"Per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio, perché, avendo ricevuto da noi la parola di Dio data dalla predicazione, l'accoglieste non come parola di uomini, ma, come è veramente, parola di Dio, che opera in voi che credete". //1Ts 2,13

San Paolo vede con grande soddisfazione e gioia che i suoi cari fedeli camminano già sulla via che loro addita in modo degno di Dio e perciò ne ringrazia il Signore senza posa, continuamente, intimamente, e questo dimostra l'esuberanza della sua soddisfazione, e la gratitudine che ha verso Dio, che con la sua grazia ha operato nel cuore di quei cristiani.

Noi, infatti, quando riceviamo da Dio una grazia che si mostrava difficile e siamo scampati da un pericolo che ci poteva condurre alla morte o alla rovina, ringraziamo Dio proprio senza posa, rievocando continuamente la grazia ricevuta ed il pericolo dal quale siamo stati liberati. E' quindi profondamente psicologica l'espressione di san Paolo: Ringraziamo Dio senza posa.

San Paolo dà la ragione di questo ringraziamento senza posa a Dio, e dice che avendo i Tessalonicesi accolto la Parola di Dio da lui predicata, l'avevano ricevuta non come parola di uomini, ma come Parola di Dio, come era in realtà, che esercitava la sua influenza su di loro. E l'influenza che esercitava era quella di illuminarli nella mente e formarli ad una virtù soda. (Don Dolindo Ruotolo)