QUARESIMA 2023 // A CAUSA DEI NOSTRI PECCATI
QUARESIMA 2023 // A CAUSA DEI NOSTRI PECCATI
Sono i nostri peccati a renderci come il servo malvagio di cui si parla nel Vangelo di oggi che pretende, per se stesso, la salvezza ma che diventa carnefice dell'altro. Giustifichiamo i nostri peccati e condanniamo, senza possibilità di riscatto, gli altri. E agiamo come il servo malvagio che chiede pietà e tempo e una nuova opportunità per rialzarsi. Vede solo se stesso. Il peccato non è altro che questo: vedere solo noi stessi, chiedere pietà per i nostri peccati che, del resto "non sono poi così gravi", avere una nuova possibilità perché "me la merito". E affossare l'altro, calpestarlo, umiliarlo, ricattarlo per lo stesso peccato che in me giustifico e in lui condanno. La guarigione da questa cecità è il perdono. Il perdono ci mette tutti sullo stesso livello, siamo tutti peccatori, per un verso o per un altro le nostre debolezze vincono in noi, Dio lo sa e ci chiede di avere pietà gli uni degli altri e di perdonarci di cuore perché, su questa terra, nessuno è migliore di nessun'altro, tantomeno in Cielo, davanti all'Amore Perfetto. E come Azaria potremmo dire: "Potessimo essere accolti con il cuore contrito e con lo spirito umiliato (...). Fa' con noi secondo la tua clemenza, secondo la tua grande misericordia".
E rialzarci e rialzare, vedere l'altro e Dio, intercedere per noi stessi e per gli altri, imparare l'umiltà e non temerla. Riconoscersi figli e non dei, servi non estorsori di misericordia, creature che possono sbagliare non creatori di fallimentare giustizia.
// Vanessa Lavalle