Padre Pio

Dal mito al Mistero

Un cammino inquieto


Dopo la riflessione sull'uomo e la sua evoluzione, proposta nell'ebook «L'uomo in cammino», torniamo ora sui nostri passi originari e riscriviamo, dopo più di un decennio, il nostro primo libro: «Padre Pio da Pietrelcina. Il divenire inquieto di un desiderio di santità. Saggio psicologico».

Lo abbiamo sottoposto a una profonda revisione, apportando numerosi cambiamenti e integrazioni. Ecco, allora, la nostra ultima fatica: «Padre Pio. Dal mito al Mistero. Un cammino inquieto». 

Nel libro analizziamo il «cammino» di santità, particolare e inquieto, che porta Francesco Forgione a diventare il famoso padre Pio da Pietrelcina. L’analisi è condotta alla luce di una visione che integra psicologia cognitivo-evoluzionista, teoria dell’attaccamento e teoria dei sistemi familiari, visione già descritta nel precedente ebook: «L’uomo in cammino».

Quello di padre Pio è un divenire psicologico e spirituale che si fonda sulle relazioni più importanti, quelle con i familiari, i compaesani, i confratelli, i figli spirituali, ma soprattutto con Dio, la Madonna, i santi, gli angeli, perfino ... il diavolo. 

È l’analisi di come lo stile di attaccamento insicuro di Francesco, esito delle relazioni umane primarie soprattutto con i genitori, influisca sulle sue relazioni spirituali, a partire da quella con Dio. E di come l’attaccamento sicuro sperimentato con Dio possa a sua volta rendere sicuro l’attaccamento umano.

Eppure la sua è una storia che affonda le radici nell’accudimento invertito e in una religiosità familiare e popolare che a tratti si confonde anche con la «magia» e il «mito» ed è quindi avvolta dal «mistero».

Il protagonista della storia, fin dagli inizi, è sovraccaricato dalle aspettative di tanti, che lui non può deludere. Particolarmente vicino a Dio e contrastato dal diavolo, tutto in lui deve essere straordinario, come confermato anche dai suoi fenomeni spirituali e mistici, soprattutto le stimmate.

Simili aspettative rendono il suo cammino umano e spirituale davvero inquieto, avvolto da un «mistero» che inizialmente è più psicologico che spirituale, soprattutto finché non riesce a distaccarsi dalla famiglia.

Il nostro obiettivo, allora, è duplice: da un parte demitizzare, cioè porre in risalto l’importanza del «mito»; dall’altra svelare, cioè ridurre l’area di mistero, per lo meno quello umano, chiarendo le dinamiche psicologiche ostacolanti il cammino. 

Ma la psicologia, per non cadere nello psicologismo, non deve mitizzare se stessa: soprattutto di fronte al sacro deve umilmente accettare di non poter spiegare tutto. Tanto più in una storia di vita come quella di padre Pio. E allora demitizzare e svelare non significa desacralizzare, anzi, significa liberare il «sacro» dai suoi condizionamenti, così come ha fatto lo stesso padre Pio. 

Durante il suo cammino inquieto egli si libera progressivamente dal pensiero magico e dalle aspettative legate al mito: allora il «mistero» dell’uomo padre Pio lascia il posto al «Mistero» di Dio. Dal momento in cui egli passa dal «volere» Dio al «lasciarsi volere da» Dio, dall’attività ascetica alla passività mistica, allora le parole giuste per descrivere questa vita non sono più né «mito» né «mistero», bensì «mistica»…


Indice del libro: