22/10/2013 Cska Torino - New Team 2-3, un disastroso Cska..

Data pubblicazione: 25-ott-2013 5.31.07

Nella foto a fianco: Capitan Paul prova a scuotere uno dei nuovi acquisti della squadra, il cubano Sanchez Cabrera. Alle sue spalle, un attonito Emma osserva i propri compagni affondare sotto i colpi della New Team.

Un bruttissimo Cska, povero di contenuti tecnici e completamente privo di agonismo, esce sconfitto dal confronto con la New Team, compagine che sopperisce a lacune tecniche simili a quelle verdeoro con tutt’altro piglio e determinazione.

Sono volate, inevitabilmente, parole grosse negli spogliatoi a fine gara.

D’accordo, non si gioca la Champions League, ma grinta e sano furore agonistico sono le basi su cui si fonda il Cska. La rosa è orfana di Bonin e dell’ equipo espaniol, questo si sa, forse la campagna acquisti non ha portato quei salvatori della patria che ci si attendeva, forse qualcuno è stato sopravvalutato, forse qualcuno non ha giocato da Cska. Sta di fatto che ieri sera, in Corso Sicilia si è assistito a un vero e proprio scempio.

Lo sport praticato da buona parte dei ragazzi di Carrito era tutto fuorché calcio. Insomma, una squadra vuota di idee, senza palle (in tutti i sensi, sia come attributi che come attrezzatura) che non si può basare solo sulla saracinesca Povero o sulle geometrie della premiata ditta Pasquaretta & Merlo.

Occorre ritrovare quella sana voglia di lottare che manca a qualcuno, la gente vouole vedere gente che esce dal campo dopo aver dato il 200%.

Se si gioca così bene, altrimenti la città è piena di bocciofile, se il verde dei campi di calcio non è consono ad alcuni possono sempre sostituirlo con i green dei tavoli da gioco o impugnare delle mazze da golf.

All’ad Ratto non è piaciuto molto questo spettacolo e nelle prossime ore tuonerà parecchio, potete scommetterci.

Formazione: Povero, Giolitti, Rotondi, Ghigo, Della Porta, Merlo, Pasquaretta, Aling, Suarez Cabrera, Kromah Komah, Emma, Gay

Staff tecnico e dirigenziale: Parola D. (Presidente), Carrito V. (Coach), Pignatiello (Psicologa), Salvo Giusy (Dirigente), Bertoglio (Economo), Barale (Addetto agli arbitri).

Parziali: 0-2, 2-2, 2-3.

Reti: Pasquaretta, Pasquaretta.

Ammoniti: Povero

Parziale Primo Tempo: 0-2.

Note: Nessuno spettatore sugli spalti. Temperatura intorno ai 10°

Povero 6,5: Salva la baracca in più di un’occasione e prova a dare la scossa con urla che squarciano invano il cielo di corso Sicilia. Furia cieca.

Giolitti 6: Onesta partita difensiva per il terzino buschese che presidia la sua fascia con precisione e puntualità senza sbavature ma neppure senza sussulti. Macinino.

Ghigo 6,5: il De Rossi buschese prova a chiudere più falle possibili. Il problema è che il barcone verdeoro imbarca acqua da tutte le parti vanificando i suoi immani sacrifici. Crossover.

Rotondi 5: fuori fase e fuori posizione, il fisio risulta spesso farraginoso perdendo troppi palloni. Affonda insieme all’armata verdeoro in una Waterloo che nn si vedeva più da anni. Cast Away.

Della Porta 5,5: Alle prese con una tallonite, il bomber di Barriera Milano stringe i denti mettendosi al servizio della squadra prima in difesa e poi in attacco. Frenato dall’infortunio, risulta però lento e prevedibile senza così riuscire ad incidere pesantemente sul match. Inceppato.

Merlo 6+: Prova a scuotere la squadra con tiri dalla distanza e con quel furore agonistico tipicamente granata che dovrebbe contagiare i compagni. Dovrebbe contagiare appunto… Opaco.

Pasquaretta 7,5: Qualità, quantità e determinazione al servizio della squadra. Segna due splendide reti dalla distanza, recupera un’infinità di palloni e si sacrifica in copertura svolgendo al contempo l’importante funzione di raccordo tra centrocampo e attacco. Canta e porta la croce insomma, ma il problema è che predica nel deserto ed i suoi sforzi sono vanificati dalla giornata di scarsa vena dei propri compagni. 24 carati.

Aling 5,5: Dotato di straordinario Aplomb British, Ralph sembra uscito dagli spalti di Wimbledon o da un esclusivo club londinese nella pausa esami del corso di studi di Oxford. Sportività, self control e fair play sconosciuti a queste latitudini, il Peter Crouch del Cska si deve ancora abituare alla gazzarra e alla confusione latina. Baronetto.

Suarez Cabrera 5: Delude le attese anche a causa di condizioni fisiche da rivedere, entra nella storia partecipando al naufragio collettivo del Cska. Si impegna sulla fascia ed in attacco senza portare quella rivoluzione cubana che ci si attendeva. Deludente.

Kromah Komah 5: Costantemente fuori posizione, sbaglia troppi controlli ed appoggi senza riuscire ad incidere. Impiegato sia in fascia che in attacco, delude completamente le attese con una prestazione caratterizzata da troppi errori e da tanta confusione. La simpatia è però straordinaria e gli consente di entrare nel cuore dei compagni pur in una serata da dimenticare. Rimandato.

Emma 6,5: Entra a pochi minuti dalla fine cercando di dare la scossa con una vitalità, un dinamismo e una grinta non riscontrata nella maggioranza dei compagni mostrando coi fatti quale sia l’atteggiamento che il Cska si attende da tutti i suoi tesserati. Guerriero.

Capitan Paul Manolo Gay 8: Entra nel recupero cercando di trovare la zampata vincente nelle confuse mischie degli ultimi istanti. Il suo spirito è indomito come sempre, la cattiveria agonistica esemplare, il cuore Verdeoro fuori discussione, l’ultimo a lasciare la nave che affonda. Capitani coraggiosi.

Arbitro 3: il Brizzolato del circuito Acsi si conferma ai suoi bassi livelli in linea se non addirittura più bassi dei già molto precari contenuti tecnici delle squadre che partecipano al campionato. Il tutto accompagnato da quell'arroganza e antipatia inizialmente non riscontrata nelle sue prime direzioni arbitrali nei tornei Acsi (dove le sconfitte del Cska erano molto più frequenti di oggi) ma che ormai lo caratterizzano e lo rendono gradevole come una multa per eccesso di velocità quando procedi ai 60 all'ora. Sprovvisto del più elementare buon senso, dimostra ancora una volta di avere seri problemi oculistici e caratteriali non vedendo un clamoroso colpo di mano verificatosi a non più di 30 centimetri dal suo naso nelle ultime infuocate mischie finali. Di lui si dice fosse un buon giocatore di calcio, e queste voci non fanno che far pensare a tutti che il “George Clooney” del circuito Acsi abbia decisamente sbagliato strada. Doveva continuare a giocare, arbitrare decisamente non fa per lui. Non è un caso se tutte le squadre proprio non lo sopportano e noi dopo aver “goduto” del suo gran contributo in 2 partite su 3 giocate e su 6 totali dell’andata (% superiore al 33% delle gare da disputare da qui a fine 2013 dunque) pensiamo e speriamo di tutto cuore di aver già abbondantemente dato per quest’anno. Recidivo.