Attività M1

geografia

Attività N.1

La geografia

Attività in : coppia, durata 100 minuti

Scopo dell'Attività: capire cos'è e perché si studia la geografia

video e materiale:

Fin dai tempi più antichi l’uomo ha avuto la necessità di spostarsi, per cercare il cibo ,oppure per trovare un luogo migliore dove vivere; quindi molto presto l’uomo sentì il bisogno di descrivere il territorio. E’ proprio da tale bisogno che nasce la geografia. L’uomo primitivo cominciò a disegnare o a incidere sulle rocce le prime mappe, sentieri , fiumi , montagne….cioè primi esempi di carte geografiche.

Quindi possiamo dire che essa è la scienza che descrive il mondo in cui viviamo nei suoi molteplici aspetti.

Si compone di due parti fondamentali : la geografia fisica e quella umana, che sono collegate. La parte della geografia che si occupa della descrizione degli aspetti naturali del nostro Pianeta è chiamata fisica. Essa studia :

le forme della superficie terrestre , come i monti e le pianure;

le acque continentali , come i fiumi , i laghi …

il clima

le forme di vita: piante e animali.

La geografia , inoltre, si occupa della presenza umana nel territorio e si chiama geografia umana. Essa studia:

-la popolazione, cioè le caratteristiche delle popolazioni e il loro modo di occupare e modificare il territorio;

geografia economica, che studia l’organizzazione del lavoro umano e le sue conseguenze sull’ ambiente.

Quindi possiamo dire che questa materia studia sia il modo in cui le varie attività dell’uomo possono modificare l’ambiente naturale , sia come le caratteristiche fisiche dei luoghi possono influenzare le attività umane . In poche parole la geografia ha come suo obbiettivo fondamentale lo studio del rapporto tra l’ uomo e l’ ambiente.

consegna:

  1. Crea una tabella sul quaderno di Riky, dividila in due colonne ( geografia fisica, geografia umana) elenca all'interno della colonna appropriata le caratteristiche principali.

  2. Secondo te, cosa preferirai studiare quest'anno? la geografia fisica o quella umana? e perchè?

Valutazione:

Ho creato la tabella ( 5 punti)

Ho risposto alla domanda sul mio quaderno ( 5 punti)

Attività N.2

L'orientamento

Attività in : coppia, durata 50 minuti

Scopo dell'Attività: studiare le basi della geografia

video e materiale:

Per orientarci abbiamo bisogno di punti di riferimento fissi, cioè validi sempre e in ogni luogo.

Fin dall’antichità gli uomini presero come punto di riferimento il Sole. In qualsiasi luogo ci si trovi, il Sole nasce sempre nella stessa direzione: oriente chiamato anche levante o est. La direzione opposta, verso la quale tramonta il Sole, si chiama Occidente chiamato anche ponente o ovest.

A mezzogiorno (12:00), il Sole raggiunge il punto più alto sull’orizzonte. Indicando la direzione del meridione o sud; la posizione opposta rispetto al sud si chiama settentrione o nord.

Di notte il punto di riferimento è la Stella Polare, che indica la direzione opposta al al meridione, il settentrione.

Questi punti di riferimento sono i quattro punti cardinali, così chiamati perchè ritenuti “i cardini”, ovvero i punti fondamentali, per la rappresentazione dello spazio terrestre.

I punti cardinali sono disposti a croce. Basta quindi sapere da che parte sorge il Sole per individuare l’oriente e di conseguenza anche gli altri punti cardinali.

Nell’emisfero australe, l’est e l’ovest coincidono con la direzione da cui nasce e con quella verso cui tramonta il Sole. Il Sole a mezzogiorno indica però il nord. Inoltre, la Stella Polare non è visibile nell’emisfero australe. Per orientarsi di notte ci si basa sulla Croce del Sud. Essa è una costellazione formata da 5 stelle. Proiettate nel cielo una linea immaginaria che attraversi la croce lunga quattro volte e mezzo la lunghezza della croce stessa, e poi scendete verticalmente sull’orizzonte e avrete trovato il sud.

La bussola

Uno strumento molto antico e utile all’orientamento è la bussola. Essa è sensibile al campo magnetico terrestre: all’interno della Terra, infatti, è come se esistesse una grande calamita che ha i suoi due poli d’attrazione quasi in corrispondenza dei poli geografici, il Polo Nord e il Polo Sud. L’ago della bussola è sempre orientato verso il nord.

La bussola è composta da un quadrante sul quale sono indicati con delle lettere i punti cardinali: N (nord), E (est), W(ovest), S(sud). Al centro del quadrante c’è un perno su cui ruota un ago magnetico.

Consegna:

  1. usando la bussola del telefono, posizionati al centro del giardino, raggiungi una stanza a piacimento del parco e annota le cordinate ( 3 passi nord --> 4 est etc.) scambia le coordinate con il tuo partner e scopri dove portano

  2. Spiega quanto appena letto tramite powerpoint

checklist di autovalutazione:

  1. ho scritto il mio tragitto ( 3 punti)

  2. ho percorso quello del partner ( 3 punti)

  3. Ho spiegato quanto letto su powerpoint ( 4 punti)


Attività N.3

Il reticolo geografico

Attività in : singolo, durata 50 minuti

Scopo dell'Attività: studiare le basi della geografia

video e materiale:

La Terra è un pianeta dalla forma sferica un po’ schiacciata in corrispondenza dei suoi poli, il Polo Nord e il Polo Sud.

Essa ruota su se stessa attorno all’asse di rotazione terrestre ossia una linea retta immaginaria che unisce il Polo Nord e il Polo Sud.

Per localizzare un punto qualsiasi sulla superficie terrestre, i geografi hanno tracciato sul globo terrestre una “rete” di linee curve immaginarie chiamate meridiani e paralleli. Tale rete, prende il nome di reticolo geografico.

I meridiani sono semicirconferenze immaginarie che passano per il Polo Nord e il Polo Sud e tagliano il globo terrestre in 360 spicchi uguali. Il meridiano fondamentale, o meridiano 0, è quello che passa per l’osservatorio astronomico di Greenwich, vicino a Londra.

I paralleli sono circonferenze immaginarie che tagliano a fette il Pianeta. Sono piani paralleli tra loro e perpendicolari all’asse terrestre. La circonferenza più grande è l’Equatore, il parallelo che divide il globo terrestre esattamente in due mezze sfere, dette appunto emisferi

L’emisfero settentrionale, quello in cui viviamo noi, è detto boreale; l’emisfero meridionale è detto australe.

I paralleli sono 180. Dall’Equatore, o parallelo 0, si contano 90 paralleli verso nord e 90 verso sud. I paralleli hanno circonferenza sempre più piccola a mano a mano che si avvicinano ai poli.

I geografi hanno dato un nome anche ad altri quattro paralleli: nell’emisfero boreale, il Tropico del Cancro e il Circolo Polare Artico; nell’emisfero australe, il Tropico del Capricorno e il Circolo Polare Antartico.

Longitudine e latitudine

Un qualsiasi punto sulla superficie terrestre viene localizzato attraverso due coordinate geografiche: la latitudine e la longitudine.

La latitudine è la distanza del punto dall’Equatore, lungo il meridiano passante per quel punto.

La longitudine è la distanza del punto dal meridiano di Greenwich, lungo il parallelo passante per quel punto.

Consegna:

  1. Trova latitudine e longitudine dei seguenti posti usando internet: Roma Piazza Navona, londra london eye, parigi torre eiffel, casa tua.

  2. Tramite una cartina ed un video, spiega dove sono e cosa sono: latitudine, longitudine, meridiani, paralleli, equatore, emisfero boreale, emisfero australe, tropico del cancro, tropico del capricorno, circolo polare artico e circolo polare antartico.


Valutazione:

  1. ho trovato le coordinate dei posti assegnati ( 5 punti)

  2. Ho fatto il video ( 2 punti)

  3. Nel video elenco e spiego tutti i soggetti richiesti dalla consegna ( 3 punti)

Attività N.4

Le carte geografiche

Attività in : coppia, durata 50 minuti

Scopo dell'Attività: studiare le basi della geografia

video e materiale:

La prima difficoltà che i cartografi incontrano è quella di riprodurre vaste estensioni della superficie terrestre in piccolo formato. Usano a tale scopo delle scale di riduzione, che indicano quante volte la superficie terrestre è stata rimpicciolita nella rappresentazione della carta. Esse sono di due tipi.

La scala numerica indica il rapporto tra la distanza sulla carta e quella sul terreno: se una carta geografica ha una scala di 1: 1 000 000, significa che 1 cm sulla carta corrisponde a 1 000 000 cm, ossia a 10 km sul terreno.

La scala grafica è costituita da un segmento diviso in parti uguali, ciascuna delle quali misura di solito 1 cm. In corrispondenza di ciascun centimetro è indicata la distanza reale in kilometri: nella scala 1 : 1000000, il primo centimetro porta l’indicazione di 10 km, il secondo 20 km e così via.

Una carta geografica oltre a essere ridotta è orientata in modo che, per chi osserva, il nord si trova in alto, il sud in basso, l’est a destra e l’ovest a sinistra.

Essa è anche simbolica, infatti, alcuni simboli sono identici per tutte le carte, altri sono diversi a discrezione del cartografo, quindi , occorre che la carta abbia una legenda, che propone l’elenco dei simboli e dei colori utilizzati e il loro significato.

Consegna:

  1. Crea una cartina geografica semplice del parco della gratitudine, aiutati usando google maps.

  2. Crea una cartina geografica di casa tua utilizzando la stessa scala che hai usato per il parco della gratitudine.

Valutazione:

  1. Ho creato la cartina geografica del parco della gratitudine ( 4 punti)

  2. Ho creato la cartina geografica di casa mia ( 4 punti)

  3. Le cartine usano correttamente la stessa scala ( 2 punti)

Attività N.5

MARI E OCEANI

Attività in : singolo, durata 100 minuti

Scopo dell'Attività: studiare le caratteristiche fisiche del pianeta

materiale:

Il nostro pianeta è ricoperto, per circa il 71% della sua superficie, dall'oceano, un' immensa massa di acqua salata di 1 miliardo e 370 milioni di km cubi.

La maggioranza si trova nell'emisfero meridionale di cui occupa l'80% della superficie, mentre nell'emisfero settentrionale ne occupa il 60%.

A nord del circolo polare artico si estende il Mar Glaciale Artico, considerato a volte un vero e proprio oceano. Gli oceani sono le grandi masse di acqua salata fra un continente e l'altro, mentre sono chiamate mari le porzioni di oceano più vicine alle coste delimitati parzialmente da arcipelaghi isole e penisole.


Oceani

Con il termine oceano si indica un'ampia distesa di acque che circonda e separa i continenti.

Ci sono tre grandi oceani al mondo:

  1. oceano Pacifico: ha una superficie di circa 180 milioni di km² e ha una profondità media di circa 4000 mila m. La profondità massima è di circa 11000 metri nella Fossa delle Marianne. L'oceano pacifico divide America, Asia e Australia.

  2. oceano Atlantico: è il secondo per estensione, ha una superficie di circa 106 000 000 km² e una profondità media di circa 3900 metri. la sua massima profondità si trova sulla Fossa di Puerto Rico, dive si raggiunge la profondità di 8600 metri.

  3. oceano Indiano: ha una superficie di circa 75 milioni di km² e una profondità media di circa 4000 metri. La sua massima profondità si trova nella Fossa di Giava, che raggiunge i 7400 metri.

Negli oceani circolano enormi masse d'acqua, dette correnti. Queste hanno velocità e temperatura diversa da le acque circostanti. Le correnti possono essere di due tipi:

  • Correnti calde: viaggiano dall'Equatore ai poli, che innalzano la temperatura dell'acqua e dell'atmosfera. La più importante corrente calda è la Corrente del Golfo e va dal Messico ai mari del nord Europa.

  • Correnti fredde: viaggiano dai poli all'Equatore, raffreddando la temperatura dell'acqua e dell'atmosfera. La più importante corrente fredda è la Corrente Humboldt che circola nell'oceano Pacifico al largo delle coste occidentali del Cile e del Perù e scorre da sud a nord.


Mari

Le porzioni di oceano più prossime alle coste dei vari continenti costituiscono i mari. Vengono divi trà mari aperti (largamente comunicanti con l'oceano) e mari chiusi (circondati quasi completamente da terre e comunicanti con l'oceano solo attraverso stretti o canali). Il termine mare è utilizzato anche per designare grandi laghi salati, come Mar morto o Mar caspio.

I principali mari sono:

Oceano Pacifico: Mare del Giappone, Mar Giallo, Mare di Giava,Mar dei Coralli

Oceano Atlantico: Mare dei Caraibi, Mare del nord, Mar Baltico, Mar Mediterraneo

Oceano Indiano: Mar Rosso, Mar Arabico, Mar di Timor

Mari e oceani comunicano frà loro tramite stretti e canali, frà i più importanti vi sono il Canale del Mozambico quello della Manica e lo Stretto di Bering.

Canali artificiali ovvero creati dall'uomo sono invece il Canale di Suez, che collega il Mediterraneo con l'Oceano Indiano attraverso il Mar Rosso, e il canale di Panama che collega Atlantico e Pacifico.

Consegna:

Prendi un foglio A4 posizionalo davanti all'atlante che trovi sopra e ricalca l'atlante sul foglio

Individua sull'atlante gli oceani, i principali mari e canali, quindi traccia le seguenti rotte sul atlante che hai ricalcato.

Cina--> Madagascar

Madagascar--> Brasile

Brasile--> Islanda

Islanda--> Italia

Valutazione:

  1. ho disegnato la piantina ( 4 punti)

  2. ho disegnato la rotta Cina-Madagascar ( 1 punto)

  3. Ho trovato una rotta alternativa facendo scalo in una diversa città portuale ( 1 punto)

  4. Ho disegnato la rotta Madagascar Brasile ( 1 punto)

  5. Ho trovato una rotta alternativa facendo scalo in una diversa città portuale ( 1 punto)

  6. ho disegnato la rotta Brasile- Islanda ( 1 punto)

  7. Ho trovato una rotta alternativa facendo scalo in una diversa città portuale ( 1 punto)


Attività N.6

Rilievi e Pianure, Ciao!!!

Attività in : coppua, durata 50 minuti

Scopo dell'Attività: studiare le caratteristiche fisiche del pianeta

materiale:

Quasi il 70% delle terre emerse è costituito da montagne e colline. Le maggiori catene montuose si sono formate nei punti di collisione delle zolle terrestri.

Principali sistemi montuosi nel mondo

Eurasia: Il sistema montuoso più imponente del mondo si snoda nel continente eurasiatico; è la catena montuosa alpino-himalayana, che dai Pirenei, in Francia, si allunga quasi senza interruzioni fino all'arcipelago della Sonda, nell'Asia sud-orientale. Lunga circa 20.000km, questa catena comprende tutte le cime al di sopra degli 8000m presenti sulla terra, trà cui Everest, K2 e Kanchenjunga, tutte nell'Himalaya, al confine trà Nepal e Tibet. Nel settore Europeo i massicci più elevati sono invece le Alpi e il Caucaso.

Americhe: l'altro grande sistema montuoso della Terra è la Cordigliera Americana, che corre lungo il bordo occidentale delle Americhe per oltre 15.000km, affacciata sull' Oceano Pacifico. Nell'America Settentrionale, questa cordigliera è affiancata a est dalla grande catena delle Montagne Rocciose: qui si trova il monte MC Kinley, il più alto della fascia settentrionale del continente. La parte ,meridionale è percorsa in tutta la sua lunghezza, dal Mar dei Caraibi alla Terra del Fuoco, dalla Cordigliera delle Ande. La cima più alta è la Aconcagua, sul confine trà Cile e Argentina.

Africa e Oceania: L'unica catena montuosa imponente dell'africa è invece L'Atlante, che si allunga in prossimità della costa mediterranea, dallo stretto di Gibilterra fino alla Tunisia. L'Oceania è caratterizzata dalla presenza della grande catena divisoria, catena montuosa che percorre, affacciata sul pacifico, la costa orientale australiana da nord a sud. In Papua Nuova Guinea è invece presente la vetta più elevata del continente: è il monte Jaya, nella catena dei Maoke.

Le Pianure sono di tre tipi:

Alluvionali: Si sono formate in seguito all'accumulo dei detriti depositati dai fiumi nel loro fluire

Tavolati: Sono pianure formatesi nel fondo del mare che si sono poi sollevate in seguito ai movimenti della crosta terrestre

Bassopiani: sono le zone un tempo occupate da rilievi montuosi poi lentamente spianati dagli agenti atmosferici e dallo scorrere delle acque.

la maggior parte delle pianure sono alluvionali tra queste le grandi pianure americane che occupano una larga fascia a est delle montagne rocciose unite a sud con il basso piano alluvionale del Mississippi, collegata a sua volta con la pianura costiera atlantica. nell'America Meridionale le pianure occupano la fascia centrale, a est della Cordigliera, e si spingono ancora più a est fino all'Atlantico attraverso l'Amazzonia, il grande bacino idrografico del Rio delle Amazzoni.

in Eurasia le pianure formano una fascia continua che dalla costa atlantica della Francia si allarga a ventaglio verso est fino agli Urali e prosegue con l'immenso bassopiano siberiano che si estende per migliaia di kilometri nell'Asia Centro-orientale.

molti tavolati di trovano in Africa, come quello desertico del Sahara, e in Asia, come quello della penisola arabica. in Australia, l'isola principale dell'Oceania sono presenti pianure desertiche molto estese come il Gran Deserto Sabbioso e pianure alluvionali come il Gran Bacino Artesiano.


Consegna

  1. individua sull'atlante ogni località in grassetto del testo appena letto, scrivi sul tuo quaderno in quale continente si trova e con quali la nazioni confina.

  2. In una presentazione descrivi i tre tipi di pianura e aggiungi la relativa immagine

Valutazione:

Ho scritto sula quaderno tutte le località richieste ( 5 punti)

Ho svolto la presentazione ( 4 punti)

La presentazione ha almeno 3 slide e 3 immagini ( 1 punto)

Attività N.7

Venti e correnti

Attività in : singolo, durata 50 minuti

Scopo dell'Attività: studiare le caratteristiche fisiche del pianeta

materiale:

correnti alla base delle caratteristiche climatiche

Le masse d'acqua maggiori sono mosse dalle correnti oceaniche, correnti costanti che spostano acqua calda verso i poli e acqua fredda verso l'equatore, esse svolgono dunque un importante regolazione del clima: per esempio. la Corrente del golfo rende meno rigido il clima invernale del nord europa e la Corrente fredda del Pacifico rende più fresco il clima estivo della California

le correnti sono causate dai venti

Le correnti marine si generano per l'azione dei venti di superficie, che spirano sempre nella stessa direzione; vi sono venti costanti (cioè che soffiano tutto l'anno), come gli alisei, lungo la fascia tropicale, e venti periodici (non soffiano tutto l'anno), come i monsoni, in asia sud-orientale, che soffiano verso l'oceano in inverno e in senso opposto in estate. L'energia del vento viene trasmessa alla superficie dell' acqua, creando le correnti. Queste, a causa del moto di rotazione della Terra, deviano rispetto alla direzione del vento verso est nell'emisfero settentrionale e verso ovest in quello meridionale.

I monsoni portano copiose piogge, che danno vita a una lussureggiante vegetazione.


Correnti superficiali e di profondità, Calde e fredde

Le correnti possono essere superficiali, come la Corrente del Golfo, che raggiunge le coste dell' Europa del nord, oppure di profondità, Come la Corrente del Labrador, generata al largo della Groenlandia. Esistono correnti calde, come la Corrente del Golfo o quella di Kuroshio, e fredde, come quella del Labrador o di Humboldt. Una corrente particolare è quella della Groenlandia: qui l'acqua fredda si inabissa verso i fondali e percorre tutto l'Atlantico, doppia il Capo di Buona Speranza e attraversa l'Oceano Indiano fino al Pacifico.

Consegna:

  1. trova sull'atlante tutte le correnti e venti evidenziati.

  2. trova su internet e quindi sull'atlante le seguenti correnti: Corrente del Perù, Corrente del Brasile, Corrente Nord equatoriale, Corrente del Benguela, Corrente dell'Australia orientale. Determina se son calde o fredde e superficiali o di profondità.

  3. Trova quali venti soffiano in Italia e in che regioni di essa.

Valutazione:

  1. ho trovato sull'atlante le correnti evidenziate ed ho segnato sul quaderno la loro posizione ( 2 punti)

  2. ho trovato su internet e poi sull'atlante le correnti richieste dall'esercizio ( 1 punto)

  3. ho trovato quali venti soffiano in Italia e li ho scritti sul quaderno ( 1 punto)

  4. ho trovato quali venti soffiano in Europa e li ho scritti sul quaderno ( 1 punto)

  5. ho trovato quali venti soffiano in Asia e li ho scritti sul quaderno ( 1 punto)

  6. ho trovato quali venti soffiano in Nord America e li ho scritti sul quaderno ( 1 punto)

  7. ho trovato quali venti soffiano in Sud America e li ho scritti sul quaderno ( 1 punto)

  8. ho trovato quali venti soffiano in Africa e li ho scritti sul quaderno ( 1 punto)

  9. ho trovato quali venti soffiano in Australia e li ho scritti sul quaderno ( 1 punto)



Attività N.8

Fiumi e laghi!

Attività in : singolo, durata 50 minuti

Scopo dell'Attività: studiare le caratteristiche fisiche del pianeta

materiale:

i fiumi e i laghi costituiscono, insieme alle montagne e alle pianure, gli elementi che caratterizzano la superficie delle terre emerse.

Dal momento che la portata dei fiumi dipende dalla piovosità, i maggiori sistemi fluviali del mondo si trovano nella fascia equatoriale e tropicale del pianeta o in zone temperate soggette a precipitazioni regolari.

I bacini fluviali

I bacini fluviali principali dei vari continenti sono:

Europa: Bacino del Volga e del Danubio

Africa: Il Nilo, il Niger, il Congo e lo Zambesi

Asia: Il Tigri e l'Eufrate, l'Indo e il Gange, i grandi fiumi cinesi quali lo Huang-he(fiume giallo) e il Chang Jiang (fiume azzurro)

America del nord: il Mississippi e il Missouri.

America Latina: Il Rio delle Amazzoni.

I laghi

Il lago più grande della terra è il Mar caspio (rivolgiti con aria perplessa al professore e chiedi,< ma come, è un lago e si chiama mare?>) (371.000 km quadri) situato tra Europa orientale e Asia occidentale. su di esso si affacciano la parte europea della Russia e 4 paesi asiatici (Kazakistan, Turkmenistan, Iran e Azerbaigian).

Al secondo posto si trova il Lago superiore (84.131 km quadri), parte del sistema dei grandi laghi dell'America settentrionale, al confine tra Canada e Stati Uniti, disposti su vari livelli e collegati tra loro da vari corsi d'acqua. Nel loro insieme raccolgono le acque di un bacino idrografico di oltre 770.000 km quadri, il maggiore bacino lacustre del pianeta.

In Africa il maggiore è il Lago Vittoria (68.100 km quadri) , terzo al mondo come dimensioni, si trova a oltre 1000m di quota in una conca larga 240km e larga 320.

In Asia i laghi maggiori sono il Lago d'Aral e il Lago Bajkal.


consegna:

  1. Trova sull'atlante tutti i fiumi e laghi evidenziati nel testo

  2. Scrivi una breve locandina pubblicitaria di un hotel che si affaccia su uno dei laghi oggi studiati, trova un immagine accattivante che sproni le persone a soggiornare un week end presso il tuo hotel.

Checklist di autovalutazione:

  1. Ho trovato sull'atlante i fiumi evidenziati ed ho scritto la loro posizione sul quaderno ( 2 punti)

  2. Ho trovato i laghi evidenziati e li ho scritti sul quaderno (1 punto)

  3. Ho scritto la locandina pubblicitaria su powerpoint ( 1 punto)

  4. Ho inserito almeno un immagine per slide ( 1 punto)

  5. Ho inserito l'indice ( 1 punto)

  6. Ho inserito le note del relatore ( 1 punto)

  7. Ho specificato nel power point in che nazione ed vicino quale città si trova l'hotel ( 1 punto)

  8. Ho specificato le principali attrazioni naturali nei dintorni ( 1 punto)

  9. Ho specificato le principali escursioni che l'hotel offre ( 1 punto)

Attività N.9

I fenomeni atmosferici

Attività in : singolo, durata 50 minuti

Scopo dell'Attività: studiare le caratteristiche fisiche del pianeta

materiale:

Le differenze di temperatura dell'aria provocano i movimenti atmosferici

L'inclinazione dei raggi solari. Consideriamo lo strato più basso e denso dell'atmosfera, cioè la troposfera, che si estende per una dozzina di chilometri a partire dal suolo. A che cosa è dovuta l'estrema variabilità delle sue condizioni?

In ogni luogo della Terra, l'energia ricevuta dal Sole cambia con le stagioni. A causa dell'inclinazione dell'asse terrestre, infatti, anche i raggi solari arrivano più o meno obliqui e hanno così una diversa capacità di riscaldare la superficie del Pianeta. Ma esistono anche differenze geografiche. Nelle zone equatoriali, i raggi solari giungono più perpendicolari che altrove e il calore è più concentrato; nelle zone polari, invece, i raggi solari sono più inclinati rispetto alla Terra e il calore è disperso su una superficie più ampia. Insomma, il calore prodotto dai raggi solari diminuisce andando dall'Equatore verso i poli, cioè con l'aumentare della latitudine.

I moti dell'aria. Che cosa succede quando fluidi come l'aria o l'acqua si trovano al di sopra di una superficie calda? Proviamo a pensare che cosa accade nell'esperienza quotidiana. Vediamo qualche esempio.

D'estate viaggiamo sull'automobile. Il Sole è alto, l'asfalto è rovente. Davanti a noi le immagini di altre vetture lontane sembrano muoversi nell'aria perché gli strati che stanno a ridosso dell'asfalto hanno assorbito calore e si sono dilatati. Un fluido riscaldato si espande, diventa meno denso, si alleggerisce e tende a salire verso l'alto. Mano a mano che l'aria calda sale, lo spazio libero viene occupato da aria più fredda attorno. Si crea così una colonna d'aria in continuo movimento verso l'alto che deforma le immagini.

D'inverno stiamo in casa a studiare. I termosifoni sono accesi. Un batuffolo di polvere si avvicina al termosifone e viene proiettato verso il soffitto. Poi, lentamente, ridiscende lontano dal termosifone. In questo caso il tragitto seguito dal batuffolo è un indicatore del movimento verso l'alto di una massa d'aria riscaldata.

Quelli descritti sono esempi di moti convettivi, fenomeni che si verificano quando esistono differenze di temperatura fra gli strati di un fluido. Il moto convettivo, di solito, fa circolare l'aria innescando un circuito, detto cella convettiva, con flussi caldi che salgono verso l'alto, poi si raffreddano, ridiscendono e, di nuovo riscaldati dalla sorgente di calore, risalgono nuovamente.

La circolazione generale dell'atmosfera

Gli esempi fatti aiutano a capire i grandi spostamenti dell'aria sul nostro pianeta. Se la Terra avesse una superficie liscia e uniforme, senza oceani e rilievi, dalle zone equatoriali, le più calde, si solleverebbero enormi colonne d'aria dirette verso entrambi i poli. Qui giunte, le masse d'aria si raffredderebbero, scenderebbero verso la superficie e ritornerebbero verso l'Equatore, per ricominciare il ciclo.

Tuttavia, poiché la Terra ruota attorno al proprio asse ed è tutt'altro che omogenea in superficie, il percorso dell'aria dall'Equatore ai poli viene deviato e spezzato in moti convettivi meno estesi che prendono il nome di celle di circolazione atmosferica. Se ne possono individuare tre principali al di sopra l'Equatore, nell'Emisfero Nord, e tre al di sotto, nell'Emisfero Sud.

Una cella, detta tropicale o di Hadley ‒ dal nome dello scienziato che l'ha studiata ‒, si trova in corrispondenza delle zone tropicali. Qui l'aria calda equatoriale sale verso l'alto e giunta nell'alta troposfera, attorno a 10 km, si divide in due: una parte va verso il Tropico del Cancro, l'altra verso il Tropico del Capricorno. Durante il tragitto si raffredda e, giunta alle latitudini di circa 30°, sia nord sia sud, ridiscende per tornare verso l'Equatore viaggiando a bassa quota.

Un'altra cella, detta polare, si sviluppa tra i due poli e 60° di latitudine nord e sud. Qui l'aria gelida scende rasoterra e si muove verso le regioni più temperate dove si riscalda e risale ad alta quota prima di ripiegare verso i poli. A questo punto si raffredda di nuovo, scende e così ricomincia il ciclo.

Nel terzo tipo di cella, detta centrale o di Ferrel, il flusso dell'aria non segue un moto convettivo come nelle precedenti, perché, trovandosi stretto fra i movimenti della cella tropicale e di quella polare, viene trascinato controcorrente. Infatti, l'aria più calda delle regioni vicine ai Tropici è costretta a viaggiare a bassa quota verso le latitudini di 60° (sia nord sia sud); mentre quella più fredda proveniente dalle regioni vicine ai circoli polari si muove ad alta quota per poi ridiscendere verso le latitudini tropicali.

Alti e bassi della pressione atmosferica

L'aria, per quanto leggera e impalpabile, ha un peso. Un metro cubo di questa miscela di gas, per esempio, ha una massa di circa 1.300 g, mentre tutta l'atmosfera della Terra pesa qualcosa come cinque milioni e duecentomila miliardi di tonnellate.

Sul nostro pianeta, poi, ogni corpo dotato di peso esercita anche una pressione. Se, per esempio, appoggiamo sulla mano un cubetto del peso di 10 g con 1 cm di lato, sentiamo che l'oggetto preme sulla pelle.

Anche l'aria, avendo un peso, esercita una pressione. Per determinarla bisogna calcolare il peso dell'intera colonna d'aria che si trova al di sopra di una certa superficie. A conti fatti risulta che, per ogni centimetro quadrato di superficie, la pressione esercitata dall'aria è di un chilogrammo. L'azione dell'atmosfera sul nostro corpo non è quindi indifferente; e infatti quando si manifestano cambiamenti di pressione ce ne possiamo rendere conto anche attraverso semplici sensazioni fisiche.

La pressione atmosferica non è sempre la stessa, varia, per esempio, con l'altezza. Passando dal livello del mare alla montagna diminuisce perché si riduce il peso della colonna d'aria che si trova sopra di noi. A 5.000 m di altezza, la pressione addirittura si dimezza rispetto a quella al livello del mare. Ecco perché quando ci muoviamo in automobile verso l'alta montagna a volte avvertiamo disturbi alle orecchie e vertigini. Per non farci sentire male negli aerei che salgono fino a quote di 9.000÷10.000 m, le cabine sono pressurizzate artificialmente.

Anche lo schema di circolazione generale dell'aria prima descritto determina sensibili variazioni di pressione atmosferica. Nelle zone in cui le masse d'aria salgono verso l'alto, la colonna d'aria risulta alleggerita e quindi ci si trova in condizioni di bassa pressione. Viceversa, nelle zone in cui le masse di aria scendono verso la superficie terrestre, la colonna d'aria risulta appesantita e quindi domina una condizione di alta pressione.

Di conseguenza, si possono distinguere:

• una fascia di basse pressioni equatoriali, che avvolge tutta la Terra attorno a 0° di latitudine, collegata alla risalita dell'aria equatoriale;

• due fasce di alte pressioni subtropicali, una a 30° nord e l'altra a 30° sud, collegate alla discesa dell'aria verso i Tropici;

• due fasce di basse pressioni subpolari, una a 60° nord e l'altra a 60° sud, collegate alla risalita dell'aria proveniente sia dai poli sia dalle latitudini più basse;

• due aree di alte pressioni polari, una sul Polo Nord e l'altra sul Polo Sud, con discesa verticale di aria sui rispettivi poli.

Temporali e fulmini

Quando le regioni dell'atmosfera più vicine alla Terra sono sovraccariche di aria calda e umida e arriva un fronte di aria fredda, si può innescare un movimento verso l'alto dell'aria calda così rapido da portare alla formazione di nubi temporalesche chiamate cumuli. In queste condizioni l'umidità condensa in gocce particolarmente grandi e si scatenano precipitazioni abbondanti e violente. Nell'arco di una sola ora si possono rovesciare al suolo quantità di pioggia di solito distribuite in uno o più mesi.

I fenomeni temporaleschi possono essere accompagnati da scariche di elettricità nell'atmosfera che si manifestano come fulmini e tuoni. L'accumulo dell'elettricità dipende sia dal moto delle particelle di acqua o di ghiaccio lungo le linee del campo elettrico naturale della Terra, sia dagli scontri fra le stesse particelle che si caricano di elettricità statica. Nelle nubi cumuliformi si vengono a formare, così, zone con cariche elettriche positive e altre con cariche negative. Quando il potenziale elettrico e la conducibilità dell'aria raggiungono una certa soglia, si verificano i fulmini, vere e proprie scintille di grandi dimensioni che possono scoccare tra le nubi e il suolo, oppure tra nube e nube. La differenza di potenziale di una scarica elettrica atmosferica è di almeno cento milioni di volt e la corrente in gioco di decine di migliaia di ampere. L'energia sviluppata dal fulmine riscalda le molecole di aria fino a 15.000 °C e ne provoca una rapidissima espansione. Si sviluppa così il tuono, quel boato caratteristico che segue il fenomeno luminoso.

Le statistiche indicano che ogni ora, in tutta la Terra, si verificano mediamente quasi duemila temporali con la caduta di 360.000 fulmini.

Consegna:

  1. Riassumi con un breve video quanto appena studiato.

  2. Rispondi sul tuo quaderno alle successive domande!

  3. Dati alla mano, quanti fulmini cado per ogni tempesta in media? e quanti fulmino cadono al giorno?

  4. Cosa causa le differenze di temperatura nell' aria?

  5. Cos' è un moto convettivo?

  6. Quanto pesa un metro cubo di aria?

  7. Come si forma una tempesta?


Valutazione:

  1. Ho risposto alla domanda sui fulmini ( 1 punto 0)

  2. Ho risposto alla domanda sulla temperatura nell'aria ( 1 punto)

  3. Ho risposto alla domanda sul moto convettivo ( 1 punto)

  4. Ho risposto a " quanto pesa un metro cubo d'aria (1 punto)

  5. Ho scritto come si forma una tempesta ( 1 punto)

  6. Ho riassunto il testo con un video ( 2 punti)

  7. Il video dura almeno 40 secondi ( 1 punto)

  8. Il video è perfettamente comprensibile sia per intonazione che velocità di parola ( 1 punto)

  9. Ho mostrato il video al tutor ( 1 punto)

Attività N.10

L'italia e le sue regioni

Attività in : Coppia, durata 100 minuti

Scopo dell'Attività: Ripasso dell'Italia e delle sue regioni

Materiale:

video 1 e video2

Consegna:

Armati di tanta pazienza e crea una tabella gigante con tutte le regioni d'italia, per ognuna di esse scrivi ( capoluogo, provincia più grande dopo il capoluogo, n. abitanti, monte più alto, fiume più lungo, lago più esteso).

valutazione:

ho fatto la tabella ( 3 puntI)

Ho cercato su internet quali sono le regione del "mezzogiorno" ( 1 punto)+

Ho cercato su internet quali nazioni vengono considerate come "centro Italia" ( 1 punto)

Ho cercato su internet quali nazioni vengono considerate come " nord Italia" ( 1 punto)

Ho inserito tutte le regione d'Italia all'interno della tabella ( 1 punto)

Ho cercato su internet la definizione di PIL e l'ho scritta sul quaderno ( 1 punto)

Ho cercato su internet quale regione ha il PIL più alto e come mai, e l'ho scritto sul quaderno ( 1 punto)

Ho cercato su internet quale regione ha il PIL più basso e come mai, e l'ho scritto sul quaderno ( 1 punto)