Georges Brassens

Le Gorille

https://youtu.be/KVfwvk_yVyA

C'est à travers de larges grilles

Que les femelles du canton

Contemplaient un puissant gorille

Sans souci du qu'en-dira-t-on

Avec impudeur, ces commères

Lorgnaient même un endroit précis

Que, rigoureusement, ma mère

M'a défendu d'nommer ici

Gare au gorille!


Tout à coup la prison bien close

Où vivait le bel animal

S'ouvre, on n'sait pourquoi, je suppose

Qu'on avait dû la fermer mal

Le singe, en sortant de sa cage

Dit "c'est aujourd'hui que j'le perds!"

Il parlait de son pucelage

Vous aviez deviné, j'espère!

Gare au gorille!


L'patron de la ménagerie

Criait, éperdu "nom de nom!

C'est assommant, car le gorille

N'a jamais connu de guenon!"

Dès que la féminine engeance

Sut que le singe était puceau

Au lieu de profiter de la chance

Elle fit feu des deux fuseaux!


Gare au gorille!

Celles-là même qui, naguère

Le couvaient d'un œil décidé

Fuirent, prouvant qu'elles n'avaient guère

De la suite dans les idées

D'autant plus vaine était leur crainte

Que le gorille est un luron

Supérieur à l'homme dans l'étreinte

Bien des femmes vous le diront!


Gare au gorille!

Tout le monde se précipite

Hors d'atteinte du singe en rut

Sauf une vieille décrépite

Et un jeune juge en bois brut

Voyant que toutes se dérobent

Le quadrumane accéléra

Son dandinement vers les robes

De la vieille et du magistrat!


Gare au gorille!

"Bah! soupirait la centenaire

Qu'on pût encore me désirer

Ce serait extraordinaire

Et, pour tout dire, inespéré!"

Le juge pensait, impassible

"Qu'on me prenne pour une guenon

C'est complètement impossible"

La suite lui prouva que non!


Gare au gorille!

Supposez que l'un de vous puisse être

Comme le singe, obligé de

Violer un juge ou une ancêtre

Lequel choisirait-il des deux?

Qu'une alternative pareille

Un de ces quatre jours, m'échoie

C'est, j'en suis convaincu, la vieille

Qui sera l'objet de mon choix!

Gare au gorille!


Mais, par malheur, si le gorille

Aux jeux de l'amour vaut son prix

On sait qu'en revanche il ne brille

Ni par le goût ni par l'esprit

Lors, au lieu d'opter pour la vieille

Comme l'aurait fait n'importe qui

Il saisit le juge à l'oreille

Et l'entraîna dans un maquis!

Gare au gorille!


La suite serait délectable

Malheureusement, je ne peux

Pas la dire, et c'est regrettable

Ça nous aurait fait rire un peu

Car le juge, au moment suprême

Criait "maman!", pleurait beaucoup

Comme l'homme auquel, le jour même

Il avait fait trancher le cou

Gare au gorille!



The English version by Jake Thackray

BROTHER GORILLA



Through the bars of a large enclosure

The village ladies intently stared,

Where a gorilla with massive composure

Was impassively combing his hair.

They were shamelessly interested,

Eyeing devoutly a certain spot,

But my mother's especially requested

I refrain from telling you what.

Brother Gorilla!


The door of the circus lock-up,

Where the noble brute had been put,

By an administrational cock-up

Was unwisely left unshut

"I'm going to lose it at last," he cried,

Swinging lissomely out of his cage,

Referring, of course, to his chastity:

He was just at the difficult age

Brother Gorilla!


Those self-same ladies who previously

Had been licking their lips from afar

Did a bunk, which shows how devious

And whimsical women are.

In the path of the lovesick monkey

There were two who wouldn't budge:

A little old lady, all shrunken,

And a petty sessions judge.

Brother Gorilla!


The old girl said "It would be surprising

And unlikely in the extreme

If anyone found me appetising,

And beyond my wildest dreams!"

The judge intoned with tranquillity:

"To take me for a female ape

Would be the height of improbability".

Even judges make mistakes.

Brother Gorilla!


It would be curious and uncanny,

Say, if the choice were up to you

To ravish a judge or a granny

And you didn't know which to do.

If I were in such a position

And the choice had got to be mine,

I'd beg the old lady's permission

But go for grandma every time.

Brother Gorilla!


Though the gorilla is very proficient

In the role of a paramour

His mental equipment's deficient

And his eyesight's awfully poor.

With a Palaeolithic leer

He gave the old lady the miss

And, grabbing the judge by the ear,

Gave him an introductory kiss.

Brother Gorilla!


In time the gorilla's desires

Were more or less gratified.

The judge, being rather biased,

Couldn't see the funny side.

He was kicking and screaming and wailing

When his moment of truth had come,

Like those wretches he orders daily

To be taken away and hung.

Brother Gorilla!





IL GORILLA


Attraverso larghe griglie,

Le donne della contrada

Contemplavano un possente gorilla

Fregandosene di quel che si dirà in giro.

Con impudicizia, quelle comari

Sbirciavano proprio in un posto preciso

Che mia madre, rigorosamente,

Mi ha proibito qui di nominare.

Attenzione al gorilla...!


Tutto d'un colpo, la gabbia ben chiusa

Dove viveva il bell'animale

Si apre, non so perché. Suppongo

Che dovevano averla chiusa male.

Lo scimmione, uscendo dalla sua gabbia

Disse: “È oggi che la perdo!”

Parlava della sua verginità,

Lo avevate indovinato, spero !

Attenzione al gorilla...!


Il padrone del serraglio

Gridava sconvolto: “In nome di Dio!

È un bel guaio, visto che il gorilla

Non ha mai visto una scimmia femmina! “

Quando la congrega di donne

Seppe che lo scimmione era pulzello,

Invece di approfittare della chance

Se la diede a gambe! [1]

Attenzione al gorilla...!


Proprio quelle stesse che poco prima

Lo covavan con occhi vogliosi,

Scapparono, dimostrando così

Di non avere idee coerenti ;

Ancor più vano era il loro timore,

In quanto il gorilla è ben gagliardo [2]

Superiore all'uomo nell'amplesso,

Diverse donne ve lo diranno !

Attenzione al gorilla...!


Tutti quanti si precipitano

Fuori della portata dello scimmione infoiato,

Tranne una vecchia decrepita

E un giovane giudice tutto d'un pezzo; [3]

Visto che tutte se la stavan squagliando,

Il quadrumane accelerò

Ondeggiando verso le sottane

Della vecchia e del magistrato.

Attenzione al gorilla...!


“Beh!”, sospirava la centenaria,

“Che mi si possa ancora desiderare

Sarebbe straordinario,

E, più che altro, non sperato !”

Il giudice pensava impassibile,

“Che mi si prenda per una femmina di scimmia,

È del tutto impossibile...”

Il seguito gli dimostrò di no.

Attenzione al gorilla...!


Supponete che uno di voi possa,

Come lo scimmione, essere obbligato

A stuprare un giudice o una vegliarda:

Chi dei due sceglierebbe?

Che una simile alternativa

Mi tocchi uno di questi giorni [4]

E, ne sono convinto, sarebbe

La vecchia che sceglierei !


Ma, purtroppo, se il gorilla

Nel gioco dell'amore merita,

Si sa invece che non brilla

Né per il gusto, né per lo spirito.

E dunque, invece di sceglier la vecchia,

Come avrebbe fatto chiunque,

Acchiappò il giudice per un orecchio

E lo trascinò in una boscaglia !

Attenzione al gorilla...!


Il seguito sarebbe divertentissimo,

Ma purtroppo, non posso

Raccontarlo, ed è un peccato,

Ci avrebbe fatto ridere un bel po'.

Perché il giudice, all'istante supremo,

Gridava “Mamma !”, piangeva tanto,

Come l'uomo a cui, il giorno stesso,

Aveva fatto tagliare il collo.

Attenzione al gorilla...!


[Termineremo questa storia

Con un consiglio ai parrucconi

Spaventati per il famoso attacco

Che uno di loro subì in una boscaglia:

Quando uno scimmione, istigatore d'obbrobrio,

Si aggira per le strade del loro quartiere

Non hanno che a levarsi la toga

O meglio a cambiare mestiere.

Attenzione al gorilla...!]

[1] Il modo di dire francese, alla lettera, significa: “Fece il fuoco dei due razzi”.


[2] Nella loro versione, Mario Mascioli e Nanni Svampa traducono luron con “buontempone”, che è senz'altro uno dei significati della parola. Ma non mi sembra che, qui, ci abbiano azzeccato. L'altro significato comune di “luron” è “gagliardo, vigoroso”, cosa ben compresa da Fabrizio De André nella sua traduzione italiana. Lo stesso Nanni Svampa, nella sua altrettanto celebre versione in milanese, va per tutta un'altra strada.


[3] Nel modo di dire francese, “in legno grezzo”.


[4] Il testo francese ha “uno di questi quattro giorni”, ma è così nel modo di dire.



Versione di Fabrizio De André

https://youtu.be/PVFeejqu0J8

IL GORILLA


Sulla piazza d'una città

La gente guardava con ammirazione

Un gorilla portato là

Dagli zingari di un baraccone.

Con poco senso del pudore

Le comari di quel rione

Contemplavano l'animale [1]

Non dico dove non dico come.

Attenti al gorilla!


D'improvviso la grossa gabbia

Dove viveva l'animale

S'aprì di schianto, non so perché,

Forse l'avevano chiusa male.

La bestia, uscendo fuori di là,

Disse: "Quest'oggi me la levo !"

Parlava della verginità,

Di cui ancora viveva schiavo.

Attenti al gorilla!


Il padrone si mise a urlare:

"Il mio gorilla, fate attenzione!

Non ha veduto mai una scimmia,

Potrebbe fare confusione."

Tutti i presenti, a questo punto

Fuggirono in ogni direzione,

Anche le donne, dimostrando

La differenza fra idea e azione.

Attenti al gorilla!


Tutta la gente corre di fretta

Di qua e di là, con grande foga,

Si attardano solo una vecchietta

E un giovane giudice con la toga.

Visto che gli altri avevan squagliato,

Il quadrumane accelerò

E sulla vecchia e sul magistrato

Con quattro salti si portò.

Attenti al gorilla!


"Bah", sospirò pensando la vecchia,

"Ch'io fossi ancora desiderata,

Sarebbe cosa alquanto strana

E più che altro non sperata."

"Che mi si prenda per una scimmia",

Pensava il giudice col fiato corto,

"Non è possibile, questo è sicuro!"

Il seguito prova che aveva torto.

Attenti al gorilla!


Se qualcuno di voi dovesse

Costretto con le spalle al muro,

Violare un giudice od una vecchia,

Della sua scelta sarei sicuro.

Ma si dà il caso che il gorilla,

Considerato un grandioso fusto

Da chi l'ha provato però non brilla

Né per lo spirito, né per il gusto.

Attenti al gorilla!


Infatti lui, sdegnata la vecchia

Si dirige sul magistrato,

Lo acchiappa forte per un'orecchia

E lo trascina in mezzo ad un prato.

Quello che avvenne fra l'erba alta

Non posso dirlo per intero,

Ma lo spettacolo fu avvincente

E la suspence ci fu davvero.

Attenti al gorilla!


Dirò soltanto che sul più bello

Dello spiacevole e cupo dramma,

Piangeva il giudice come un vitello,

Negli intervalli gridava "Mamma!".

Gridava mamma come quel tale

Cui, il giorno prima, come ad un pollo

Con una sentenza un po' originale

aveva fatto tagliare il collo.

Attenti al gorilla!


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La chanson pour l’Auvergnat


La chanson pour l’Auvergnat

https://youtu.be/rrZPVQN8QDY

Nell’interpretazione più comunemente accettata, il francese originario dell’Alvernia protagonista della prima strofa fu un certo Marcel Planche che diede rifugio a Brassens quando, durante la guerra, dovette nascondersi per evitare il “service du travail obligatoire” imposto dagli occupanti nazisti e dai collaborazionisti di Vichy.

Elle est à toi cette chanson

Toi l´auvergnat qui sans façon

M´as donné quatre bouts de bois

Quand dans ma vie il faisait froid

Toi qui m´as donné du feu quand

Les croquantes et les croquants

Tous les gens bien intentionnés

M´avaient fermé la porte au nez

Ce n´était rien qu´un feu de bois

Mais il m´avait chauffé le corps

Et dans mon âme il brûle encore

A la manièr´ d´un feu de joie

Toi l´auvergnat quand tu mourras

Quand le croqu´mort t´emportera

Qu´il te conduise à travers ciel

Au père éternel

Elle est à toi cette chanson

Toi l´hôtesse qui sans façon

M´as donné quatre bouts de pain

Quand dans ma vie il faisait faim

Toi qui m´ouvris ta huche quand

Les croquantes et les croquants

Tous les gens bien intentionnés

S´amusaient à me voir jeûner

Ce n´était rien qu´un peu de pain

Mais il m´avait chauffé le corps

Et dans mon âme il brûle encore

A la manièr´ d´un grand festin

Toi l´hôtesse quand tu mourras

Quand le croqu´mort t´emportera

Qu´il te conduise à travers ciel

Au père éternel

Elle est à toi cette chanson

Toi l´étranger qui sans façon

D´un air malheureux m´as souri

Lorsque les gendarmes m´ont pris

Toi qui n´as pas applaudi quand

Les croquantes et les croquants

Tous les gens bien intentionnés

Riaient de me voir emmener

Ce n´était rien qu´un peu de miel

Mais il m´avait chauffé le corps

Et dans mon âme il brûle encore

A la manièr´ d´un grand soleil

Toi l´étranger quand tu mourras

Quand le croqu´mort t´emportera

Qu´il te conduise à travers ciel

Au père éternel



CANZONE PER L'ALVERNIATE


Ecco per te questa canzone

tu l'alverniate che senza ragione

mi hai dato quattro pezzi di legno

quando fuori faceva freddo.

Tu che mi hai dato del fuoco quando

ero perso e senza scampo

tutta la gente quando ho bussato

la porta non m'han spalancato.

Non era altro che un piccolo fuoco

ma il mio corpo aveva scaldato

nella mia anima brucia ancora

e ti giuro che non è poco!

Quando la morte ti chiamerà

quando il becchino ti porterà

che ti conduca attraverso un volo

lassù in alto nel cielo.

Ecco per te questa canzone

tu l'oste che senza ragione

mi hai dato quattro pezzi di pane

quando la vita era fame.

Tu che m'apristi la porta quando

ero perso e senza scampo

la gente rideva nel guardare

vedermi morire di fame.

Non era altro che un pezzo di pane

ma il mio corpo riusciva a sfamare

nella mia anima brucia ancora

come un banchetto regale.

Quando la morte ti chiamerà

quando il becchino ti porterà

che ti conduca attraverso un volo

lassù in alto nel cielo.

Ecco per te questa canzone

tu lo straniero tu senza nome

eri dispiaciuto e mi ha sorriso

quando i gendarmi mi hanno preso.

Tu che non hai applaudito quando

ero perso e senza scampo

tutta la gente rideva e guardava

quel gendarme che m'arrestava.

Non era altro che un poco di miele

ma il mio corpo riusciva a scaldare

nella mia anima brucia ancora

come farebbe un bel sole.

Quando la morte ti chiamerà

quando il becchino ti porterà

che ti conduca attraverso un volo

lassù in alto nel cielo.


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La prière

La mauvaise réputation

Les Copains D'Abord

Le testament