17/04/2012: Cska Torino Ristorante Dausin - Kolina 4-2, una serata da ricordare!

Data pubblicazione: 18-apr-2012 16.10.04

Vola il Cska nel turno infrasettimanale di martedì 17 aprile, con altri tre punti in cascina al termine di un match vibrante e agonisticamente cattivo, con i verde-oro di Patron Pelleriti ormai mina vagante del Torneo Primavera Acsi 2012. Che al di là della formazione come di consueto rimaneggiata, gli dei dell’Olimpo fossero apertamente schierati per il Cska è stato chiaro fin dalle prime battute dell’incontro, subito in discesa per la truppa del trio Carrito-Bertoglio-Merlo grazie ad un bolide alla Policano di Parola che, dopo un digiuno durato anni, sceglie la serata più importante per sbloccarsi con un potente tiro dalla distanza che si infila imparabile alle spalle dell’antisportivo portiere avversario, costretto ad ammirare con lo sguardo la bellissima conclusione togliere la classica ragnatela dall’angolino alto alla sua sinistra.

Pur privo di Bento, Urio, Del Rio, Merlo e Capitan Paul Gay, il Cska si dimostra più forte delle assenze e, padrone assoluto del campo, capitalizza una netta supremazia territoriale grazie a Diez de Los Rios, abile a depositare in rete con un preciso piatto destro al termine di una brillante serpentina nel cuore della difesa avversaria avviata da una precisa imbeccata dell’esordiente buschese Eandi.

Neanche il tempo di spaventarsi per la rete del Kolina frutto di una conclusione dalla distanza che il Cska ristabilisce il doppio vantaggio: punizione dal limite, folle lite intestina del Cska con più di un elemento che vorrebbe allontanare il Della dal punto di battuta e zuffa zittita dal Genio di Barriera Milano che mette a tacere tutti allontanando i compagni e infilando alle spalle del n.1 avversario un siluro di rara precisione e bellezza.

Il primo tempo termina così 3-1, con la panchina del Cska chiassosa, rissosa e folcloristica più che mai ad arringare la squadra a stringere i denti per portare a casa l’importante risultato.

Nella seconda frazione il Cska parte col freno a mano tirato e, nonostante il momentaneo ingresso in campo di un Emma decisamente su di giri al posto di uno stanco ma lucidissimo Diez de Los Rios, il Kolina ne approfitta subito con una rete frutto di un tap-in dopo una miracolosa respinta dell’ottimo De Bonis su una fucilata dalla distanza del capitano dell’arcigna formazione bianco-blu.

Sul risultato di 3-2 il Cska barcolla e rischia di soccombere sulla pressione avversaria che produce corner e punizioni a dismisura con mischie furibonde davanti alla porta di un De Bonis capace di esaltarsi in alcune occasioni e di ringraziare il cielo in occasione di un colpo di testa del piccolo centravanti avversario che, da una distanza di 2 metri dalla linea di porta, beffa Durando e Parola anticipandoli di un soffio e incornando perfettamente un pallone che fortunatamente sibila l’incrocio dei pali senza colpo ferire.

A congelare definitivamente il risultato ci pensa Pasquaretta, protagonista di un’encomiabile prestazione a tutto campo, che, dopo aver rubato il pallone al difensore avversario con grinta e caparbietà, serve ad Eandi un pallone perfetto che l’ottimo difensore buschese recapita a Bomber Della Porta per la più semplice delle reti che vuol dire 4-2 e sorpasso in classifica ai danni del Kolina.

Nel finale c’è ancora spazio per ammirare il pressing indemoniato dello scatenato Bertoglio ed un quasi gol di Emma, che si libera di un avversario e calcia a rete in due circostanze trovando puntuale alla respinta un portiere avversario che per certificare senza ombra di dubbio la sua antisportività decide di scaraventare a casa del diavolo il prezioso pallone del Cska, pallone fortunatamente già ammortizzato dalla saggia ed ammirevole gestione patrimoniale del Contabile-Direttore Finanziario Bertoglio.

Ma un pallone val bene un sorpasso e la classifica ora parla chiaro: il Kolina è distante due punti e l’appetito di Pelleriti e Ratto sta crescendo esponenzialmente dopo questa abbuffata di punti delle ultime settimane..

Formazione: De Bonis, Parola D, Scolaro, Durando, Eandi, Diez de los Rios, Della Porta, Pasquaretta, Emma, Bertoglio A.

Staff tecnico e dirigenziale: Carrito V. (Coach), Pignatiello (Medico Sociale), Carlotta Faggioli (Team Manager), Lorusso (Dirigente Responsabile), Merlo (Tattico).

Parziali: 2-0, 2-1, 3-1, 3-2, 4-2.

Reti: Parola D., Diez de los Rios, Della Porta, Della Porta.

Ammoniti: Eandi.

Parziale Primo Tempo: 3-1.

Note: Entusiasmo alle stelle per il Cska, panchina carica a pallettoni. Scarso pubblico sugli spalti, 10° centigradi circa. Arbitra un fischietto internazionale, ex direttore di gara della massima serie cubana.

Le Pagelle del Presidente

De Bonis 8: Reduce da una tonsillite che tarda a guarire e che lo costringe a giocare sotto cura antibiotica, il buon Claudione sfodera una prestazione stupenda con alcune parate da campione e una grande sicurezza nelle uscite. Preciso anche nei rinvii da fondocampo, il Debo mette da parte il suo classico aplomb britannico lasciandosi andare a una grande e liberatoria esultanza in occasione del gol del 4-2. Entusiasta.

Scolaro 7,5: Prestazione perfetta del terzino siciliano del Cska. Preciso e puntuale come al solito, svolge il suo compito con la consueta diligenza e con la caparbietà da mastino che lo contraddistingue. Unico neo di una prestazione perfetta, la fatale distrazione sulla seconda rete subita quando abbandona l’uomo libero di battere a rete dopo l’ottima respinta di De Bonis. Distrazione che non si ripeterà più perché da quel momento in poi Valentino tira giù la serranda e dalle sue parti con le buone o con le cattive non si passerà più. Soldatino.

Durando 7,5: pur gravato dal peso di una fascia che pesa come un macigno a causa del braccio di Capitan Paul che è solita avvolgere, il Durando guida la difesa con la consueta bravura. La responsabilità di una fascia che scotta non lo lascia però sereno e così va sorprendentemente a vuoto in alcune occasioni senza però con questo recare danno alla squadra. Fondamentale come sempre, con lui la squadra gioca più tranquilla sicura di poter sempre contare su un solido sostegno in grado di dipanare anche la più intricata delle matasse. Baluardo.

Pasquaretta 8: grande prova del centrocampista made in Basilicata. Preciso in fase di impostazione e caparbio in copertura, Lele canta e porta la croce mettendo in mostra anche una buona condizione fisica. Da lui passano mille palloni ed è ultra decisivo in occasione della rete che mette il sigillo definitivo al match sradicando il pallone dai piedi avversari con una grinta da vero cuore Cska. Tuttofare.

Diez de Los Rios 8: Pur provato da una semifinale di Champions che vede arrancare il suo amato Real, il centrocampista madrileno prende per mano la squadra con la sua precisa e puntuale regia fatta di passaggi mai banali e di serpentine improvvise che disorientano la difesa avversaria. Da una sua discesa nasce la rete del 2-0 e nel finale è particolarmente prezioso nel tenere la palla lontano dall’area di rigore. Metronomo.

Eandi 8: il libero buschese si sacrifica sull’out di metacampo disputando una prova di grande corsa e sacrificio. Decisivo come sempre con due assist e mezzo su quattro gol realizzati, è prezioso con la sua esperienza nelle tante mischie che si generano nell’area di rigore della Carrito’s Band. La corsa col Durando da Busca ed il ritorno nel cuore della notte con la macchina impregnata dall’odore di cipolla della decina di panini fagocitati dal Durando e fermata dagli attoniti carabinieri di Casalgrasso increduli nel vedere il duo buschese così cazzuto dopo una grande prova in quel di Torino, dimostrano il suo grande attaccamente alla sua nuova maglia. Cuore Cska.

Della Porta 8,5: Segna due reti pesantissime e si porta a -15 dall’obiettivo stagionale. Prezioso anche in fase di pressing, zittisce i compagni dubbiosi circa le sue doti balistiche con una punizione precisa e potente che chiude il primo tempo sul 3-1. Cecchino.

Bertoglio 7,5: pochi minuti giocati ma un pressing indomito che mette in seria difficoltà la difesa avversaria e permette di far respirare i compagni di squadra. Vicino alla rete con un tap-in sfiorato di un pelo, il Berto si dimostra prezioso tanto sul rettangolo da gioco quanto in panchina come trascinatore/urlatore. La gestione patrimoniale è poi impeccabile, lo scudetto del Bilancio è di sicuro appannaggio del Cska. Fondamentale

Emma 8,5: Fantastico come sempre, dalla panchina esorta i compagni con mille urla, provoca gli avversari, è protagonista di una folle esultanza in occasione della prima rete con Parola e con Merlo, Carrito, Bertoglio, Pignatiello e Lorusso crea una confusione a 1000 decibel sicuramente proficua per il Cska. Una volta in campo poi conferma la sua verve menando fendenti a destra e sinistra, recuperando mille palloni, simulando un rigore al fine di provocare l’ennesima gazzarra e sfiorando la rete con una pregevolissima azione personale. Esempio per i compagni.

PAROLA 10 (Pagella Redatta dal cazzutissimo Emma): Sarebbe un crimine non dargli il massimo dei voti. Da fautore del catenaccio difende come un mastino mordendo su ogni pallone e cercando di rilanciare i compagni, senza disdegnare delle "spazzate" se strettamente necessario. Ma, come dice il proverbio, la miglior difesa è l'attacco, ed ecco che il prode presidente apre le danze dei goals con una mina da centrocampo che accarezza (non troppo dolcemente) il 7 della porta avversaria. Non si tira indietro quando c'è da polemizzare con i (rognosissimi) avversari, ma lo fa con un aplomb degna di un gentleman inglese. AH, COME GIOCA PAROLA...

Panchina 10:! Solo la panchina verde-oro sa creare questo clima infernale che ormai terrorizza il panorama nazionale dell’Acsi Calcio. Urla continue, provocazioni ripetute e reiterate, ghigna durissima e sguardi di sfida, e il tutto con un livello di decibel tale da rendere infernale l’atmosfera del match. E dal confronto dialettico con Merlo ed Emma nessun avversario potrebbe uscirne vincitore, loro hanno sempre l’ultima parola, loro sanno sempre come zittire e confondere gli avversari. Sarà un caso ma da quando la panchina è diventata così ringhiosa, lo spirito ha contagiato i giocatori che ora paiono leoni indomabili, sicuri in tale atmosfera di poter giocare in 9 contro 8. Ogni aggettivo sarebbe superfluo per etichettare una simile panchina alla quale non si può far altro che tributare il sacrosanto applauso a scena aperta: Clap clap clap, riclap riclap riclap!