LA PORTA STRETTA
LA PORTA STRETTA
<<Sforzatevi di entrare per la porta stretta>>. //Lc 13,24
Cara sorella, bisogna uccidere l'io in rivolta e la volontà propria; bisogna sapersi abbandonare dal profondo dell'essere all'appello che ci giunge dall'eternità, all'appello di un amore che supera ogni immaginazione umana.
Non dobbiamo essere come quei cristiani che si considerano una piccola società di persone più o meno oneste, che non si uccidono tra loro, ma si giudicano l'un l'altro e sono piene di riti, di preghiere esteriori, di visite a santuari.
Con il desiderio di liberarsi della volontà propria, si diventa forti, si diventa amici veri che danno la propria vita per l'amico, secondo la parola di Cristo, vivendo in una nostalgia comune, in una polifonia molto armoniosa nell'attesa del Regno. (P. Theodossios M. della Croce)
<<Quanto angusta è la porta e stretto il cammino che conduce alla vita, e quanto pochi sono coloro che l'imboccano>>. //Mc 7,14
[...] il nostro Salvatore parla innanzitutto di porta angusta per far comprendere che l'anima, se vuole entrare da questa porta di Cristo, che è l'inizio del cammino, deve restringere il più possibile la volontà e denudarla di tutte le cose sensuali e temporali, con l'amare Dio al di sopra di esse, nessuna esclusa [...].
Subito aggiunge che "stretta è la via", evidentemente quella della perfezione, per significare che, volendo camminare su tale strada, si deve non solo entrare per la porta angusta svuotandosi del sensitivo, ma anche occupare il minor spazio possibile con lo spossessarsi e lo sbarazzarsi delle stesse cose che concernono lo spirito [...]. (S. Giovanni della Croce)