2. Parametri concentrati e distribuiti 
 Parametri concentrati
Si usano quando il segnale ha bassa frequenza e la linea è molto più corta della lunghezza d’onda.
 In questo caso, la linea è modellata con elementi elettrici concentrati in pochi punti: resistenza (conduttori non ideali), capacità (accoppiamenti capacitivi tra i conduttori), induttanza (fenomeni magnetici associati alla circolazione della corrente) e conduttanza (caratteristiche resistive dell'isolante tra i conduttori).  È una semplificazione utile per circuiti a bassa frequenza o corti.
 Parametri distribuiti
Per linee lunghe o segnali ad alta frequenza (es. cavi per TV satellitare, fibre ottiche) il segnale si comporta come un'onda che viaggia, e bisogna considerare come le caratteristiche elettriche della linea variano lungo il percorso. (il conduttore non è equipotenziale! e si hanno onde di tensione e corrente) 
 In questo caso i parametri (R, L, C, G) sono distribuiti uniformemente.
✅ Questo modello è necessario per descrivere effetti come:
- Riflessioni 
- Perdite d’energia 
- Irradiazioni 
- Adattamento di impedenza 
 Esempio a 100 MHz:
λ=(2×108) * (100×106)=2 m
Quindi, a 100 MHz, la lunghezza d’onda nel cavo è di circa 2 metri.
 Ciò significa che già con un cavo lungo 20 cm (λ/10) serve un modello a parametri distribuiti, secondo la regola pratica: se la lunghezza del cavo è maggiore di λ/10, usa il modello distribuito.
3. Impedenza caratteristica (Zâ‚€) 
L'impedenza caratteristica di una linea è definita come il rapporto tra la tensione e la corrente di un'onda che si propaga senza riflessioni. In presenza solo dell'onda diretta, come nel caso di una linea infinita, il rapporto tra tensione e corrente in ogni sezione rimane costante. Pertanto, all'ingresso di ciascuna sezione si osserva sempre lo stesso valore di impedenza, chiamata appunto impedenza caratteristica.  Si forniscono alcuni valori comuni:
Tipo di cavo			Impedenza caratteristica
Coassiale RG-58		50 Ω
Coassiale TV RG-59	75 Ω
Doppino telefonico	~100 Ω
Il concetto di impedenza caratteristica si applica anche alla trasmissione delle onde elettromagnetiche nel vuoto e risulta sempre dal rapporto tra tensione e corrente (o campo elettrico e magnetico) per un'onda in propagazione.
Mentre per linee di trasmissione dipende dai parametri costruttivi (dimensioni, materiali) Per il vuoto deriva dalle costanti elettromagnetiche universali e vale Z₀ = 377 Ω
4. Necessità di chiudere la linea sulla sua Z₀ 
E' tipico delle onde propagarsi ininterrottamente finché il mezzo non cambia oppure essere in parte riflesse e/o rifratte sulla superficie di separazione tra due mezzi.
Poiché l'impedenza è costante lungo tutta la linea, se si interrompe la linea in una qualunque sezione e si collega un carico pari all'impedenza caratteristica stessa, la parte di linea a monte non percepisce alcuna discontinuità: l'onda viene completamente assorbita dal carico, senza generare riflessioni, come la linea proseguisse all'infinito. 
Se invece la linea non è terminata con un'impedenza uguale a quella caratteristica — ad esempio se è lasciata aperta o cortocircuitata — si generano riflessioni che alterano la propagazione dell’onda. Nel caso di una linea aperta, ad esempio, la corrente deve annullarsi in corrispondenza del carico. Ciò è possibile solo se si forma un’onda riflessa di corrente che si sovrappone all’onda incidente con segno opposto, annullandola localmente.
 
Le riflessioni possono causare:
- Interferenze: il segnale riflesso si somma a quello diretto creando sovrapposizioni indesiderate.
 
 
 
- Distorsioni: la forma dell’onda cambia per effetto delle riflessioni, alterando l’informazione.
 
 
 
- Onde stazionarie: si formano punti fissi di massimi e minimi di tensione lungo la linea.
 
 
 
- Perdita di segnale: parte dell’energia torna indietro invece di raggiungere il carico, riducendo l’efficienza. 
Una linea a parametri distribuiti  può comportarsi come un’antenna e irradiare energia nell’ambiente o anche ricevere. Questo accade in modo marcato se la lunghezza del cavo è un multiplo di λ/4. In generale le antenne sono conduttori rigidi in modo che le caratteristiche geometriche non cambino.
- Cavo HDMI: Ad alte frequenze (segnali video 4K), usa parametri distribuiti. Se non terminato correttamente (es. connettore danneggiato), compaiono artefatti sullo schermo. 
- Energia elettrica: A bassa frequenza (50-60 Hz), anche linee lunghe sono gestite con parametri concentrati, poiché la lunghezza d'onda è enorme (migliaia di km). 
- Impianti tv: le prese non utilizzate devono essere chiuse su una resistenza da 75 Ω 
- In un trasmettitore portatile in cui l'antenna è ripiegabile se non si estrae l'antenna, il finale RF probabilmente si danneggia perchè l'energia viene riflessaÂ