Omelia 25.08.1963

Dall'OMELIA DI PAOLO VI durante la SANTA MESSA AD ALBANO, Domenica, 25 agosto 1963

GLORIOSA STORIA DI ALBANO

Anche gli occhi del Papa sono, questa mattina, beati per quel che gli si mostra e che Egli vede, sentendo profonda commozione, giacché gli pare di trovarsi come di fronte a visione imponente e misteriosa.

Vede davanti a Sé, anzitutto, una storia.

Albano! Quanti anni ha di vita? Lo ignoriamo; però sappiamo che la sua origine risale alla preistoria. E se vogliamo considerare il corso di questo succedersi di fatti, che è la storia, e vedere dove porta il sentiero in cui si svolge la vita di Albano, rileveremo che esso corre verso Roma, quali che siano stati poi i rapporti concreti fra le due città.

Albano ha una Chiesa cattedrale: questa. Essa è tra le primissime sorte alla luce del sole, dopo che Costantino diede pace e cittadinanza al Cristianesimo. Non è vero forse che tale Basilica va annoverata tra le più antiche? È sorella dell’Arcibasilica Lateranense e pur essa, in origine, era dedicata a S. Giovanni Battista. Dal secolo IX S. Pancrazio fa compagnia al Precursore: si aggiunge, così, la tradizione di un Santo romano, conservata con somma religiosità in Albano.

Se poi si volessero percorrere le varie età vedremmo ancora altre glorie e saldi vincoli congiungere Albano a Roma.

Roma possiede in Albano una delle sue Diocesi Suburbicarie, le comunità, cioè, che rifulgono come ghirlanda intorno alla Sede del Principe degli Apostoli. Due vescovi di Albano sono saliti sulla Cattedra di Pietro: Adriano IV (del secolo XII) e Leone XI (inizio del secolo XVII). Inoltre, tra le glorie di questa diocesi, a tutti è noto S. Bonaventura, uno dei Dottori più grandi della Chiesa, che fu vescovo di Albano.

Ed ecco che la visione della ricchezza storica, della dignità nel tempo, della tradizione amplissima, che i cittadini di Albano rappresentano, suscita nel Santo Padre fervida ammirazione per la loro Sede; e gli dà anche argomento di notare come Dio è passato nella loro vita e nella loro storia, e certamente con un disegno di misericordia, di bontà, di vocazione cristiana.

dal: https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/homilies/1963/documents/hf_p-vi_hom_19630825.html