Siamo agli inizi del 1271, e si fatica a trovare un successore di Papa Clemente IV, morto il 29 novembre 1268. Riuniti in conclave a Viterbo da oltre due anni, i cardinali non riescono ad accordarsi a causa dei veti incrociati posti dalle dinastie angioina (Francia) e sveva (Germania), allora intente a contendersi la nostra penisola. Vane si rivelarono le pressioni esercitate dai magistrati di Viterbo, tanto da rendersi necessaria una sorta di insurrezione popolare che portò a tagliare i viveri ai cardinali ed a scoperchiare il tetto del palazzo.
Nessuno dei cardinali papabili risultava gradito ad ambo le fazioni, ma una sua lasciò intravedere uno spiraglio: “Facciamo Papa uno che non sia cardinale”. Fu così che il 1° settembre 1271 venne eletto al soglio pontificio Tedaldo Visconti. Al momento dell’elezione si trovava in Palestina, cappellano dei crociati, dove lo raggiunsero i messaggeri onde comunicargli la sbalorditiva notizia; “Ti hanno fatto Papa, devi venire a Roma!”. Solo il 27 marzo seguente poté a Roma essere consacrato vescovo ed incoronato Papa, assumendo il nome di Gregorio X.