LASCIARE PER FARE SPAZIO ALL'ABBONDANZA...
LASCIARE PER FARE SPAZIO ALL'ABBONDANZA...
Spesso, leggendo la Parola che Gesù ci consegna oggi, può capitare di provare un po’ di nostalgia, dispiacere o preoccupazione. Questo perché, in fondo troppo spesso, il nostro sguardo si sofferma su quel verbo che ci mette in difficoltà: lasciare. Ci sembra quasi che ci sia la scommessa di una vita in perdita, un dover lasciare qualcuno o qualcosa di bene e di bello che viviamo, per andare dove non sappiamo. Subito pensiamo alla rinuncia e, spesso, cadiamo nell’inganno di pensare che per seguire il Signore dobbiamo solo perdere, lasciare, rischiare…in qualche modo soffrire.
Ma se il nostro sguardo imparasse a legge anche oltre, capirebbe che sì qualcosa siamo chiamati a lasciare, ma solamente per fare spazio ed accogliere un di più che il Signore ha già cominciato a riversare nelle nostre vite. Quando siamo troppo pieni di progetti nostri, di volti, di relazioni che non vogliamo perdere, di cose che colmano la nostra vita e ci fanno stare bene, non ce ne accorgiamo e non ci accorgiamo nemmeno del nostro bisogno più profondo: il bisogno di Dio. Gesù allora ci invita a liberarci un po’ il cuore, a fare spazio all’abbondanza che ha già pronta per noi, a quel centuplo che spesso leggiamo come un compimento che arriverà solo in futuro, ma che, in realtà, è già qui, già ora: Gesù abita in noi. Il centuplo è questo! Non dobbiamo aspettare per viverlo, per vedere le sue promesse realizzate, i nostri desideri diventare realtà.
Forse spesso ci viene da dire, magari con un po’ di perplessità o di delusione sul cuore, «ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito» (Mc 10,28), magari sperando di ricevere qualcosa in cambio, di vedere soddisfatte le aspettative che avevamo in cuore quando abbiamo deciso di rischiarla una relazione con il Signore. Ma Gesù oggi ci ricorda che già abbiamo ricevuto di più, già abbiamo mosso i primi passi sulla strada del compimento. Già possiamo sperimentare in pienezza quella felicità a cui anela il cuore.
Per gustarcela forse potremmo imparare a scoprire che lasciare non vuol dire perdere, piuttosto accogliere che si trasformino i nostri rapporti in un respiro più aperto, più grande, più vero e allora potremo trovare il coraggio di fare il passo possibile per imparare a camminare coraggiosamente nel mistero, amando senza troppi confronti con il piede più libero, le spalle più leggere e il cuore che sa fidarsi di quell’Amore che ci rende centuplo ogni istante della nostra vita.
Una domanda rimane aperta oggi: troveremo prima o poi il coraggio di vivere tutto questo per davvero?