Dal Breve del papa Gregorio X per nominarmi cardinale e vescovo di Albano:
“Fin dal primo momento della nostra elezione abbiamo stimato sopra ogni altra cosa desiderabile dal nostro cuore di dover procurare con maturità di consiglio e di dover promuovere con la maggior premura la grande opera di appianare le vie della Chiesa già da molto tempo sconvolte… Passati quindi più giorni e più notti in lunghe veglie, abbiamo rivolto le preghiere a Colui di cui si trattava la causa, supplicandolo umilmente a illuminare con il lume della sua chiarezza la nostra mente, affinché regolando i nostri passi secondo il suo beneplacito, ci concedesse per sua immensa pietà che con il nostro ministero avessimo da chiamare all’alta dignità del cardinalato uomini tali che istruissero gli uomini con la loro vita esemplare… Persistendo in questi pensieri, insieme con i nostri fratelli, dopo aver conferito spesso con loro, abbiamo rivolto lo sguardo della nostra considerazione sulla tua persona, arricchita da Dio di virtù, come fermamente crediamo, di molti doni manifesti e occulti, ritenendo di doverti quindi promuovere agli onori di questo ministero insieme ad altri fratelli, scelti, come crediamo, da Dio. Sempre per consiglio dei nostri fratelli abbiamo creduto opportuno destinarti alla Chiesa vacante di Albano, eleggendoti vescovo di quella città. Pertanto con questa nostra lettera ordiniamo con preciso comando alla tua discrezione, di accogliere con serena umiltà di spirito e senza opporre alcuna difficoltà questo nostro provvedimento. Ti ordiniamo inoltre che, senza frapporre ostacoli o ritardi, tu venga immediatamente alla nostra presenza per essere insieme a noi impegnato nel servizio di Dio e della Chiesa Universale.”