QUARESIMA 2023 // IO SONO DI LASSU'
QUARESIMA 2023 // IO SONO DI LASSU'
Il brano del vangelo odierno ci provoca, ci scuote. Gesù rivolgendosi aspramente ai farisei, attribuisce a se stesso il nome di Dio “Io sono”. La sola pronuncia del nome di Dio nella religione ebraica era un gravissimo peccato, ma Gesù senza timore rivela la sua identità e la sua natura divina, ponendo una linea di separazione tra sé e l'uditorio.
Egli, che con l'incarnazione aveva colmato ogni distanza tra l'uomo e Dio, ora dice: “Mi cercherete, ma dove vado non potete venire, voi siete di questo mondo, Io non sono di questo mondo.”
Anzi aggiunge una frase che sembra metterci le spalle al muro: “Voi morirete nel vostro peccato.” Ma proprio perché Cristo sottolinea qui la sua "distanza", o meglio la sua diversità, questo ci rassicura sul fatto che Egli ha le prerogative per salvarci, perché solo Dio può salvare. Prefigurando la sua morte e la sua elevazione sulla croce, Gesù aggiunge che solo allora l'umanità riconoscerà il Cristo come Figlio di Dio, e la croce come strumento di salvezza. Così come il serpente di bronzo che fece Mosè era capace di ridare vita a coloro che erano stati morsi dai serpenti nel deserto, così il vessillo della croce è in grado di donare vita in abbondanza e resurrezione a coloro che non ricusano di credere in Gesù. “Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto” (Gv, 19, 37).
Volgiamo in questo tempo di penitenza e di preghiera lo sguardo a Colui che “pazzo d'amore per noi”, come la mistica santa Caterina da Siena scrive, non ha esitato a riscattarci a prezzo di tutto il suo sangue.
//Maria Felicetti