LA STORIA DI SANDRA SABATTINI
LA STORIA DI SANDRA SABATTINI
Sandra Sabattini nasce il 19 agosto del 1961. Da subito dimostra di avere un anima pura. La nonna racconta che la sera trovava la nipotina addormentata nel letto con la corona tra le mani. “Spesso la osservavo quando entrava sola in cappella, con la bambola in una mano e la corona nell’altra. Si inginocchiava nell’ultimo banco e chinava la sua testolina. Restava un po’, poi usciva e felice seguiva il gruppo». In un’altra occasione, quando era ancora una bimba di scuola elementare, la trovarono all’una del mattino assorta in contemplazione davanti al tabernacolo.
«Si alzava presto, di buon mattino, per trovarsi sola in meditazione, magari al buio, davanti al Santissimo Sacramento, prima che arrivassero altri in chiesa. – riferisce lo zio don Giuseppe – Il primo giorno dell’anno, dall’una alle due di notte, stava davanti a Gesù in adorazione. Amava pregare seduta in terra, in segno di umiltà e povertà».
“Grazie, Signore, perché dalla vita finora ho ricevuto cose belle, ho tutto, ma sopra ogni cosa ti ringrazio perché ti sei svelato a me, perché ti ho conosciuto”
(12.5.1977)
A 12 anni fa un incontro fondamentale. Quello con don Oreste Benzi e la Comunità Papa Giovanni XXIII, una Comunità la cui vocazione consiste nel “conformare la propria vita a Gesù e condividere direttamente la vita degli ultimi, mettendo la propria vita con la loro e facendosi carico della loro situazione”. Qui Sandra realizza la sua vocazione cristiana e, profondamente unita al Signore, si impegna a trasmettere l’amore divino ai poveri, agli abbandonati e ai tossicodipendenti.
“Sandra, ama ogni cosa che fai. Ama fino in fondo i minuti che vivi, che ti son concessi di vivere. Cerca di sentire la gioia del momento presente, qualunque sia, per non perdere mai la coincidenza.
(14.10.1981)
Sono le 9 del mattino del 29 aprile 1984. E’ l’ottava di Pasqua. Sandra sta andando ad un incontro della Comunità Papa Giovanni XXIII. Con lei ci sono Guido, il suo fidanzato, ed Elio. Appena scesi dall’auto Sandra ed Elio vengono investiti da un’auto. Sandra viene colpita in pieno, catapultata sul cofano e scaraventata a terra. Rimane in coma per tre giorni ed il 2 maggio lascia questa terra. Aveva 22 anni. Quattro giorni prima dell’incidente Sandra aveva raccontato alla madre di aver visto in sogno il suo funerale e la sua tomba piena di fiori. Nell’ultima pagina del suo diario, due giorni prima dell’incidente, Sandra lasciò il suo testamento spirituale:
“Non è mia questa vita che sta evolvendosi ritmata da un regolare respiro che non è mio, allietata da una serena giornata che non è mia. Non c’è nulla a questo mondo che sia tuo. Sandra, renditene conto! È tutto un dono su cui il «Donatore» può intervenire quando e come vuole. Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora”.
(27.04.1984)
Sandra Sabattini è stata proclamata Beata il 24 ottobre 2021.
Pagina ufficiale dedicata alla storia di Sandra => https://www.sandrasabattini.org/la-vita/
La testimonianza di Stefano:
Il 26 luglio 2007 Stefano viene operato. L’estensione del tumore è così ampia che il chirurgo chiama in sala operatoria anche l’oncologo. L’intervento chirurgico dura ore e non è risolutivo poiché i medici non riescono ad asportare tutte le metastasi. Il chirurgo osserva che si tratta di un tumore al quarto stadio avanzato. Il materiale esaminato dopo l’intervento mostra «metastasi massive a tutti i 37 linfonodi».
Il dott. Ravaioli, primario di Oncologia e amico di Stefano, uscito dalla sala operatoria va dalla moglie di Vitali: «Non c’è nulla da fare, gli restano pochi mesi. Non fatelo girare per ospedali». Una prognosi infausta che non lascia scampo. Stefano Vitali, 40 anni, sposato con Lolli, quattro figli naturali, tre in affido “rigenerati nell’amore”, assessore comunale, sarebbe dovuto morire entro pochi mesi. Il 21 Agosto 2007 inizia la chemioterapia. L’obiettivo dei medici è rallentare il decorso della malattia e allungare di qualche mese la sua vita.
Stefano gli racconta il suo calvario. Le domande, «Perché proprio a me?». Le angosce, «Come faranno i miei figli ancora piccoli e mia moglie?». Un uomo che sente scadere il tempo a sua disposizione su questa terra.
Don Benzi prima ascolta a lungo Stefano. Poi, risoluto, gli dice: «Ho chiesto a tutta la Comunità di pregare Sandra Sabattini affinché interceda per la tua guarigione».
Stefano racconta: «Dal mese di Ottobre in poi ho sentito che fisicamente stavo bene. Questa condizione di benessere è diventata stabile nonostante il fastidio della chemioterapia». Nel giro di tre settimane accade l’impossibile. Fra il secondo ed il terzo ciclo di chemioterapia i marcatori tumorali si abbassano drasticamente. Il 5 novembre 2007, dopo solo cinque cicli di chemioterapia, si evidenzia una remissione del tumore. Le Tac dei giorni successivi confermano la scomparsa di ogni forma tumorale.
Stefano era guarito.
Nel 2019 la Congregazione delle Cause dei Santi convoca una Commissione medica composta da specialisti, sia credenti sia non credenti, per giudicare l’eccezionale guarigione di Stefano Vitali. La Commissione giudica «scientificamente inspiegabile» la guarigione molto rapida, completa e duratura di Stefano Vitali.
Il 2 ottobre 2019 Papa Francesco autorizza la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante il miracolo, attribuito all’intercessione di Sandra Sabattini, che sarà dunque proclamata Beata.
Febbraio 26, 2023 - Benedicta es tu