Lazzari G.

In: La Civiltà Cattolica n. 3782


Giuseppe E. Lazzari, La natura. Bellezza, messaggio, sinfonia

Feletto Umberto - Tavagnacco (Ud), Segno, 2007


L’A., che collabora a varie riviste e ha al suo attivo altre pubblicazioni, in questo lavoro cerca di proporre al lettore uno sguardo non superficiale sul cosmo. Sua intenzione dichiarata è quella di rendere nota la propria esperienza personale nel confronto con la natura, per spingere anche altri a sperimentare «la silenziosa presenza dell’ineffabile». Convinzione di fondo dell’A. è che, ad un sguardo più attento e motivato, tutto possa invitare a contemplare e meditare.

Senza pretese scientifiche, come fin dagli inizi riconosce lo stesso Lazzari, le sue osservazioni nascono da uno sguardo volutamente attento sulla natura la quale, soltanto a queste condizioni, manifesta tutta la sua capacità di stupire e farci andare oltre se stessa: «Il bisogno di conoscere e di comprendere una realtà così attraente nella sua complessità, che sempre ci affascina, non è altro che il desiderio profondo – la sete che instancabilmente cerca la fonte della vita – di scoprire la parola incisa nel cuore stesso della Natura. Una parola che ha tutto il sapore della Verità» (p. 7).

In un tempo in cui, pericolosamente disincantati, guardiamo alla natura quasi solo come mezzo, giungendo spesso a violentarla, un libro come questo non andrebbe confinato tra le confidenze autobiografiche improduttive. Potrebbe costituire invece un invito a vivere la natura con meno distrazione, diremmo a «prendere coscienza» di quell’ambiente vitale in cui si svolge il nostro quotidiano, scrutandolo come una delle possibili manifestazioni di Dio. Sì, la natura vista ed ascoltata quasi come una parola di Dio. Anche per questo forse l’A., ogni qual volta il contesto glielo permette, offre al lettore riferimenti a passi biblici. 

Il linguaggio è un po’ aulico ma sincero, capace di esprimere l’incanto di un osservatore estasiato, libero dal disincanto nei confronti della natura che ormai rischia di essere solo negativo. La lettura può interessare quanti apprezzano questo tipo di considerazioni personali nel confronto con la creazione che, diremmo quasi francescanamente, riporta continuamente il pensiero al Creatore.