XXIV
davanti a me è appesa
una tua vecchia foto
sento ancora la tua voce
(il silenzio ha il volto delle
cose che hai perduto)
il tuo sorriso vedo
i tuoi occhi sento la tua mano
sono rare le parole
che valgono più del silenzio
la mia vecchia città
è rumore e chiacchiera
il tuo silenzio di compassione
un tradimento che mi indigna
quando finiscono le parole
gli innamorati si guardano
in silenzio negli occhi
altri sguaiati sono
nelle discoteche con rumore
e lo sballo (chi tollera i rumori
è già un cadavere – Guido Ceronetti)
sobrietà e silenzio anche per la poesia
che qui finisce