O SIGNORE, RADDRIZZAMI!
O SIGNORE, RADDRIZZAMI!
"Oh Signore, io sono incurvato e non posso mirare se non in giù; raddrizzami, affinché possa rivolgermi verso l'alto. Le mie iniquità hanno oltrepassato il mio capo, mi avvolgono e come un grave peso mi opprimono. Discioglimi, alleggeriscimi, affinché il loro gorgo non chiuda la bocca sopra di me. Che io possa vedere la tua luce, sia pur da lontano, sia pur dal fondo del mio abisso". //S. Anselmo d'Aosta
Cara amica permettimi una breve riflessione a partire proprio dalla preghiera di S. Anselmo e quindi dal Vangelo di oggi (Lc 13,10-17). Ciò che è pesante e ci rende curvi non è il giogo della legge del Signore. Anzi a questo riguardo Gesù in Mt 11,30 ci rassicura e ci dice: "Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero". E' piuttosto il nostro "andare contro la volontà di Dio" come scrive S. Clemente I, papa (Ufficio delle letture di oggi); è il peso dei nostri peccati a farci sprofondare sempre più in basso.
Il nostro tempo qui su questa terra dovrebbe essere tutto speso nel realizzare la nostra vocazione primaria ovvero ciò che dice S. Paolo: Dio ci ha "predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli" (Rm 8,29).
Quindi ogni cristiano è chiamato ed è obbligato a santificarsi, secondo il disegno di Dio, diventando "cristiforme", ossia diventando in tutto "conforme all'immagine" del Verbo, che è Gesù, il Cristo. Il cammino della santificazione "cristiforme", lungo l'arco dell'intera vita di ogni cristiano che deve e vuole santificarsi, segue un percorso graduale e vitale, un percorso ascensionale nell'amore divino attraverso due grandi stadi successivi e complementari l'uno all'altro: lo stadio della vita ascetica, prima, e lo stadio della vita mistica, dopo.
All'inizio nello stadio della vita ascetica il cristiano deve lavorare molto attivamente ad amare Dio rinnegando se stesso nei propri vizi e difetti (la purgazione), rivestendosi man mano delle virtù di Cristo (l'illuminazione), per arrivare a vivere la stessa vita divina di Cristo (l'unione d'amore con Dio). Il testo evangelico sinteticamente più espressivo al riguardo è il passo che contiene le parole esplicite di Gesù che dice: <<Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso [via purgativa], prenda la sua croce [via illuminativa] e mi segua [via unitiva]>> (Mt 16,24).
//P. Stefano M. Manelli, Maria Santissima nella vita spirituale