QUEL CHE GESU' DICE DI SE STESSO
QUEL CHE GESU' DICE DI SE STESSO
Nel Vangelo di Giovanni che leggiamo oggi, abbiamo una delle affermazioni “Io sono” di Gesù. Abbiamo i discepoli che cercano di elaborare tutto ciò che Gesù sta dicendo loro. Lui li sta preparando per quando non sarà più con loro, quando dovranno vivere il suo messaggio senza la sua presenza fisica. Tuttavia, i discepoli non sono in grado di capire ciò che Gesù sta cercando di dire loro. Fanno domande, domande che potremmo pensare sia giusto fare.
Gesù inizia chiedendo ai discepoli di avere fede in Lui. Tutti hanno fede in Dio. Hanno imparato la fede dai genitori, dalla famiglia e dagli amici. E ora Gesù chiede loro di avere fede in Lui. Dice che se Lo conoscono, allora conoscono il Padre. Il Padre è in Lui, ed Egli è nel Padre. Anche se non hanno fede per questo, dovrebbero avere fede per le parole e le opere di Gesù che hanno udito e visto. I discepoli semplicemente non vedono l’ovvio. Gesù sta dicendo loro: i miei insegnamenti guideranno i vostri passi. La mia presenza sosterrà il vostro spirito. In tutti i colpi di scena che il vostro cammino futuro può prendere, “Io sono la Via”.
Gesù sta chiedendo ai discepoli ed anche a noi di aprire i nostri occhi e di aprire i nostri cuori alla volontà di Dio.
Ci dice: “Io sono la via, la verità e la vita”.
Cominciamo con “Io sono la via”. I primi cristiani erano indicati come persone di Cammino. L’immagine della via è spesso un sentiero ben percorso. Seguire la Via (Gesù) è una quotidiana e frequente passeggiata lungo il sentiero. È un modo di vivere ogni minuto di ogni giorno, ogni decisione, ogni azione, ogni pensiero. Non seguiamo il sentiero solo per una parte della giornata o per una parte dell’anno. Seguiamo la via sempre, ovunque e ogni giorno.
“Io sono la verità.” Non solo qualche verità, ma tutta la verità. È la Parola definitiva e perfetta di Dio che esprime chi è Dio, com’è, chi siamo e cosa dobbiamo fare per essere salvati dalla miseria e dalla futilità.
“Io sono la vita”. Gesù si è fatto uomo per purificarci dai nostri peccati. È morto sulla croce per salvarci. Ci ha dato l’Eucaristia per darci la vita, ed è la vita che riceviamo nell’Eucaristia.
All’inizio di Giovanni 14, Gesù ci dice: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me». Ora i discepoli erano turbati perché non riuscivano a dare un senso a ciò che stavano ascoltando. Alcuni hanno continuato a seguire la via e altri no. Come seguaci di Gesù, anche noi possiamo provare dubbi e paure, possiamo farci la domanda se siamo sulla strada giusta. Tuttavia, questo brano evangelico offre la rassicurazione che non siamo soli e che Gesù è una guida costante, promettendo di prepararci un posto in paradiso e guidandoci attraverso le sfide della vita verso una vita appagante e abbondante.
Nonostante le molte incertezze che affrontiamo, possiamo avere fiducia nella guida e negli insegnamenti di Gesù, che ci offre la via, la verità e la vita. Confidando in lui, possiamo trovare direzione e scopo e trarre ispirazione dalle sue parole per affrontare le sfide della nostra vita quotidiana. In definitiva, possiamo trovare speranza nella promessa della vita eterna, offerta da Gesù come ricompensa per la nostra fede e fiducia in lui.
Concludo la mia riflessione con due domande che possiamo farci e sulla quale possiamo meditare: Quali sono le sfide specifiche che devo affrontare nella mia vita che richiedono di confidare pienamente in Gesù? Quali passi concreti posso fare per approfondire il mio rapporto con Gesù e coltivare un più forte senso di fiducia in lui?