Due corpi inizialmente neutri (carica totale positiva uguale alla carica totale negativa) si elettrizzano se uno cede all'altro elettroni: il corpo che cede si carica positivamente, l'altro negativamente.
L'elettrizzazione può avvenire
per strofinio con l'effetto triboelettrico: ogni materiale strofinato ha una certa capacità di trattenere gli elettroni; tra i vari materiali spiccano il teflon che acquista e il vetro che cede, per strofinio sulla seta.
per contatto tra un corpo elettrizzato ed uno neutro che riceve una parte dell'eccesso di carica elettrica del primo.
per induzione tra un corpo elettrizzato prossimo ad un conduttore (ma non a contatto): nel conduttore gli elettroni, liberi di muoversi, si spostano; basta quindi separare in due parti il conduttore per ottenere due corpi elettrizzati di segno opposto. Oppure basta collegare a terra una estremità del conduttore per scaricare l'eccesso di carica locale.
Corpi elettrizzati dello stesso tipo si respingono, di tipo diverso si attraggono.
Tra corpi elettrizzati e corpi isolanti neutri, non a contatto, si ha attrazione. Infatti in un corpo isolante neutro, prossimo ad un corpo elettrizzato, si verifica una lieve separazione delle cariche elettriche negative e positive delle molecole: le molecole si polarizzano. Ne risulta una leggera forza attrattiva. L'esempio comune è quello dei pezzetti di carta attratti da una penna di plastica strofinata sui vestiti.
Se il corpo neutro tocca quello elettrizzato e riceve carica, tra i due corpi si ha repulsione.
ES.
Si vuole dimezzare la carica di una sfera conduttrice, ad es. per effettuare verifiche sulla legge di Coulomb.
Come si potrebbe procedere?
NOZIONI ELEMENTARI
Corpi elettrizzati. E' noto fin da tempi antichissimi che alcune sostanze possono acquistare, in seguito a strofinio o altre azioni meccaniche (percussione, compressione..), la proprietà di attirare corpi leggeri: un corpo che possiede questa proprietà si dice elettrizzato. Ad es. un'asta di ebanite (oppure vetro, ceralacca..) stropicciata con lana è in grado di attirare una pallina attaccata ad un filo. Dopo il contatto anche la pallina diviene in grado di attirare piccoli oggetti, come pezzettini di carta; quindi la pallina si elettrizza per contatto.
Conduttori e isolanti. In alcuni corpi l'elettrizzazione provocata in un punto si diffonde in tutta la superficie, in altri corpi no. Questo permettere di distinguere i corpi in conduttori e isolanti. Tutti i corpi si possono elettrizzare per strofinio anche i conduttori purchè adeguatamente isolati dalla terra, dove altrimenti la carica in eccesso si disperderebbe.
Elettricità positiva e negativa. Nel caso dell'esperimento al punto 1 la pallina, neutra, è in ogni caso attratta. Se invece la pallina è di per se elettrizzata si può verificare un'attrazione o una repulsione. Consideriamo due sferette leggere e conduttrici, appese a fili di seta. Toccandole entrambe con una bacchetta di ebanite elettrizzata si respingono; lo stesso avviene se la bacchetta è di vetro. Invece se tocchiamo una sferetta con l'ebanite e l'altra con il vetro, le due sferette si attraggono. Si conclude che esistono due diversi stati elettrici: uno vitreo o positivo, l'altro resinoso o negativo. Lo strofinio desta nei due corpi stati elettrici opposti a seconda della loro natura. Due corpi con lo stesso stato elettrico si respingono, con stato opposto si attraggono.
Elettroscopio a foglie. E' costituito da una piccola asticella metallica, ben isolata dalla terra, alla quale sono appese due esilissime foglioline metalliche di alluminio o oro. Se l'asticella è elettrizzata le foglioline si respingono per parecchio tempo. Se si tocca con un dito l'asticella l'elettroscopio si scarica e le foglioline si chiudono.
Quantità di elettricità. L'elettrizzazione si rivela tramite forze attrattive o repulsive. Quindi se due corpi attraggono un terzo corpo con la stessa forza possiamo dedurre che sono egualmente elettrizzati, cioè possiedono la stessa quantità di carica. Così se la forza raddoppia, raddoppia anche la carica. E' possibile quindi misurare la quantità di elettricità, avendo fissato un'unità di misura. Questa unità è il coulomb.
Induzione elettrica. Avvicinando un corpo elettrizzato ad un conduttore isolato, questo si elettrizza: il fenomeno si chiama induzione, il corpo elettrizzato si chiama induttore, il conduttore indotto. L'indotto presenta tre zone: la zona prossima all'induttore di segno opposto a quest'ultimo, le zone estreme di segno opposto, la zona centrale sostanzialmente neutra. Allontanando l'induttore, l'indotto ritorna neutro. E' possibile conservare le cariche indotte spezzando il corpo indotto prima dell'allontanamento; oppure prima si collega l'indotto a terra, poi lo si induce ed assume una carica di segno opposto all'induttore, si toglie il contatto con la terra ed infine si allontana l'induttore.
Schermi elettrici. Può essere utile sottrarre un corpo all'induzione esterna. Si usano degli involucri conduttori chiusi entro i quali si collocano i corpi da proteggere. Basta che il contenitore presenti soluzioni di continuità come in una rete metallica. Un elettroscopio, per quanto sensibile, non darà segni di elettrizzazione.