LUNEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA

Ieri con la celebrazione della Domenica delle Palme siamo entrati nella Settimana Santa. Secondo me questa è la settimana più bella di tutto l’anno, poiché possiamo sperimentare l’amore di Dio per l’uomo nella Passione di Gesù Cristo. 

Fortunatamente, quest’anno sono nel mio paese d’origine, il Pakistan, per la Quaresima. Credo che sapete le difficoltà in cui noi cristiani dobbiamo vivere la nostra fede in un luogo come il Pakistan. Siamo perseguitati e discriminati nella nostra vita quotidiana, ma questo non ci impedisce di seguire Cristo. 

E oggi mentre leggevo le letture del giorno il versetto del Salmo d’oggi mi ha colpito perché sembra un canto per i cristiani perseguitati che coraggiosamente vivono la loro fede senza timore: «Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?» 

Mi chiedo spesso perché i miei fratelli e sorelle cristiani sono così forti nella loro fede che non temono nulla. Sono pronti a perdere tutto (neanche hanno molto) addirittura anche la loro vita per l’amore di Gesù, ma perché? 

E mi rendo conto che è la loro forte fiducia in Dio che li rende impavidi. La fiducia in Dio che è più di quanto la loro paura del mondo o della vita.  

Però non tutti abbiamo questa stessa fiducia. Infatti, spesso tanti di noi diventiamo come quei discepoli che, su una barca in mezzo al mare in tempesta, quasi infastiditi da Gesù che dorme, temono per la loro vita. Paura o fiducia? Il centro del salmo d’oggi è proprio questo che inizia con le parole: «Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?» e conclude con un invito ad avere una speranza salda: «Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore». 

Il messaggio che traggo dall’invito del Salmista è di chiedermi, quando le tempeste nella mia vita sorgono sia dentro che fuori, mi fido di Dio? O lascio che le mie paure prendano il sopravvento su di me? Lascio il potere alle mie paure di prendere le mie decisioni? 

Riflettiamo insieme. 

La Settimana Santa è il momento giusto di riaccendere la nostra fiducia nell’amore del Padre, che vuole la felicità dei suoi figli. Egli è pronto a farsi carico delle nostre preoccupazioni perché non ci chiudiamo in noi stessi, ma siamo liberi di condividere con gli altri la nostra luce e la nostra speranza. 

//Zarish Neno