QUARESIMA 2023 // UNA GENERAZIONE MALVAGIA
QUARESIMA 2023 // UNA GENERAZIONE MALVAGIA
Il vangelo di oggi inizia con un rimprovero di Gesù alla sua generazione, perché essa cerca segni. Chiedere un segno è un atto umanissimo che soddisfa il nostro bisogno di conferme e può essere un sostegno alla fede, ma se il nostro rapporto con Dio si riducesse solo a una richiesta di rassicurazioni, conferme resteremmo analfabeti nell'amore, e cadremmo nel rischio di una sorta di bulimia spirituale, per la quale un segno non sarebbe mai sufficiente. Chiedere segni è inutile se non impariamo a credere, a fidarci di un Dio che ama, e che riempie la nostra vita di piccoli, grandi segni del suo amore, miracoli, se sappiamo riconoscerli. Ma per questo occorre un cuore aperto, uno sguardo nuovo, capace di scorgere ovunque segni della sua presenza, nel sorriso di un bambino, nell'incoraggiamento e nell'aiuto di un amico, nelle possibilità che ci sono state date dalla vita, nei profeti del nostro tempo che ci aiutano a camminare nella fede, nelle occasioni in cui Dio ci chiama ad essere noi “segno” per gli altri. Per questo abbiamo bisogno di convertirci, senza rimandare il cambiamento profondo del cuore, senza discutere, come Giona, che pur sfuggendo inizialmente alla voce del Signore, poi si reca a Ninive invitando la città alla conversione, o come la regina di Saba che per ascoltare la sapienza di Salomone arrivò fino a Gerusalemme. Gesù compiva miracoli e prodigi, segno della sua sovrabbondante misericordia, eppure molti erano chiusi, non credevano o lo cercavano solo per i segni materiali. Gesù allora annuncia che l'unico segno che darà è il segno di Giona, che rimase tre giorni e tre notti nel ventre della balena, alludendo alla sua morte e risurrezione. E' la croce il segno più grande della manifestazione dell'amore di Dio e solo accogliendola fino in fondo, possiamo sperimentare, pur nel dolore e nella prova, la consolazione della sua presenza che miracolosamente ci guarisce, ci trasforma, ci sostiene.
Marzo 1, 2023 - Benedicta es tu