Hallelujah!


(Leonard Cohen – 1984)

https://en.wikipedia.org/wiki/Hallelujah_(Leonard_Cohen_song)

https://it.wikipedia.org/wiki/Hallelujah_(Leonard_Cohen)

1500 Singers sing HALLELUJAH!

https://youtu.be/AGRfJ6-qkr4

It was a magical evening. 1500 singers came to Luminato Festival at the Hearn Generating Station in Toronto. Daveed + Nobu (AKA DaBu) taught them back up parts to Leonard Cohen's Hallelujah, then Rufus Wainwright joined them on stage to sing lead. It was an EPIC NIGHT! to remember.

Leonard Cohen

https://youtu.be/YrLk4vdY28Q

https://youtu.be/S6KLK_8Tg6Y

John Cale

https://youtu.be/TxmW8WN_RGo

Jeff Buckley

https://youtu.be/y8AWFf7EAc4

Rufus Wainwright

https://youtu.be/LQK4YfiPj1Q

KDLang

https://youtu.be/YYiMJ2bC65A

Alexandra Burke

https://youtu.be/qSgsW9GLerA

Father Ray Kelly

https://youtu.be/XYKwqj5QViQ

HALLELUJAH

Now I’ve heard there was a secret chord

That David played, and it pleased the Lord

But you don’t really care for music, do you?

It goes like this

The fourth, the fifth

The minor fall, the major lift

The baffled king composing Hallelujah


Hallelujah (x4)


Your faith was strong but you needed proof

You saw her bathing on the roof

Her beauty and the moonlight overthrew you

She tied you

To a kitchen chair

She broke your throne, and she cut your hair

And from your lips she drew the Hallelujah


Hallelujah (x4)

You say I took the name in vain

I don’t even know the name

But if I did, well really, what’s it to you?

There’s a blaze of light

In every word

It doesn’t matter which you heard

The holy or the broken Hallelujah


Hallelujah (x4)


I did my best, it wasn’t much

I couldn’t feel, so I tried to touch

I’ve told the truth, I didn’t come to fool you

And even though

It all went wrong

I’ll stand before the Lord of Song

With nothing on my tongue but Hallelujah


Hallelujah, Hallelujah…

ALLELUJA

Ho sentito di un accordo segreto

Suonato da David e gradito al Signore (1)

Ma a te della musica non importa poi molto, vero? (2)

Beh, fa così:

La quarta, la quinta

La minore scende, la maggiore sale

Il re perplesso compone l’Alleluja (3)

Alleluja (x4)

La tua fede era salda ma avevi bisogno di una prova

La vedesti fare il bagno dalla terrazza (4)

La sua bellezza e il chiaro di luna ti vinsero

Lei ti legò

Alla sedia della cucina

Ti spaccò il trono, ti rase i capelli (5)

E dalle labbra ti strappò l’Alleluja. (6)

Alleluja (x4)

Dici che ho pronunciato il Nome invano

Ma se non lo conosco nemmeno il Nome

Ma anche se fosse, a te poi cosa importa? (7)

C’è un’esplosione di luce

In ogni parola

E non importa se tu abbia sentito

La sacra o la disperata Alleluja (8)

Alleluja (x4)

Ho fatto del mio meglio, non era granché

Non provavo nulla, così ho provato a toccare (9)

Ho detto il vero, non sono venuto per prenderti in giro (10)

E anche se

è andato tutto storto

Mi ergerò davanti al Dio della Canzone

E dalle mie labbra altro non uscirà che Alleluja (11)

Alleluja…

Testo e musica: Leonard Cohen

Arrangiamenti: John Lissauer

Traduzione italiana del testo originale di Leonard Cohen: © Yuri Garrett/Leonardcohen.it 2014. Non riprodurre senza previo permesso.

Note di traduzione:

Il testo pubblicato è quello della versione da studio. Cohen ha scritto oltre 80 strofe per questa canzone, alcune delle quali ha cantato dal vivo nel corso degli anni. Le più diffuse sono riportate in calce.

La canzone è, naturalmente, intrisa di riferimenti biblici, ma non meno importanti sono le allusioni erotiche e – in genere – i sentimenti contrastanti di ribellione e sottomissione che permeano la canzone, caratterizzata da una violenza – non solo interiore – continua.

Si noti anche il continuo ‘saliscendi’ emotivo e di fortuna dei personaggi, sottolineato anche dalla struttura musicale che sale, sale, sale fino al climax, poi d’improvviso scende per risolversi nell’Alleluja.

(1) David, secondo la Bibbia, suonò l’arpa per far guarire Saul.

(2) In molti qui hanno tradotto al femminile, supponendo che Cohen si rivolga a un’immaginaria amante. In realtà, qui Cohen si rivolge chiaramente al Signore.

(3) il re è David, che si ritrova, d’improvviso, a comporre l’Alleluja senza sapere perché e come. Ma qui David è evidentemente anche Cohen. ‘Baffled’ è una parola di difficile traduzione in questo contesto, perché significa anche confuso. Cohen potrebbe anche fare riferimento alla confusione terrena di David, che pur essendo l’eletto del Signore, si comporta in maniera empia, come vedremo nella strofa successiva.

(4) L’episodio è quello famoso di 2 Samuele 11, in cui David sale sulla terrazza della reggia e di lì vede Betsabea, moglie di Urla l’Ittita, bagnarsi. David, in preda a manie di grandezza, la manda a prendere e giace con lei, compiendo adulterio (un crimine capitale, non solo secondo il decalogo). Eccolo il re confuso e perplesso, preda dei suoi moti umani. Dio perdonerà David per il suo peccato, ma destinerà a morte il primo figlio della coppia.

(5) E qui Betsabea d’improvviso diventa Dalila, che carpisce a Sansone il segreto e riesce infine a legarlo. Si creano così le coppi Betsabea/Dalila e David/Sansone, i cui destini sono ora intersecati. Davide/Sansone viene finalmente legato alla sedia (l’inganno biblico di Dalila) e quella stessa sedia da cucina (di cui non c’è traccia nella Bibbia; è Cohen che banalizza la scena) diventa il trono di David, diviso (spaccato) da Betsabea/Dalila che impose quale successore il suo secondo figlio, Salomone – alla cui morte il regno di Israele si dividerà. Davide e Sansone sono due uomini vinti dalla lussuria, il cui umano agire li condurrà, in maniere diverse e secondo il volere di Dio, alla rovina. Un’immagine di rara forza.

(6) ‘Drew’ in inglese significa moltissime cose, tra cui naturalmente ‘estrarre’. Tuttavia qui le labbra sono chiaramente la fonte a cui Betsabea/Dalila attinge per stillare l’Alleluja da Davide/Sansone. Tradurre con verbi più tecnici, perderebbe tutte le allusioni sessuali assolutamente presenti nel verso inglese. Qui Betsabea/Dalila è un essere ferino che si abbevera voluttuosamente dalle labbra ritrose di David.

(7) Riecheggia qui il terzo verso della prima strofa, in cui Dio in fondo non è attento alle cose umane. Se non gli interessa della musica, perché mai dovrebbe interessarsi al suo nome? Qui David/Sansone/Cohen è massimamente superbo.

(8) Gettata la maschera, David/Sansone/Cohen si rivelano per quello che sono: ricercatori della parola, ossia poeti. La forza della parole è tale da levarsi in un’Alleluja, non importa se disperata (e quindi umana, corrotta) o sacra.

(9) Subito dopo il massimo atto di superbia, Cohen torna sulla terra, e ammette i suoi limiti, peraltro con l’ironia che gli è propria. Subito dopo però cade nuovamente preda della tentazione: poiché non riusciva a provare sentimenti, impara a toccare – chi o cosa? Beh, un’idea ormai dovreste avercela…

(10) Ancora una volta, Cohen gioca con i doppi sensi. Da un lato si inchina a Dio, asserendo la sua onestà di spirito, dall’altro sembra voler corteggiare la donna, la stessa che aveva imparato a toccare al verso precedente (‘fooling around’ significa anche ‘spassarsela sessualmente'; purtroppo questa sfumatura nascosta si perde del tutto in italiano). Magnificamente, il gioco non è mai esplicito ma rimane sempre lì come un’allusione sempre negabile.

In concerto, Cohen aggiungerà spesso a questo a questo verso il nome della località in cui sta esibendosi, come ad esempio in “I didn’t come to Rome to fool you”.

(11) Ed eccoci giunti alla fine: il regno di David è diviso, Sansone è morto insieme ai filistei, Leonard è preda dei suoi desideri. – David/Sansone/Cohen compie un ultimo atto di superbia: quell’ergersi di fronte al Dio della canzone cui si è, immeritatamente, votato (riecheggia dunque il tema affrontato in Tower of Song). Eccolo il climax dei climax: da tanta carnalità sconfitta nasce l’Alleluja, in cui si sciolgono, finalmente, tutte le tensioni.

Cohen non ha mai parlato molto del significato dei versi di Hallelujah, anche se in questo passo (‘scovato’ grazie ai magnifici siti http://www.leonardcohenfiles.com e http://www.drhguy.com) sembra dare una chiave di lettura molto evidente:

«Finally there’s no conflict between things, finally everything is reconciled but not where we live. This world is full of conflicts and full of things that cannot be reconciled but there are moments when we can transcend the dualistic system and reconcile and embrace the whole mess and that’s what I mean by Hallelujah. That regardless of what the impossibility of the situation is, there is a moment when you open your mouth and you throw open your arms and you embrace the thing and you just say ‘Hallelujah! Blessed is the name.’ And you can’t reconcile it in any other way except in that position of total surrender, total affirmation.» Leonard Cohen (How The Heart Approaches What It Yearns – Interview With Leonard Cohen presented by John Mckenna. RTE Ireland, May 9 & 12, 1988)

Quel che è certo, è che come la canta lui non ci riesce nessuno…

A proposito: ecco le strofe che Cohen ha reso pubbliche nei suoi concerti. Il testo varia leggermente, di volta in volta, ma i versi che riportiamo sono un buon compendio di quanto Cohen ha cantato negli anni.

Baby, I’ve been here before.

I know this room, I’ve walked this floor.

I used to live alone before I knew you.

I’ve seen your flag on the marble arch,

but (listen) love is not some kind of victory march,

no, it’s a cold and it’s a very broken Hallelujah!

There was a time you let me know

What’s really going on below

But now you never show it to me, do you?

I remember when I moved in you,

And the holy dove she was moving too,

And every single breath that we drew was Hallelujah!

Maybe there’s a God above,

As for me, all I’ve ever seemed to learn from love

Is how to shoot at someone who outdrew you.

Yeah but it’s not a complaint that you hear tonight,

It’s not the laughter of someone who claims to have seen the light

No it’s a cold and it’s a very lonely Hallelujah.