione specifica dell’A. Le qualità del testo lo rendono un indispensabile strumento di lavoro per chi studia la spiritualità.

Anche al di fuori dell’ambito specialistico, un lettore può trovare di particolare interesse soprattutto le trattazioni su: la trasformazione divino-umana; il discernimento; la mistagogia. Completi e molto utili i due indici: quello dei nomi e quello analitico. Le bibliografie, poste alla fine di ogni capitolo, sono abbastanza esaustive, anche se paiono poco rappresentative degli studi in lingua francese e italiana. Il testo è vivamente raccomandato a tutti coloro che si occupano di spiritualità, sia in ambito accademico sia nella pratica quotidiana.