Paradiso M.

In: La Civiltà Cattolica n. 3843-3844


Marcello Paradiso, Il blu e il giallo. Hans Urs von Balthasar e Adrienne von Speyr: un’avventura spirituale

Torino, Effatà, 2009

 

In un’altra pubblicazione l’A. si è già occupato di von Balthasar (1905-88) e, inevitabilmente anche se solo di passaggio, di Adrienne von Speyr (1902-67). In questo libro, invece, la loro «avventura spirituale» e umana, che li accomuna in modo particolare nel periodo 1940-67, viene trattata in modo specifico.

Suddiviso in tre parti, il testo presenta innanzitutto le figure di Adrienne e Balthasar e il loro cammino di formazione; poi l’incontro tra i due e infine il loro comune compito ecclesiale.

Con tratti rapidi ma incisivi, vengono poste in risalto le due personalità, la loro relazione umana e spirituale, la notevole produzione mistica, spirituale e teologica che ne è derivata. Il rapporto tra i due si riflette nel metodo e nell’opera teologica di Balthasar e nelle intuizioni mistiche e spirituali di Adrienne. Il contributo ecclesiale comune si concretizzerà anche nell’Istituto Secolare Johannes Gemeinschaft.

Per ambedue l’incontro si configura come il frutto di un disegno provvidenziale e, di fronte alle incomprensioni altrui, saranno pronti anche a pagare in prima persona pur di rimanere fedeli al volere di Dio, come accadrà soprattutto a Balthasar. 

Per l’uno e per l’altra, infatti, non sono mancate incomprensioni da parte di alcuni nella Chiesa, di fronte alle quali, comunque, sia il teologo sia la mistica non hanno avuto moti di ribellione. Soltanto diverso tempo dopo verrà riconosciuto il carisma mistico di Adrienne, mentre Balthasar verrà eletto al Collegio Cardinalizio, poco prima della sua morte.

Effettivamente si tratta di una vicenda umana, spirituale, ecclesiale e teologica davvero particolare, che l’A. tende a descrivere in modo sin troppo partecipato, fino a immaginare le loro vite come una costante pratica degli Esercizi ignaziani.

Un altro accento è posto sulla coniugazione tra mistica e teologia, tra amore e conoscenza, rispettivamente incarnate da Adrienne e Balthasar. In questa teologia comune ad ambedue, particolarmente attenta ai vari temi trinitari e cristologici, mariologici ed ecclesiologici, è difficile distinguere ciò che appartiene soltanto all’uno o all’altra, come lo stesso Balthasar confermerà a più riprese.

Scritto in modo scorrevole, il libro si rivela interessante e sicuramente suscita il desiderio di conoscere meglio i due attori di questa avventura spirituale. A fine lettura si ricava soprattutto la conferma di come Dio possa operare nelle vite dei credenti, per il bene loro e della sua Chiesa, anche oltre i limiti umani personali e le possibili difficoltà che a volte si incontrano nel proporre le novità dello Spirito.

L’A. appare affascinato dai due protagonisti e dalla loro relazione spirituale e questo lo porta a volte a una lettura acritica.