educazione civica

Attività N.1

Le fonti energetiche

durata attività: 1 ora

attività in: coppia

scopo dell'attività: conoscere i rudimenti delle forme energetiche

video e materiale:

Energie rinnovabili e non rinnovabili: qual è la differenza?

Le energie rinnovabili sono quelle fonti di energia che si rinnovano – come dice appunto il termine - si rigenerano quindi dopo ogni utilizzo e, in poche parole, sono inesauribili. Al contrario, le fonti di energia non rinnovabile sono disponibili solo in quantità limitate e, una volta terminata la scorta di cui dispone il nostro pianeta, non saranno più utilizzabili. Ancora, le fonti di energia rinnovabili sono quelle presenti in natura, dall'acqua al vento, al sole: per produrre energia queste non vengono utilizzate direttamente, ma viene sfruttata la loro forza: l’acqua è quella dei fiumi, ad esempio, che muovono le turbine delle centrali idroelettriche; il vento è quello che soffia sulle pale eoliche e così via.

Ecco che diventa allora evidente il confronto tra rinnovabili e non rinnovabili: basta pensare al carbone o agli altri combustibili fossili che vengono bruciati per produrre energia per capire perché queste risorse si stanno esaurendo in modo relativamente veloce.

Le principali fonti di energia rinnovabile

Ma, quindi, a quali fonti di energia dobbiamo rivolgerci?

  • Energia solare: è l’energia che proviene dal sole tramite i raggi solari, che noi sfruttiamo grazie ai pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica o tramite i collettori per quella termica (ad esempio riscaldare l’acqua per una casa)

  • Energia eolica: si tratta dell’energia del vento che muove le pale delle turbine eoliche proprio come, in passato, muoveva le pale dei mulini. Se vuoi saperne di più, leggi vantaggi e svantaggi dell’energia eolica

  • Energia idraulica: è la fonte rinnovabile in assoluto più utilizzata perché sappiamo già come sfruttare al massimo le sue potenzialità; prima l’energia della massa d’acqua dei fiumi veniva utilizzata per muovere mulini, poi macchinari sempre più complessi e infine generare energia idroelettrica

  • Energia geotermica: si tratta del calore contenuto all'interno della Terra; naturalmente in questo caso ci riferiamo solo a quel calore che affiora in superficie, non certo il calore del mantello o del nucleo terrestre. Noi infatti ne abbiamo coscienza grazie ai vulcani, ai geysers o le fumarole, che testimoniano come la temperatura aumenta con la profondità

  • Energia da biomasse: le biomasse sono quei materiali di scarto provenienti da agricoltura e allevamento che vengono utilizzati come biocombustibile, utilizzando al meglio quegli scarti che altrimenti andrebbero bruciati o decomposti senza utilità

La situazione delle energie rinnovabili in Italia vede una crescita nel 2018 (+11 TWh circa rispetto al 2017, per una variazione pari al 10,4%) portando così le rinnovabili a incidere sul Consumo Interno Lordo per il 34,5%, aumentando di 1,0 TWh dal 31,3%.

La crescita, però, riguarda soltanto l’energia idraulica, che oltre a confermarsi quella maggiormente utilizzata (43% delle fonti rinnovabili), mostra un incremento del 36% della produzione rispetto all'anno precedente. Subiscono un calo, anche se limitato, le altre fonti: più alto quello dell’energia solare (-7,1%), più contenuto quella della geotermica (-2,0%), dell’eolica (-1,4%) e delle biomasse (-0,8%).

Il futuro è verde: perché le energie rinnovabili

Fonti di energia inesauribile e a basso impatto sull'ambiente: ecco perché stiamo scommettendo su sole, vento, acqua e calore della Terra per il nostro futuro, non solo perché le fonti non rinnovabili, semplicemente, non saranno più disponibili.

Convertire la produzione di energia non è un fatto solo di mera necessità, ma di opportunità: trovare la chiave di volta per rendere maggiormente efficienti le fonti rinnovabili – mutevoli per natura – è il fronte che vede impegnati tutti i produttori di energia. Le aziende, infatti, stanno pian piano dismettendo l’uso dei combustibili fossili (soprattutto il carbone) perché è ormai evidente a tutti che non c’è futuro per queste produzioni.

In più, grande spinta è quella che l’obiettivo 7 «Energia pulita e accessibile» dell'Agenda 2030 dell’ONU e il Green Deal dell’Unione Europea sono riusciti a infondere nel tessuto imprenditoriale di tutto il mondo: diventare leader nell'economia verde, dismettere il carbone e ripensare a come gestiamo l’energia in generale sono gli obiettivi a lungo termine di questi piani.



Consegna:



Quale forma di energia rinnovabile credi sia più facile da adattare al parco della gratitudine? elabora un piano per una sostituzione rinnovabile dell' impianto elettrico del parco. inizia studiando da dove viene l'energia del parco, di quanta energia ha bisogno giornalmente ed in base alle risorse del parco quale fonte alternativa potrebbe alimentare il sistema elettrico. esponi il progetto con presentazioni:

  • una slide sui costi energetici attuali

  • una slide sulle possibilità offerte dal mercato delle rinnovabili

  • una slide sull'energia rinnovabile scelta

  • una slide sui motivi della scelta precedente

  • una slide sui costi di questo cambiamento



Checklist di autovalutazione:


  1. ho trovato e giustificato l'energia rinnovabile adatta per il parco ho analizzato i suoi costi, ed ho creato una slide apposita( 1 punto)

  2. ho spiegato alcuni ostacoli e limiti ( costo, quantità di energia prodotto, spazio occupato,manutenzione) del energia rinnovabile scelta per il parco e per le energie rinnovabili in generale, ed ho creato due slide apposite, una per il parco e una generale ( 1 punto)


  1. ho scoperto quanta energia elettrica consuma il parco al giorno, ed ho scritto i dati su di una slide apposita ( 1 punto)


  1. ho scoperto quanto gas (GPL) consuma il parco al giorno, ed ho scritto i dati su di una slide apposita ( 1 punto)


  1. ho aggiunto almeno 5 immagini al file di presentazioni ( 1 punto)


  1. ho esposto il tutto con un lavoro su presentazioni completo di indice ed ho citato le fonti da cui ho preso le informazioni ( articoli scientifici, video su internet etc.) (1 punto)

Attività N.2

Educazione civica

durata attività: 1 ora

scopo dell'attività: conoscere l'ordinamento politico e sociale dell'UE

attività in: singolo

video e materiale:

L'unione europea

L'unione Europea (UE) non è uno stato federale, ma un'associazione di stati. L'UE non ha un suo esercito ne un suo governo e gli stati che ne fanno parte (27 ad oggi) sono stati sovrani che mantengono una propria autonomia.

L'UE vanta una sua costituzione firmata da ogni capo di stato nel 2004 a Roma (25 allora). La costituzione consta di 448 articoli ed è suddivisa in 4 parti: Istituzioni, competenze,politiche,revisione.

Il motto dell'UE è "uniti nella diversità" e significa che, nonostante le diversità, i paesi membri condividono gli stessi obiettivi, ovvero la pace, la solidarietà ed il rispetto dei diritti umani.

Al momento sono 27 gli stati facenti parte dell'UE ( Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria ). Ed altro sono in presi in considerazione per un eventuale ammissione. Per essere ammessi nell'UE occorre il consenso unanime di tutti gli stati membri e bisogna possedere:

Istituzioni stabili che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani ed il rispetto delle minoranze.

Un economia di mercato funzionante

la capacità di soddisfare gli obblighi derivanti dall'adesione, contribuendo a perseguire gli obiettivi dell'unione.


Consegna:

leggi il testo

guarda il video

scrivi una lettera al presidente dell'UE in qualità di uno dei seguenti stati in attesa di essere ammessi ( Albania, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Turchia). Poni l'accento sui requisiti fondamentali e cerca di evidenziare i valori e le qualità del tuo paese.

Egregio e onorevole Charles Michel....

checklist di autovalutazione:

ho letto il testo ( 2 punti)

ho visto il video ( 2 punti)

ho scritto una lettera di almeno 10 righe ( 2 punti)

ho usato il nome del capo di stato della nazione scelta ( 1 punto)

ho evidenziato almeno 3 valori del mio paese ( 1 punto)

ho spiegato perchè possiedo i requisiti fondamentali ( 1 punto)

ho parlato della mia situazione con le nazioni confinanti (1 punto)

Attività N.3

Le istituzioni dello stato Italiano

durata: 1 ora

scopo dell'attività: conoscere il sistema italiano

attività in: coppia

video e materiale

Il sistema o ordinamento politico della Repubblica Italiana è un sistema politico improntato a una democrazia rappresentativa nella forma di Repubblica parlamentare. Lo Stato è organizzato in maniera centralizzata e in base a un significativo decentramento regionale. L'Italia è una repubblica democratica dal 2 giugno 1946, quando la monarchia fu abolita attraverso referendum e l'Assemblea costituente venne eletta per redigere la Costituzione, che venne promulgata il 1º gennaio 1948.

Il potere legislativo spetta al Parlamento della Repubblica Italiana suddiviso in due camere: il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati, i quali separatamente, con le stesse mansioni assegnate dalla Costituzione, promuovono, attraverso l'iniziativa dei loro membri parlamentari, l'iniziativa legislativa che deve essere approvata a maggioranza da ciascuna delle due Camere, altrimenti rigettata.

Il potere esecutivo è affidato al governo all'interno del quale, secondo l'art. 92, c. 1 Cost., si distinguono tre diversi organi: il presidente del Consiglio dei ministri (primo ministro), i ministri e il Consiglio dei ministri, quest'ultimo costituito dall'unione dei precedenti due organi

Il Presidente del Consiglio dei ministri (indicato impropriamente anche come primo ministro, o popolarmente quale premier) è il capo del governo. È nominato dal Presidente della repubblica ,pur essendo il vero dominus del sistema politico (come in tutti i sistemi parlamentari repubblicani la prima carica è sempre il Presidente della Repubblica, anche se i suoi poteri sono limitati).

Il potere giudiziario è esercitato dalla Magistratura che costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. I magistrati ordinari sono titolari della funzione giurisdizionale (vedi voce giurisdizione), che amministrano in nome del popolo. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha compiti di autogoverno della Magistratura, sottraendola del tutto dal controllo del Ministro della giustizia.

l presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. È la più alta carica dello Stato e ha alcuni dei compiti precedentemente prerogativi del Re d'Italia. È una sorta di punto d'incontro tra i tre rami del potere: nomina l'esecutivo ed è il presidente dell'ordinamento giudiziario. Il presidente è inoltre il comandante in capo delle forze armate.

La Corte costituzionale svolge la fondamentale funzione di garante della Costituzione. È un organo creato nel dopoguerra. È il massimo organo giurisdizionale della Repubblica, ed ha il compito di verificare che la volontà espressa dal legislatore ordinario non vada contro la Costituzione: infatti, attraverso il giudizio sulla costituzionalità delle leggi, essa può "abrogare" immediatamente le leggi e gli altri atti equiparati, qualora siano dichiarati incostituzionali. Contro le sentenze della Corte costituzionale non è ammesso appello.


Consegna:

leggi il testo

guarda il video

individua gli ultimi tre presidenti del consiglio e della repubblica italiana.

Individua l'attuale presidente del consiglio e maggior carica di stato delle seguenti nazioni: Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Grecia e Olanda.

Checklist di autovalutazione:

ho letto il testo (2 punti)

ho visto il video (2 punti)

ho trovato e scritto sul quaderno gli ultimi tre presidenti del consiglio ( 2 punti)

ho trovato e scritto sul quaderno gli ultimi tre presidenti della repubblica (2 punti)

ho trovato la maggior carica di stato delle nazioni richieste ( 2 punti)

Attività N.4

Le istituzioni politiche dell'Unione Europea

durata: 1 ora

scopo delle attività: conoscere gerarchie e struttura dell' UE

attività in: singolo

Video e materiale:

Un assetto istituzionale unico

L'UE ha una struttura istituzionale unica nel suo genere:

  • le priorità generali dell'UE sono fissate dal Consiglio europeo, che riunisce i leader politici a livello nazionale ed europeo

  • i deputati europei, eletti direttamente, rappresentano i cittadini nel Parlamento europeo

  • gli interessi globali dell'UE sono promossi dalla Commissione europea, i cui membri sono nominati dai governi nazionali

  • i governi difendono i rispettivi interessi nazionali in seno al Consiglio dell'Unione europea.

Definire i programmi

Il Consiglio europeo fissa gli orientamenti politici generali dell'UE, ma non ha il potere di legiferare. Guidato da un presidente – attualmente Charles Michel – e costituito dai capi di Stato o di governo dei paesi membri e dal presidente della Commissione, si riunisce per alcuni giorni almeno due volte ogni 6 mesi.

Processo legislativo

Sono 3 le principali istituzioni che partecipano al processo legislativo nell'UE:

  • il Parlamento europeo, che rappresenta i cittadini dell'UE ed è eletto direttamente da essi

  • il Consiglio dell'Unione europea, che rappresenta i governi dei singoli Stati membri; la presidenza del Consiglio è assicurata a rotazione dagli Stati membri

  • la Commissione europea, che rappresenta gli interessi dell'Europa nel suo complesso.

Queste tre istituzioni elaborano insieme, mediante la "procedura legislativa ordinaria" (l'ex "procedura di codecisione"), le politiche e le leggi che si applicano in tutta l'UE. In linea di principio, la Commissione propone i nuovi atti legislativi, che il Parlamento europeo e il Consiglio devono adottare. La Commissione e i paesi membri applicano poi le norme, e la Commissione si assicura che vengano applicate e fatte rispettare correttamente.

Il processo decisionale nell'UE – per saperne di più sulle procedure legislative

Elenco delle presidenza del Consiglio dell'UE nel periodo 2014-2020

Altri organi e istituzioni dell'UE

Altre due istituzioni svolgono un ruolo fondamentale:

I poteri e le responsabilità di tutte queste istituzioni sono sanciti dai trattati, che sono alla base di tutte le attività dell'UE e stabiliscono inoltre le regole e le procedure che le sue istituzioni devono seguire. I trattati sono approvati dai capi di Stato e/o di governo di tutti i paesi membri e ratificati dai loro parlamenti.

L'UE possiede una serie di altre istituzioni e organismi interistituzionali che svolgono funzioni specializzate:


Consegna:

leggi il testo

guarda il video

Ripeti l'estratto appena letto registrandoti davanti la telecamera

Racconta la tua giornata di lavoro in prima persona nelle vesti di principale di uno degli organi sopracitati.

Checklist di autovalutazione:

ho letto il testo ( 2 punti)

ho visto il video ( 2 punti)

ho ripetuto quanto letto e visto nel video e l'ho riportato in un video ( 2 punti)

ho raccontato la mia giornata di lavoro usando almeno 10 righe ( 1punto)

ho usato il vero nome della persona che ricopre il lavoro ( 1 punto)

ho usato almeno 3 parole che prima non conoscevo ( 1 punto)

nel testo ho inserito anche i rapporti che ho con gli altri organi dell'UE ( 1 punto)

Attività N.5

AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

durata attività: 1 ora

scopo dell'attività: conoscere le basi della regolamentazione uomo/ambiente

attività in: coppia

video e materiale:

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

Introduzione

Quest’Agenda è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Essa persegue inoltre il rafforzamento della pace universale in una maggiore libertà. Riconosciamo che sradicare la povertà in tutte le sue forme e dimensioni, inclusa la povertà estrema, è la più grande sfida globale ed un requisito indispensabile per lo sviluppo sostenibile. Tutti i paesi e tutte le parti in causa, agendo in associazione collaborativa, implementeranno questo programma. Siamo decisi a liberare la razza umana dalla tirannia della povertà e vogliamo curare e salvaguardare il nostro pianeta. Siamo determinati a fare i passi audaci e trasformativi che sono urgentemente necessari per portare il mondo sulla strada della sostenibilità e della resilienza. Nell’intraprendere questo viaggio collettivo, promettiamo che nessuno verrà trascurato. I 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e i 169 traguardi che annunceremo oggi dimostrano la dimensione e l’ambizione di questa nuova Agenda universale. Essi si basano sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e mirano a completare ciò che questi non sono riusciti a realizzare. Essi mirano a realizzare pienamente i diritti umani di tutti e a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze. Essi sono interconnessi e indivisibili e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: la dimensione economica, sociale ed ambientale. Gli Obiettivi e i traguardi stimoleranno nei prossimi 15 anni interventi in aree di importanza cruciale per l’umanità e il pianeta.

Trasformare il nostro mondo:

Siamo determinati a porre fine alla povertà e alla fame, in tutte le loro forme e dimensioni, e ad assicurare che tutti gli esseri umani possano realizzare il proprio potenziale con dignità ed uguaglianza in un ambiente sano.

Pianeta

Siamo determinati a proteggere il pianeta dal degradazione, attraverso un consumo ed una produzione consapevoli, gestendo le sue risorse naturali in maniera sostenibile e adottando misure urgenti riguardo il cambiamento climatico, in modo che esso possa soddisfare i bisogni delle generazioni presenti e di quelle future.

Prosperità

Siamo determinati ad assicurare che tutti gli esseri umani possano godere di vite prosperose e soddisfacenti e che il progresso economico, sociale e tecnologico avvenga in armonia con la natura. Pace Siamo determinati a promuovere società pacifiche, giuste ed inclusive che siano libere dalla paura e dalla violenza. Non ci può essere sviluppo sostenibile senza pace, né la pace senza sviluppo sostenibile.

Collaborazione

Siamo determinati a mobilitare i mezzi necessari per implementare questa Agenda attraverso una Collaborazione Globale per lo sviluppo Sostenibile, basata su uno spirito di rafforzata solidarietà globale, concentrato in particolare sui bisogni dei più poveri e dei più vulnerabili e con la partecipazione di tutti i paesi, di tutte le parti in causa e di tutte le persone. Le interconnessioni degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile sono di importanza cruciale nell’assicurare che lo scopo della nuova Agenda venga realizzato. Se noi realizzeremo le nostre ambizioni abbracciando l’intera Agenda, le vite di tutti verranno profondamente migliorate e il nostro mondo sarà trasformato al meglio.

Consegna:

leggi il testo

guarda il video

riassumi sul quaderno assieme ai compagni quanto appena letto

Racconta con un testo scritto il pianeta Terra nell'anno 2030, descrivi la situazione politica/ambientale di un pianeta ormai pulito alla radice, dove non c'è più tempo per guerre e razzismo.

Checklist di autovalutazione:

ho letto il testo ( 1 punto)

ho visto il video ( 1 punto)

ho riassunto il testo con almeno 10 righe ( 2 punti)

nel riassunto ho usato le parole "cultura occidentale" " commonwealth" e "welfare" ( 1 punto)

ho raccontato il pianeta terra nel 2030 con un testo di almeno 10 righe ( 2 punti)

ho spiegato come la terra è stata salvata dal problema dell'inquinamento (1 punto)

ho spiegato come è stato risolto risolto il problema della guerra ( 1 punto)

ho spiegato come è stato risolto il problema del razzismo e della diversità ( 1 punto)


Attività n.6

Educazione alla cittadinanza digitale

Durata attività: 2 ore

scopo dell'attività: contestualizzare l'era del digitale all'interna della propria vita e della cultura che ci circonda

attività in: singolo

video 1, video 2 e materiale:

La nascita di Internet ha ridefinito il nostro modo di comunicare, di conoscere, di informarci e persino di vivere. È stata una rivoluzione che ha stravolto completamente la nostra società. Si è formata una società digitale, un insieme di individui che vivono nel mondo delle nuove tecnologie, del web, degli smartphone. È iniziata l’epoca dei “nativi digitali”. Internet offre moltissime opportunità ma presenta anche molti rischi. Essere "nativi digitali”, quindi, saper usare le tecnologie, non è sufficiente: bisogna imparare a usarle con consapevolezza; imparare cioè a essere nativo digitale: chi, fin dalla nascita, è vissuto in contatto con le nuove tecnologie.

CHI SONO I CITTADINI DIGITALI?

I cittadini digitali popolano il mondo online e, come tutti i cittadini, hanno diritti e doveri, libertà e regole da rispettare. Per poter vivere nella società digitale, tutti, studenti o lavoratori che siano, devono acquisire le competenze e capacità necessarie a sfruttare appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Ma quali sono queste abilità?

COMPETENZE DIGITALI

Il Centro comune di ricerca della Commissione Europea ha elaborato il DigComp (dall’inglese digital competence, cioè “competenza digitale”), una lista delle competenze che un buon cittadino digitale deve possedere. La competenza digitale è declinata in 21 competenze specifiche organizzate in cinque aree 1. Alfabetizzazione su informazioni e dati 2. Collaborazione e comunicazione 3. Creazione di contenuti digitali 4. Sicurezza 5. Problem solving. In pratica, per essere dei buoni cittadini digitali bisogna, in particolare: usare in modo responsabile e positivo le tecnologie offerte dal web; fare un uso corretto e attento dei social network, delle chat e di tutti i luoghi abitati dalla comunità virtuale; navigare in sicurezza e in modo autonomo, imparando a riconoscere le insidie di internet come le truffe o il furto di dati; proteggere la propria privacy e rispettare quella degli altri; avere sempre un comportamento civile, che non danneggi noi stessi e gli altri.

LA “COSTITUZIONE” DI INTERNET

La nascita di Internet ha ridefinito i rapporti tra le persone, il confine tra lo spazio pubblico e lo spazio privato, ha cambiato e trasformato il nostro modo di comunicare, di conoscere, persino di vivere. Ha stravolto così velocemente e profondamente il nostro mondo da richiedere una profonda riflessione in merito. Si è cercato quindi di isolare i princìpi più importanti della rivoluzione digitale, di definire delle «regole» di comportamento, di stabilire dei diritti degli utenti e di fissarli in un documento, per tutelarli e per garantirli alla popolazione. Nel 2015 una commissione di studio della Camera dei Deputati, la Commissione per i diritti e i doveri in Internet, ha redatto la Carta dei diritti di Internet, un documento che dà un fondamento costituzionale ai princìpi e ai diritti connessi alla dimensione virtuale e, in generale, alla nostra “vita online”. Potete trovarla sul sito www.generazioniconnesse.it

LA “COSTITUZIONE” DI INTERNET SOCIETÀ DIGITALE E DIGITAL DIVIDE

In molte regioni del mondo la connessione è garantita solo nelle grandi città, oppure la popolazione non ha gli strumenti per accedervi o non possiede competenze sufficienti per navigare online. Questa disomogeneità nell’accesso alle tecnologie digitali è chiamata “digital divide” (cioè divario digitale). I cittadini “offline”, detti anche analfabeti digitali, sono tagliati fuori dai servizi e dalle informazioni, e hanno quindi così minori opportunità di studio, lavoro. Secondo l’ONU, l’accesso a Internet è considerato un vero e proprio diritto umano, necessario per garantire lo sviluppo dell’individuo all’interno di un mondo sempre più digitalizzato.

Art. 1. Sono garantiti in Internet i diritti fondamentali di ogni persona riconosciuti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea,dalle costituzioni nazionali e dalle dichiarazioni internazionali in materia. Che si tratti di carta stampata o di pagine virtuali, la sostanza non cambia: l’informazione deve essere libera. INFORMAZIONE E LIBERTÀ .Art. 21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. […] Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. Questo articolo riguarda la libertà di parlare, scrivere ed esprimere il proprio pensiero con qualunque altro mezzo. Alla base della libertà di pensiero c’è la libertà di informazione: nessun uomo è veramente libero se non ha la possibilità di conoscere eventi e idee diverse dalle proprie. In molti Stati, non solo sulla stampa ma anche sulla Rete viene applicata la censura. censura: strumento di controllo con il quale un’autorità limita la libertà di espressione e la diffusione di informazioni, idee e opinioni per mantenere la stabilità politica e religiosa dello Stato. Internet viene censurato applicando dei filtri che bloccano i contenuti considerati pericolosi, come quelli relativi a tematiche sociali, nonché notizie e opinioni riguardanti conflitti e sicurezza. Da uno studio che analizza il rapporto tra censura e Internet nei vari Paesi del mondo è emerso che i Paesi più “digitalmente repressivi” sono la Corea del Nord, la Cina, e a pari merito Russia, Iran e Turkmenistan.

COMUNICARE SUL WEB

Per comunicare sul web non basta farsi capire; è necessario essere efficaci, non annoiare chi ci legge, non dilungarci e soprattutto, rispettare le regole del “luogo” in cui ci troviamo (mail, chat, social network ecc.). Saper comunicare online non è un talento innato, ma una competenza che si apprende con il tempo e soprattutto con l'esercizio. È bene conoscere la netiquette, (parola composta da network, “rete” ed étiquette, “buona educazione”), che rappresenta l’insieme delle regole di buona educazione da rispettare nella comunicazione in rete.

COMUNICARE SUL WEB: IL RISPETTO

Il cyberspazio è diverso dal mondo reale, ma è abitato dalle stesse persone.• Le parole violente o aggressive si riversano su persone in carne ed ossa, che ovviamente ne soffrono. Alcuni studi hanno dimostrato che su Internet siamo più disinibiti, coraggiosi e feroci; protetti dall’anonimato e da uno schermo, dimentichiamo che dall’altra parte ci sono persone reali. La comunicazione online deve quindi avvenire all’insegna del rispetto altrui, seguendo due regole d’oro: non scrivere ciò che non diresti di persona e non fare agli altri quello che non vorresti sia fatto a te.

consegna:

leggi il testo

guarda i video

svolgi gli esercizi sottostanti.

Sviluppo delle competenze digitali

Velocità ed accuratezza di scrittura.

RICOPIA IL TESTO SEGUENTE,

usa un cronometro per misurare il tempo che hai impiegato per scrivere il testo senza errori, per ogni errore di punteggiatura o grammaticale aggiungi 5 secondi al tempo impiegato, oltre i 5 errori dovrai ricominciare da capo.

utilizza lo stesso font del testo, usa il grassetto e le maiuscole laddove il testo le usa ( il tuo testo deve essere tale e quale a quello riportato sotto)

I Divieti di Sosta

C’era una volta un pinguino che viveva ai Caraibi.Gli piaceva vivere lì,aveva una casa stupenda a forma di fungo.In quella casa viveva anche un cuore, il migliore amico del pinguino.Insieme, avevano aperto un negozio di segnaletica stradale, i turisti impazzivano per quel negozio, non eri nessuno se andavi ai Caraibi e non compravi niente lì,solo l’elite poteva avere l’onore di fare acquisti al “NEGOZIO DI SEGNALETICA STRADALE DI PINGUINO E CUORE s.p.a.”.

Un giorno un Laser miliardario, proveniente dalla Russia, decise di comprare 10 kg di Divieti di Sosta, per un totale di 30.000.000 carri (la moneta caraibica).Il pinguino e il cuore non avevano tutti questi Divieto di Sosta,quindi decisero di andarli a rubare:al centro dei Caraibi,si trova una fabbrica di segnaletica stradale,in quel’industria si producono ben 99 kg di Divieti di Sosta,a loro ne servivano solamente 5. La sera stessa si avviarono verso la fabbrica,chiesero aiuto anche al loro amico rasoio, esperto in rapine.Arrivati alla fabbrica,c’erano due guardie:una tovaglia e un Braccialetto; i tre non sapevano cosa fare,rasoio consigliò di gettare sopra le guardie un ‘ancora ,ma il cuore,che era un pacifista rifiutò la proposta,bensì gli venne in mente di poter scalare la fabbrica con una barbabietola ,e al pinguino e al rasoio piacque l’idea.Arrivati in cima,rasoio con i suoi capelli appuntiti fece un buco sul tetto,e riuscirono a prendere i Divieti di Sosta,così la mattina seguente il laser russo consegnò loro i carri,e vissero tutti velici e contenti.

Metti per iscritto il racconto


Ricerca sul web

Trova risposta alle seguenti domande:

Quanti centimetri sono 10.000 M quadri?

Chi ha vinto l'oscar al miglior attore non protagonista nel 1996? Con che film?

Quali sono i valori nutrizionali del pollo? e delle patate?

Chi è Elon Musk? Per cosa è famoso?

qual'era il canale con più iscritti in italia nel 2008 su youtube?

che genere è la canzone "Teardrop" dei Massive Attack? Cosa vuol dire Teardrop?

quanto è alto il monte Everest?

cambia il desktop del tuo computer

metti youtube nella barra dei preferiti

trova il seguente pdf. "scheda del personaggio, pathfinder"

chi sono i componenti dei Beatles?

che verso fa la volpe?

come si chiama l'attore che interpreta il ruolo di Capitan America?

è nato prima l'uovo o la gallina?

cancella la cronologia del tuo computer

cancella i cookies del tuo computer

VALUTARE IL CONTENUTO

trova almeno due articoli/video/foto/notizie online che supportino o invalidino la tesi di questo articolo scientifico: Alcune ricerche hanno rilevato poi che i figli unici tendono a essere più intelligenti e hanno un rendimento negli studi maggiore di chi ha fratelli. Come riporta Galileonet, secondo una review di 115 studi sui figli unici ha visto che questi ottengono punteggi più elevati nei test sul QI


Checklist di autovalutazione:

ho visto il primo video ( 1 punto)

ho visto il secondo video ( 1 punto)

ho letto il testo ( 2 punti)

ho ricopiato il testo impiegando meno di 4 minuti ( 2 punti)

ho messo per iscritto il racconto ( 1 punto)

ho cercato e scritto la risposta alle domande ( 1 punto)

ho trovato e condiviso sul mio quaderno i 2 articoli per supportare o invalidare L'articolo, e mi sono accertato che le fonti fossero autentiche. ( 2 punti)


Attività N.7

Elementi fondamentali di diritto

durata: 1 ora

scopo dell'attività: conoscere le basi giuridiche italiane e mondiali

attività in: singolo

video e materiali:

Il diritto Penale ed il diritto Civile

Il diritto Penale

Il diritto penale è quella parte del diritto pubblico che prevede l'erogazione di sanzioni penali a chiunque commetta azioni che l'ordinamento giuridico riconosca come reato. La legge penale è solo la legge ordinaria emanata dal parlamento e gli altri atti aventi forza di legge (ad es. in Italia il decreto legge e il decreto legislativo). Mentre qualsiasi fonte normativa di rango inferiore, come i regolamenti, è valida solo per integrare il contenuto della legge penale apportando mere specificazioni tecniche (ad es. per indicare quali sono le sostanze stupefacenti). Essa è valida solo per l'avvenire, non si può punire un fatto successo prima della entrata in vigore della legge, quindi la legge penale non ha carattere retroattivo.

Lo Stato, proibendo determinati comportamenti umani, classificati come reati, per mezzo di una minaccia di una specifica sanzione afflittiva , ovvero la pena, tutela i valori fondanti di un popolo. Ed è il tipo di sanzione, "la pena", che distingue il reato, l'illecito penale, dall'illecito civile e dall'illecito amministrativo. E ancora, è il tipo di sanzione, cioè "la pena", a distinguere la norma penale da quella civile e amministrativa. La sanzione conseguente alla violazione di un precetto penale è la pena, di forma o gravità diversa a seconda del reato. Gli illeciti penali si distinguono in delitti e contravvenzioni: i primi sono quei reati per cui è prevista la pena dell'ergastolo, della reclusione, della multa, mentre le contravvenzioni sono quei reati per cui è prevista la pena dell'arresto oppure dell'ammenda. La disposizione penale è quindi composta dal precetto, che proibisce un determinato comportamento umano, e dalla sanzione, che prevede le conseguenze per la violazione del precetto.

È da chiarire che, anche se alcuni reati sono generalmente uguali nei diversi Stati del mondo, le pene possono essere diverse, come pure molti reati sono diversi da Stato a Stato, nel senso sia che si attribuisce una diversa gravità ai medesimi comportamenti asociali sia che ogni stato punisce certi comportamenti ma non certi altri, il tutto secondo l'evoluzione del diritto e della società nel mondo.

In Italia

Principi generali

Il diritto penale è retto da quattro principi fondamentali:

Principio di legalità, già accolto dallo Statuto Albertino, ha ricevuto definitiva consacrazione nella Costituzione repubblicana del 1948. È sancito dall'art. 1 del c.p. secondo cui «Nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto come reato dalla legge, né con pene che non siano da essa stabilite». L'importanza di questo principio è rafforzata dall'art. 25 comma 2 della Costituzione, che stabilisce: «Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso».

Principio di materialità, non si può ravvisare un reato se la volontà criminale non si manifesta in una condotta esterna

Principio di offensività, la volontà criminale deve manifestarsi in un comportamento esterno che leda o ponga in pericolo uno o più beni giuridici

Principio di colpevolezza, un fatto può essere penalmente attribuito solo se vi sono i presupposti per ritenere sia obiettivamente e soggettivamente imputabile al suo agente. Questo principio si desume dal disposto dell'art. 27, comma 1 della Costituzione, secondo cui "la responsabilità penale è personale".

Il diritto civile

Il diritto civile (Lat. Ius civile) è una branca del diritto privato che disciplina l'insieme di norme giuridiche che regolano i rapporti tra privati in determinati campi.

Descrizione

Il diritto civile comprende la materia dei contratti, delle obbligazioni, dei diritti reali, delle persone e della famiglia, delle successioni a causa di morte, della responsabilità civile. È generalmente codificato in un testo normativo definito codice che nello specifico prende il nome di codice civile.

Norme giuridiche

Una norma è una proposizione volta a stabilire un comportamento condiviso e i valori presenti all'interno di un gruppo sociale. Essa è finalizzata a regolare il comportamento dei singoli appartenenti al gruppo, per assicurare la sua sopravvivenza e perseguire i fini che lo stesso ritiene preminenti.

In linea generale, la norma giuridica viene assimilata a una "regola di condotta", ovvero a un comando, che impone all'individuo un determinato comportamento. Il carattere "coattivo" della norma giuridica è, dunque, imprescindibile. Questo elemento centrale della norma giuridica contribuisce in modo determinante a differenziarla da altri tipi di norme, come quelle morali o religiose, che appartengono a una sfera non coattiva. L'individuo è libero o meno di assecondare un comando religioso o morale. Può sentirsi perfino obbligato a farlo, ma tale obbligo non è generalizzabile.

Affini alle norme giuridiche vere e proprie possono considerarsi quelle regole che appartengono più alla sfera morale, ma che, quando sono inserite in disciplinari di ordini professionali o di associazioni di produttori, possono prevedere anche sanzioni in caso di violazione.


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