Dalla lettera del papa Clemente IV per invitarmi ad accettare l’arcivescovato di York:
“Tali considerazioni ci indussero a riflettere su ciò che fosse più utile alla predetta Chiesa, alla Santa Sede e allo Stesso Regno… e a cercare con premurosa diligenza l’uomo adatto, fedele alla stessa Santa Sede, utile alla predetta Chiesa, amante della pace e della concordia del Regno dell’Inghilterra; un uomo degno di essere imitato per la chiarezza del suo operato, un uomo rispettabile per probità di vita, ben fornito di dottrina, ragguardevole per prudenza, prediletto da Dio nella cui bontà avesse posto tutta la sua fiducia; insomma un uomo di specchiate virtù capace di guidare il gregge e condurlo sulla retta via della salvezza… Dopo aver consultato i nostri fratelli, anche su loro consiglio abbiamo rivolto su di te la nostra attenzione, su di te abbiamo fissato i nostri desideri… Considerando poi nella tua persona l’asprezza della Regola del tuo Ordine, l’illibatezza della tua vita, la nobilità del conversare, l’eminenza della dottrina, ecc., ti dichiariamo e destiniamo arcivescovo e pastore della predetta Chiesa..."