Prezzo: 600/700 euro
Quest'oggi vi parlo di un altro gioiellino della sud-coreana Cort, la G-Custom, facente parte di una serie che ricorda la fender stratocaster ma con degli elementi aggiuntivi che la rendono abbastanza particolare.
Caratteristiche tecniche:
Manico: acero bird's eye (occhiolinato) con profilo a forma di "C"
Tastiera: palissandro
Corpo: swamp ash (acero di palude) con top in acero quilted
Tasti: jumbo
Ponte: CFA-III
Pick-up manico: EMG SA
Pick-up centrale: EMG SA
Pick-up ponte: EMG 89
Hardware: cromato
I tasti della chitarra sono 22, con segnaposizione in abalone di forma rotonda (dot); la scala del manico è lunga (25,5") e il radius è di 305 mm (12”).
Possiede un selettore (blade) a 5 posizioni, con un controllo per il volume ed uno per il tono, in grado di splittare l'humbucker al ponte in single-coil.
La prova
Da spenta
Anche questa Cort, da spenta, si presenta bene: la risonanza è quella tipica delle fender stratocaster (forse leggermente più piena grazie al corpo in frassino, ma potrebbe essere solo una mia sensazione), quindi molto brillante e presente soprattutto nello spettro medio-acuto.
Il manico è abbastanza pieno e "cicciotto" (21 mm al primo e 23 mm al dodicesimo tasto): teoricamente queste dimensioni dovrebbero impedire - o quantomeno scoraggiare - lo shred e relativi adepti (io sono uno di quelli :-), ed invece anche in queste situazioni risulta essere piuttosto comodo, agevole e soprattutto permette di "sentire" moltissimo il manico stesso.
Davvero una bella sensazione.
Il ponte è, come detto prima, il CFA-III, un tremolo che ricorda molto il modello usato sulle fender stratocaster; alla prova pratica risulta essere molto affidabile e l'accordatura non perde un colpo, anche dopo una serie di "giochi" con la leva abbastanza forzati (senza esagerare, ovviamente, non è un floyd rose :-), complice sicuramente anche la presenza delle meccaniche auto-bloccanti Sperzel, efficacissime come sempre.
Con l'ampli
E veniamo, finalmente, alla prova con un amplificatore: la sonorità è proprio quella tipica di una strato (c'era forse da dubitarne?), molto grintosa, "quackosa" e piena di "punch" (scusate i termini tecnici :-), a cui si aggiunge la timbrica cristallina e spinta (qualcuno la definisce anche fredda...) tipica dei pick-up EMG attivi, supportati - in questo caso - da un'alimentazione a 18 volt, che aggiunge anche una notevole dose di dinamica ai magneti, vera pecca per questa marca di pick-up.
Insomma, si ottengono fondamentalmente timbriche stratocasteriane più limpide e spinte.
Suoni distorti
Lo stesso discorso vale anche sui suoni distorti: c'è molta grinta ed aggressività in questa chitarra ma, essendo dotata di magneti piuttosto raffinati (per gli standard di casa EMG), consente di destreggiarsi al meglio non solo su territori metal ma anche - e forse soprattutto - in ambiti rock-blues e simili.
Davvero sorprendente!
In sintesi
Forse la miglior chitarra prodotta dalla Cort, in grado di mischiare potenza, grinta e raffinatezza.
Consigliatissima a tutti, musicisti professionisti in primis o comunque a chi cerchi uno strumento dalle ottime prestazioni.
Stupenda anche l'estetica, essendo la chitarra di un bellissimo rosso alternato al giallo enfatizzato dal top in acero quilted.