NON HAI MODO DI ALLONTANARTI DA ME, CAPISCI. SEI TROPPO POVERA DI FORZE...
NON HAI MODO DI ALLONTANARTI DA ME, CAPISCI. SEI TROPPO POVERA DI FORZE...
Martedì della settimana della I Domenica dopo Pentecoste - Rito ambrosiano
Nel brano proposto dalla liturgia ambrosiana odierna Gesù tiene un discorso con toni di rimprovero misti a toni di tristezza e commiserazione, che infastidisce coloro che lo stanno ascoltando a tal punto che questi addirittura lo vogliono uccidere, buttandolo giù dal monte.
Questo atteggiamento, pur se a noi sembra così assurdo, pur se noi lo disapproviamo, in realtà é anche il nostro.
Quante volte non abbiamo accolto la parola di Dio e non la abbiamo seguita? Quante volte non abbiamo raddrizzato un atteggiamento sbagliato? Quante volte siamo caduti nello stesso peccato? Quante volte abbiamo imboccato strade che non erano quelle di Cristo e della Sua Sposa, la Chiesa?
Quante volte non abbiamo difeso la fede? Quante volte abbiamo lasciato correre, se non addirittura sostenuto, scelte e atteggiamenti contrastati con la Parola di Dio? Quante volte abbiamo rimandato una confessione con la scusa di non avere tempo? Quante volte abbiamo trascurato la preghiera per fare qualcosa di apparentemente più importante?
Ecco io si, alcune volte ho fatto così, spingendo Gesù o cercando di spingerlo, quantomeno di farlo indietreggiare, di trovarmi un mio spazio, una mia strada, una mia risposta e soluzione.
Mi colpisce anche che il brano evangelico utilizza il termine "loro città" perché é evidente che una fede su misura non é una fede Sua ma nostra, cioè fatta da noi, e quindi non Via, Verità e Vita. Piú che una fede é un insieme di regole, pratiche ed idee false per sistemarsi la coscienza.
Oggi che viene celebrato il Santo Gerardo da Monza, uomo che si dedicò alla cura di molti malati di peste, invochiamolo per chiedere la guarigione dalla peste del peccato, dell'egocentrismo e della fede "hand-made" al fine di vivere sempre alla Sua presenza.