SANT'ANTONIO DI PADOVA E L'IMMACOLATA CONCEZIONE
SANT'ANTONIO DI PADOVA E L'IMMACOLATA CONCEZIONE
Per quanto riguarda la Vergine Immacolata, pur non essendo ancora diffusa la specifica liturgia, tuttavia si trovano nei “sermoni” diverse affermazioni in suo onore, dalle quali si può dedurre un certo orientamento verso il privilegio mariano. Nel II sermone dell’Annunciazione, commentando Isaia (16,1), scrive: “la beata Vergine è chiamata ‘pietra del deserto’: ‘pietra’, perché impossibile a essere solcata dall’aratro; e il diavolo, che coltiva le ombre, non poté trovare passaggio in essa, ossia traccia di colpa; ‘del deserto’, perché non seminata da seme umano, ma resa feconda per opera dello Spirito Santo” (n. 8, p. 1086); e nel sermone della Domenica di quinquagesima, annota: “Il Padre rivestì il suo Figlio Gesù di bianca stola, cioè di carne monda da ogni peccato, che ricevette dalla Vergine Immacolata” (n. 16, p. 62); e ancora, nel sermone della Domenica III di quaresima, precisa: “la gloriosa Vergine fu prevenuta e ricolma di una grazia singolare, per poter avere nel suo seno proprio colui che, fin dall’eternità, fu il Signore dell’universo” (n. 2, p. 151).