UN CUORE GIOIOSO
UN CUORE GIOIOSO
Venerdì della VII settimana di Pasqua, memoria di san Filippo Neri, sacerdote (Rito ambrosiano)
Gesù parla agli apostoli di un distacco; del suo distacco da loro e da tutti, per ascendere al cielo e mandare poi lo Spirito. Sono due le riflessioni che mi sono sorte nel cuore.
La prima riguarda il voler capire il modo con cui Dio agisce nella nostra vita, nelle vite altrui e nel mondo. Gli apostoli non avevano capito molto, così come non avevano capito la Passione di Gesù. Basti pensare ai discorsi tristi dei discepoli di Emmaus.
Molte persone non lo avevano capito quando operava in mezzo a loro nei tre anni di predicazione prima della morte; magari alcuni lo consideravano solo un taumaturgo perché aveva guarito malati, altri un uomo speciale, con doni soprannaturali.
Anche noi non lo capiamo, anzi ci confondiamo. Per questo che poi, andando a tentoni nei nostri ragionamenti complessissimi, perdiamo la bussola e siamo tristi. Più che vivere un rapporto con Lui, cerchiamo di incasellarLo in uno schema, più che affidarci cerchiamo di fare quadrare il Suo modo di fare, più che avere uno sguardo su Lui, ci limitiamo alle nostre miopie. Anche noi indaghiamo su i "Perché?"delle situazioni, vicende e storie senza abbandonarci al mistero della Sua mano e potenza nella nostra vita e tutto ciò ci rattrista di più.
La seconda invece riguarda più il nostro modo di rapportarci a Dio. Lo sentiamo come una Presenza viva, forte, oppure il fatto che ci sia o meno nella nostra vita non ci tange neppure? Forse qualcuno potrebbe obbiettare che per i discepoli era piu semplice percepirlo e anche rattristarsi del suo andarsene, dal momento che aveva vissuto in mezzo a loro per tanto tempo. Eppure in realtà anche loro correvano il rischio di iniziare a vivere come se Gesù non ci fosse più per sempre; come se la Sua presenza fisica non combaciasse con quella non fisica, come se la Resurrezione fosse stato un ritorno momentaneo ma non una verità di fede. Anche per loro il rischio era quello di vivere solo di ricordi, di un Gesù storico che c'era ma che non ci sarebbe più stato e con cui non poter più continuare a vivere un rapporto totale per una vita piena.
Oggi, che ricorre la festa di San Filippo Neri, chiediamo un cuore gioioso perché riempito dalla Sua presenza!