1263-2013

«O lingua benedetta,

che sempre benedicesti il Signore

e lo facesti benedire dagli altri,

ora appare chiaramente

quanto grande sia stato

il tuo merito davanti a Dio!» Amen!

«O Lingua benedicta, 

quae Dominum semper benedictisti 

et alios benedicere fecisti: 

nunc manifeste apparet 

quanti meriti extitisti apud Deum»

Ascolta quest'antifona:

• a quattro voci dispari di C. Catracchia in VII centenario della traslazione di José Rodrigues Domingues de Meireles (Brasile, sec. XVIII)

Per voi anche il mio sermone su sant'Antonio in latino

(leggi)

• Approvazione delle Leggende 

• Introduzione dell'Angelus:

«i frati, nei loro sermoni, inducessero il popolo a salutare, alcune volte Maria all'ora di compieta, al suono della campana, essendo opinione di alcuni illustri Dottori che quella appunto sia stata l'ora in cui la Vergine venne salutata dall'Angelo»

• Introduzione della festa della Visitazione celebrata in data 2 luglio in tutto l'Ordine dei Minori (dunque nella Chiesa Occidentale)

leggi: 

Legenda maior (in latino, in italiano)

e Legenda minor (in latino, in italiano-parte)

Il sommo pontefice, Urbano IV, allora residente ad Orvieto, avendo saputo dell'accaduto dallo stesso sacerdote miracolato Pietro da Praga, inviò subito a Bolsena, Giacomo, vescovo di Orvieto, accompagnato, secondo la leggenda, dai due teologi (da me in persona e dal mio amico Tommaso d'Aquino), per verificare il fatto e portare fino a lui le Reliquie.

Per comandare occorrono le ali. Io definisco col nome di «ali» le “virtù” o doti che devono contrassegnare il superiore, attingendo all’immagine del Crocifisso alato apparso a san Francesco, e sono: lo zelo per la giustizia, la pietà, la pazienza, l’esemplarità della vita, l’oculata discrezione, la devozione a Dio.

leggi:

in francese html,

in inglese del 1921

in polacco html parte1 e in polacco html parte2