Gratitudine Pag. 3 Bo Enrico
Il saccheggio francese dell’8 luglio 1705 Pag. 12 Colombatto Giancarlo
La caccia Pag. 26 Bo Enrico
Quel punto d’appoggio per studiare il mondo Pag. 42 Cardone Mario
La biblioteca: un nostro fiore all’occhiello Pag. 58 Tibaldeschi Pier Andrea
La dalia Pag. 65 Grillo Elide
Ricordi di scuola Pag. 67 Catella Catina
L’emigrazione e i balangeresi Pag. 72 Bo Cesarina
Da "Quel punto d'appoggio per studiare il mondo"
di
Mario Cardone
A Guido Braghin, in memoria
BALANGERO, Colle del Timone, 11 luglio 1762, domenica, S.Abbondio.
Una giornata bellissima.
Alle 6 c'erano 21 °C di temperatura e 30 °C alle 15 con cielo sempre sereno, secondo gli appunti di Ignazio Somis, medico personale del Re di Sardegna, ma anche osservatore attento delle condizioni atmosferiche. Sono valori di Torino e sono un poco più alti di quelli medi del mese di luglio dei giorni nostri, anche se allora il tempo estivo era in genere più fresco per la cosiddetta Piccola Età Glaciale, che durò più o meno dal 1450 al 1850.
Dai monti di Balangero la vista era sicuramente grandiosa, in particolare verso il corso della Stura di Lanzo e il lungo terrazzo della Vauda: si potevano riconoscere molti paesi della pianura torinese e canavesana.
Il momento era dunque favorevole per proseguire nella grande impresa voluta dal Re. [...]
Da "Ricordi di scuola"
di
Catina Catella
[...] Negli anni ’50 la scuola Elementare di Balangero (cinque classi) aveva una sola bidella, Felicina Costamagna (classe 1889). Era un’arzilla vecchietta che faceva le pulizie di tutte le aule e dei corridoi; sorvegliava l’entrata e l’uscita degli alunni con una particolare attenzione per i più piccini.
Felicina era sempre presente nelle ore di lezione, pronta a preparare camomille o limonate per alleviare mal di pancia o altri malanni degli alunni e... degli insegnanti.
Al mattino passava, veloce, in tutte le classi con una grossa bottiglia “alambicco”, piena di inchiostro; riempiva tutti i calamai dei vecchi banchi di legno a due e a quattro posti.
Era l’epoca delle penne con pennino. Le macchie di inchiostro ornavano, sovente, i bianchi collettini dei grembiuli neri, divisa scolastica degli alunni. Un grosso fiocco azzurro ornava il grembiule delle bambine e due fiocchetti a forma di “pon pon” quello dei maschietti [...]