Dodici volte Pianca Pag. 3 Tibaldeschi Pier Andrea
Almanacco balangerese (articoli del dott. Domenico Borla) Pag. 5 Bo Cesarina e Bo Enrico
Balangero in gioco Pag. 102 Tibaldeschi Pier Andrea
Da "Dodici volte Pianca"
di
Pier Andrea Tibaldeschi
Dodici anni di vita. Dodici anni di esistenza, di presenza, di vicinanza a tutti i concittadini, di documentazioni, di scoperte, di lontani ricordi da rievocare e trasmettere al futuro.
Dodici è sempre stato un numero un po’ speciale un po’ in tutti i campi, dal sacro al profano. Si pensi alle 12 tribù di Israele, ai 12 apostoli, o, meno spiritualmente, alle uova e agli altri beni che ancor oggi si vendono a dozzina.
Nell’antica Roma, a 12 anni la fanciulla cessava di essere “puella” (bambina) e diventava adulta, “virgo” (signorina), in attesa, sei anni dopo, di passare al rango di “domina” (signora), sposata o no che fosse.
Parallelamente la Pianca, con questo 12° quaderno, cui vanno aggiunti i cinque numeri speciali (“La Consolata 1965-2015”, “Soldati balangeresi nella Grande Guerra”, “Dei parroci e dei sindaci di Balangero”, “La memoria del fare”, “Il cimitero di Balangero”), può considerarsi pienamente adulta, e pienamente conforme alla sua denominazione di promotrice culturale.
Per questo motivo era nostro desiderio pubblicare un numero con qualche particolarità, e con qualche particolarità presentarlo… diversamente dal numero scorso, distribuito alla brava a causa del lockdown e degli altri limiti imposti dal Covid 19.
Purtroppo il protrarsi della pandemia ha reso pressoché impossibile realizzare i nostri buoni propositi. Come si può immaginare gli incontri fra i collaboratori (magari provati dal patema del lavoro e degli spostamenti) sono stati saltuari e mai di persona, senza contare la difficoltà di reperire e concordare gli argomenti da trattare; e anche questo, frutto della forzata clausura.
Nonostante tutto però qualcosa si è fatto. Nel momento in cui scriviamo, non sappiamo quali saranno le libertà o i vincoli che contraddistingueranno i mesi primaverili, i mesi, cioè, in cui i concittadini erano tradizionalmente convocati per la presentazione dei quaderni. Ci auguriamo ovviamente che tutto si risolva positivamente, certi in ogni caso che la cittadinanza non ci lascerà mancare il suo favore e il suo appoggio.
Da "Almanacco balangerese"
di
Cesarina Bo ed Enrico Bo
Forse l’atto più frequente che l’uomo compie tutti i giorni è quello di ricordare, come ad esempio eventi recenti, impegni, informazioni di utilità, quali numeri, scadenze, codici… ma sovente il ricordo si rivolge al passato. Fatti accaduti in un tempo remoto riemergono con prepotenza.
Nel momento in cui i motoneuroni si scatenano, il ricordo a poco a poco prende forma, si arricchisce di dettagli, di sfumature che lo colorano e lo rendono vivo.
Il gioco sembra fatto, ma spesso accade che quando si deve dare una sistemazione cronologica al ricordo, le cose si complicano notevolmente.
Si cerca allora l’escamotage di associarlo a qualche altro evento di cui si rammenta la data, come quella di nascita o di morte di un congiunto, o di un accadimento curioso o importante avvenuto nel mondo. Il più delle volte, però, mettere tutti quei dati insieme non è cosa facile.
Pensando a queste difficoltà, abbiamo cercato di riordinare le idee con una specie di almanacco molto paesano. Piccoli o grandi, piacevoli o semplicemente curiosi, tragici e dolorosi, questi ricordi balangeresi sono assurti alla cronaca di un quotidiano piemontese, la “Gazzetta del Popolo”, fondato a Torino nel 1848 e chiuso nel 1983, dopo centotrentacinque anni di vita.
Per poter realizzare il nostro particolare almanacco balangerese, si è scelto questo quotidiano che ha visto nel tempo, come collaboratori esterni, figure di spicco della nostra provincia, e per Balangero il dottor Domenico Borla.
Per alcuni anni, esattamente dal 1956 al 1963, il Borla scrisse articoli di genere diverso (aneddoti, curiosità, fatti di cronaca e di politica) tutti legati al nostro paese. A volte erano trafiletti di poche righe, che però sapevano essere il centro della conversazione al bar; altre volte erano reportage di cerimonie o di feste, altre ancora resoconti di vita amministrativa o di cronaca: tutto concorreva alla crescita sociale di Balangero.
Dove è stato possibile, abbiamo aggiunto fotografie, note e approfondimenti in modo da rendere più completo e interessante il nostro almanacco. [...]