GESU' NON SI ACCONTENTA DI VENIRCI INCONTRO
GESU' NON SI ACCONTENTA DI VENIRCI INCONTRO
Ma Gesù non ci ha soltanto lasciato guardare nell'intimità di Dio; con Lui Dio è anche come uscito dalla sua intimità e ci è venuto incontro. Questo avviene innanzitutto nella sua vita, passione, morte e risurrezione; nella sua parola. Ma Gesù non si accontenta di venirci incontro. Egli vuole di più. Vuole unificazione. È questo il significato delle immagini del banchetto e delle nozze. Noi non dobbiamo soltanto sapere qualcosa di Lui, ma mediante Lui stesso dobbiamo essere attratti in Dio. Per questo Egli deve morire e risuscitare. Perché ora non si trova più in un determinato luogo, ma ormai il suo Spirito, lo Spirito Santo, emana da Lui ed entra nei nostri cuori congiungendoci così con Gesù stesso e con il Padre – con il Dio Uno e Trino.
Gesù, e mediante Lui Dio stesso, viene a noi e ci attira dentro di sé. "Egli manda lo Spirito Santo" – così si esprime la Scrittura. Quale ne è l'effetto? Vorrei innanzitutto rilevare due aspetti: lo Spirito Santo, attraverso il quale Dio viene a noi, ci porta vita e libertà.
//Benedetto XVI
Lo Spirito Santo diede (e sempre dà) alla Chiesa la forza per adempiere la sua missione nel mondo intero (simboleggiata dal fragore e dal vento), la luce per una sempre più perfetta comprensione della verità e l'ardore della carità per testimoniare l'amore divino.
E' molto importante in questo delicato momento storico che stiamo vivendo, meditare alquanto sull'epistola (Gal 5,16-25), dove l'Apostolo spiega assai bene cosa vuol dire "camminare secondo lo Spirito" e quanto e come ciò si opponga in maniera netta e irriconciliabile alla "soddisfazione dei desideri della carne": due stili di vita distanti tra loro anni luce, che si escludono vicendevolmente e tra i quali non è possibile, in nessun modo, operare alcun tipo di compromesso o pacificazione...
//Don Leonardo M. Pompei, Settimanale di P. Pio, n. 20, anno 2021