Prezzo: 70-80 euro
Oggi parliamo di un pick-up prodotto da una casa americana ancora poco conosciuta in Italia ma che produce magneti di gran qualità: Tesla, ed il modello recensito oggi è l’Opus-1, forse una delle sue migliori creazioni.
Visto che ne parliamo per la prima volta, possiamo dire da subito che uno dei tratti più caratteristici dei pick-up Tesla è la grande presenza delle medie frequenze. Sono, infatti, davvero pochi i modelli in cui queste risultino scavate o poco enfatizzate.
La prova verrà effettuata su una Cort KX101 ed una Ibanez RG3521 Prestige.
Caratteristiche tecniche:
DC Resistence: 8.0 (ponte); 7.3 (manico)
Picco di risonanza: 7.0 kHz (ponte); 7.2 kHz (manico)
Livello di uscita: Medio-alto (ponte); medio (manico)
Wiring: 4 conduttori
Magnete: Alnico V
EQ ponte e manico: T: 33; M: 34; B: 33
La prova
Suoni puliti
Essendo, questa, una coppia di pick-up pensati per essere montati su una chitarra tipo Gibson Les Paul, iniziamo col provarli sulla Cort KX101, che presenta caratteristiche simili.
La prima cosa che si sente è il perfetto bilanciamento fra le varie frequenze: tutte molto ben rappresentate e distinte. Le cose sono piene ma non eccessivamente “gonfie”, le medie sono molto enfatizzate dando molta definizione all’insieme ma senza che risultino nasali e, per finire, le alte sono piuttosto brillanti ma non acide, e conservano sempre una certa “rotondità”.
Io non amo suonare arpeggi e linee melodiche pulite sul pick-up al ponte, ma questa volta devo dire che risuonano molto bene, proprio grazie alla gran rotondità di cui sopra. Vale proprio la pena di splittare i pick-up perché, sebbene non sia possibile replicare in modo fedele la sonorità di un single-coil puro, questi ci si avvicinano molto, regalandoci atmosfere molto fenderiane.
Ottimo anche la combinazione manico-ponte, soprattutto per gli arpeggi, così come il pick-up al manico da solo: se splittato va benissimo per suonarci un bel blues scanzonato, mentre tutto intero è superbo anche per il jazz.
Passiamo alla Ibanez RG3521: anche qui è sorprendente come i magneti non suonino mai troppo gonfi e nasali, nonostante il tiglio (che costituisce il corpo delle nostra Ibanez) tenda ad enfatizzare proprio le medio-basse frequenze. Su questa chitarra è possibile suonare generi un po’ più brillanti, come funky o anche country (senza però aspettarsi il meglio), fino ad arrivare ad ottimi suoni per arpeggi pop-rock.
Gli split-coil, qui, rendono ancora meglio: la sonorità si avvicina sempre di più a quelle stratocasteriane.
Suoni distorti
Sulle chitarre tipo Les Paul una delle cose di cui spesso ci si lamenta è la poca brillantezza e troppo scurezza del timbro, soprattutto con la distorsione: questo pick-up nasce proprio con questo intento, e lo realizza appieno.
Pur mantenendo inalterato un grandissimo calore di suono si sente subito che le medio-alte frequenze risaltano sulle altre, dando tanta definizione e brillantezza.
E allora via con il rock allo stato puro! Ma non solo quello: spaziando da rock ‘n’ roll fino ad arrivare al metal (tranne i generi estremi) il pick-up rimane sempre impassibile regalandoci solo il meglio.
Le basse non risultano mai opprimenti e anche in contesti di palm-muting restano definitissime; allo stesso modo le alte non sono troppo brillanti.
Da ascoltare a tutti i costi sono le melodie e gli assoli suonati sul manico: una meraviglia in quanto a definizione e fluidità sonora.
Sull’Ibanez il discorso è più o meno lo stesso, tranne per il fatto che acquista un po’ più di grinta grazie ai legni della chitarra.
Qui è bellissimo suonare con il pick-up splittato: sembra davvero di avere una Fender Stratocaster in mano!
Come dicevo c’è più grinta, e quindi rende i magneti ancora più adatti a situazioni di rock grezzo (l’hard rock è proprio una favola). Ancora una volta è buonissimo anche quello al manico: più brillante, ma sempre con un certo corpo di sottofondo.
In sintesi
Davvero un gran pick-up, ed in assoluto uno dei miei preferiti. Consigliatissimo per tutti quelli che hanno bisogno di spaziare il più possibile fra vari generi ma non voglio spendere capitali in tanti strumenti diversi. Tesla sa fare davvero le cose per bene, anche se, a quanto sembra, il vero miracolo lo ha compiuto con i suoi pick-up attivi.
Al più presto pubblicherò una recensione in merito, per il momento godetevi l’Opus-1, che ha anche un prezzo decisamente più abbordabile rispetto a quello di tanti altri pick-up.