ANTONIETTA MEO (NENNOLINA)
ANTONIETTA MEO (NENNOLINA)
Antonietta nasce a Roma il 15 dicembre del 1930. In casa si recitava ogni giorno il rosario, la frequenza alla Messa era quotidiana. I suoi genitori erano molto devoti alla Madonna, molto devoti alla Madonna di Pompei.
È una bambina come tutte le altre, vivace e birichina, dalla risposta sempre pronta, un vero “peperino”. “Nennolina era una bambina vivace, sempre allegra, con una gran voglia di saltare. Amava molto cantare, tanto che ancora oggi mi sembra di sentire la sua voce aleggiare da una stanza all’altra di casa…”, ricorda la sorella Margherita, oggi quasi ottantenne.Era finita un giorno lunga in terra sbattendo il ginocchio su un sasso, nel giardino dell’asilo. Ma il dolore non si decideva a passare. I medici dapprima non comprendono il suo male, poi sarà troppo tardi: la diagnosi è “osteosarcoma”. Si deve amputare la gamba, tutti sono sconvolti, tranne lei. È la primavera del 1936. Nennolina, dopo l’intervento, mette una pesante protesi ortopedica e continua la sua solita vita di bimba.“
Ogni sera scrive una lettera a Gesù che poi ripone sotto il crocefisso con ai piedi Gesù Bambino. “Cara Madonnina, tu sei tanto buona, prendi il mio cuore e portalo a Gesù”. “Le sue letterine a Maria traboccano di emozione e di affetto. La Madonna è per lei la mammina di Gesù, a cui egli da piccolo obbediva ed anche lei vuole imitarlo.
A Maria si rivolge con confidenza filiale assoluta. Pur con i suoi pochi anni, comprende che Ella ha sofferto con Gesù e per Gesù e scrive: “Caro Gesù…Tu che hai sofferto tanto sulla croce, io voglio fare tanti fioretti e voglio restare sempre sul Calvario vicino vicino a Te e alla Tua Mammina”(28 gennaio 1937).Durante i suoi frequenti ricoveri ospedalieri, Nennolina si fa condurre ogni giorno davanti all’edicola della Madonna. “Non rientravamo mai dalle nostre passeggiate - ricorda la madre -, se prima non ritornavamo a salutare la Madonna e a deporre ai piedi della sua statua il nostro omaggio floreale. Erano fiori campestri che io raccoglievo negli argini dei viali e fra gli erbaggi dell’orto dietro indicazioni di Nennolina che, con i suoi occhi di lince dalla sua sedia a ruote, scopriva da lontano, e accoglieva poi, allegra nelle sue braccia. Dopo l’offerta dei fiori, congiunte le mani, recitava le preghierine. Infine, mandando un bacio, salutava graziosamente, con la manina, al suo solito modo: Ciao, Madonnina cara!”.”
A sei anni riceve già la possibilità di fare la prima Comunione. Il male intanto si fa sempre più violento, ma lei non si lamenta mai. “Caro Gesù, di’ alla Madonnina che l’amo tanto e voglio starle vicina…”.
Dopo tante sofferenze offerte in silenzio nasce al cielo a sette anni Era un sabato. Maria l’aveva esaudita.
E’ stata dichiarata "Venerabile" da Papa Benedetto XVI il 17 dicembre del 2007.
Se vuoi approfondire la storia di Nennolina visita il sito: https://rosarioonline.altervista.org/libri/GiovaniSanti/index.php?santo=AntoniettaMeoNennolina
//a cura di Stefania Famà