Resistenza Elettrica 2000W/220V
2 Terminali Filettati
Resistenza elettrica per phon a filo spiralato a sezione piatta
Applicando la stessa tensione a materiali conduttori diversi, ad es. due lampade, si osserva che la corrente che circola è diversa; ogni carico si oppone diversamente al passaggio della carica elettrica. Si può affermare che i diversi materiali 'resistono' in modo diverso al passaggio della corrente.
Georg Ohm (1789 –1854) fisico e matematico tedesco, studiando il comportamento di vari materiali, osservò che, per i conduttori metallici, corrente e tensione sono direttamente proporzionali.
RESISTORE LINEARE
E' un componente descritto dalla legge di Ohm
V=R*I, con V la tensione ai capi del componente ed I la corrente che circola sul componente con verso discorde rispetto alla tensione.
Se V e I sono concordi, quindi se una delle due variabili cambia verso e quindi segno, risulta V=-R*I .
V e I sono direttamente proporzionali e la costante di proporzionalità si chiama resistenza e si misura in Ohm [Ω]
L'equazione I=(1/R)*V sul piano cartesiano I,V rappresenta una retta:
• y è rappresentata dalla variabile I;
• x è rappresentata dalla variabile V;
• m (coefficiente angolare) è rappresentato da 1/R;
• il termine noto è nullo;
In definitiva si ha una retta passante per l'origine e il componente si dice che è lineare.
In particolare se per una R, di valore finito, la corrente è nulla, anche la tensione risulta nulla e viceversa;
PER EVITARE ERRORI:
Quando si applica tale legge si consiglia di:
verificare se tensione, corrente e resistenza sono relative allo stesso componente;
valutare il segno;
SIGNIFICATO FISICO
La resistenza rappresenta la proprietà del materiale di opporsi al passaggio della corrente.
A parità di tensione, all'aumentare della R la corrente diminuisce.
CASI LIMITE
Esistono due casi che conferiscono significato particolare al componente:
per R=0 si ha un cortocircuito: V=0*I=0[V]; nulla si può dire sulla corrente, nel senso che la corrente dipende esclusivamente dal resto del circuito.
per R=∞ si ha un circuito aperto: I=V/∞ =0[A]; nulla si può dire sulla tensione, nel senso che la tensione dipende esclusivamente dal resto del circuito.
Attenzione ad una conclusione errata: "per il circuito aperto dato che I=0 anche V=0" NO!; Questa conclusione è valida solo per le R di valore finito, non per il circuito aperto!! (Vedi deduzione errata per il ccv negli OP). Analoga osservazione vale per il cc: V=0 non implica I=0!!!!!
RESISTENZA ED ENERGIA
Dal punto di vista energetico la resistenza converte l'energia elettrica in calore, fenomeno descritto dall'effetto Joule. Per tale motivo il suo impiego è da limitare ai casi indispensabili o desiderati (come la stufa). In una resistenza gli elettroni di conduzione, a causa degli urti, convertono parte dell'energia cinetica del loro moto ordinato in agitazione termica delle particelle del reticolo.
La resistenza costituisce un metodo semplice per limitare la corrente nei componenti che lo richiedono, ad es. led, collegandola in serie.
Rappresenta anche componenti che convertono o dissipano energia elettrica in altre forme., ad es. lampade, motori (che convertono energia elettrica in energia meccanica)...
Esercizio 1. Ricavare la tensione VAC.
La tensione VAB risulta nulla perché sul ramo relativo la corrente è nulla.
Poiché VAC=VAB+VBC si ha VAC=VBC=E.
Esercizio 2. Ricavare la corrente I.
Poiché R2 è cortocircuitata si ha VAC=0[V]; la tensione E risulta applicata ai capi di R1 e per la legge di Ohm si ha:
I=E/R1.
Esercizio 3. I rami AB fanno parte di un circuito più esteso e in essi
può circolare corrente (Millman)
Dati VAB= 20V, E=5V, R=100Ohm, I0 = 10mA
a) Ricavare I;
VAB=VAC+E; somma di tensioni parziali
VAC=VAB-E;
I=VAC/R; Ohm e versi discordi
b) Ricavare I;
VAB= -E + VCB; somma di tensioni parziali
VCB = VAB+E;
I = - VCB/R; Ohm e versi concordi
c) Ricavare VCB;
VAB = VAC + VCB; somma di tensioni parziali
VCB = VAB - VAC;
VAC= - I0*R; Ohm e versi concordi
VCB = VAB + I0*R
Esercizio 4.
Indicare:
net
nodi
rami, inserendo a piacere le correnti
resistenze serie e parallelo
Per ogni resistenza individuare la corrente, la tensione (con versi discordi) e scrivere la legge di Ohm
da fpalone » 26 nov 2022, 16:10
La CEI IEC 60479-1 non dice quale valore "scegliere", ma fornisce le informazioni basate sullo stato dell'arte per valutare gli effetti della corrente sul corpo umano.
Sono le normative di settore (ad esempio la CEI 64-8 o la CEI EN 61936-1, rispettivamente per la BT e MT/AT) ad effettuare tali valutazioni, arrivando a definire le tensioni massime tollerabili sulle masse accessibili.
Il valore di 1000 Ω, secondo le tabelle della CEI IEC 60479-1, è riscontrabile per grandi (10 x 10 cm) superfici di contatto, in condizioni asciutte per il percorso mano-mano è stimata come:
- in almeno il 5% della popolazione, per una tensione di 100 V
- in almeno il 50% della popolazione per una tensione di 400 V
per un percorso tra una mano ed i piedi la resistenza si riduce al 75% del valore che si riscontra tra mano e mano.
Se invece facciamo riferimento ai "tipici" 230 V, la resistenza interna del corpo umano, per grandi (10 x 10 cm) superfici di contatto, in condizioni asciutte, per il percorso tra mano e mano è stimata come:
- 775 Ω per il 5% della popolazione
- 1225 Ω per il 50% della popolazione
- 1900 Ω per il 95% della popolazione
Per un percorso tra una mano ed i piedi la resistenza si riduce al 75% dei valori che si riscontra tra mano e mano sopra riportati, per cui 1000 Ω è "circa" il valore medio della popolazione per il percorso mano-piedi per tensioni di contatto di 230 V, in condizioni asciutte.