Prezzo: 350 euro
Eccoci con un'altrp strumento prodotto dalla sud-coreana Cort, la X-Custom, chitarra creata per soddisfare le "voglie" di shredder e metallari, e per questa dotata di manico sottile, tastiera piatta e ponte simil floyd rose.
Caratteristiche tecniche:
Manico: 3 pezzi di acero, a forma di "U" avvitato al corpo
Tastiera: palissandro
Corpo: tiglio
Tasti: jumbo
Ponte: Double locking II
Pick-up manico: Seymour Duncan SH1 ('59)
Pick-up ponte: SH4 (JB)
Hardware: black nickel
I tasti della chitarra sono 24, con segnaposizioni a forma di triangolo scaleno in madreperla; la scala del manico è lunga (25.5") e il radius è di 400 mm (16”).
Possiede un selettore (blade) a 3 posizioni, con due controlli di volume ed un tono, in grado di splittare i due pick-up e farli suonare in modalità single-coil per una maggiore varietà sonora.
La prova
Da spenta
E' uno strumento di punta della produzione Cort, e la qualità c'è tutta: ottima la risonanza, che è sempre molto "gonfia" grazie alla combinazione tiglio-acero. Questa caratteristica consente di arrotondare sia la sonorità delle basse che delle alte frequenze.
E' una prerogativa che a me, personalmente, non piace, ma si tratta di gusti.
Con l'ampli
Di base questa chitarra non è stata pensata per eccellere in modo particolare sui suoni puliti, ma con l'accoppiata di casa Seymour Duncan, JB-'59, questi ultimi risultano comunque molto belli ed ascoltabili.
Se si esclude la posizione al ponte (sempre un po' troppo squillante, per me), con tutte le altre combinazioni i suoni che si tirano fuori risultano essere molto dolci e cantabili.
Da non dimenticare, poi, che lo split-coil consente di tirar fuori dalla chitarra sonorità abbastanza vicine a quelle di una stratocaster.
Suoni distorti
Questa è la prova del nove, e lo strumento non delude: tanta grinta, potenza ed aggressività.
Anche con l'overdrive quasi al massimo i pick-up non perdono definizione e non "slabbrano" mai i riff in palm muting, e restano molto validi anche se usati per power-chord ed accordi pieni.
Gli assoli, se suonati al ponte, sono molto squillanti e cristallini, molto adatti, tanto per fare un esempio, per suonare i Judas Priest.
Il '59, invece, arrotonda il tutto e consente di suonare con molti spunti melodici, come Deep Purple e simili, visto che non perde comunque in definizione.
Uniche due note un po' stonate sono, in questo caso, lo split-coil, che sulle distorsioni è poco utilizzabile - anche solo per il forte rumore di fondo che si genera - e il ponte Double locking II, sicuramente buono ma non all'altezza di un Floyd rose originale o di uno Shaller.
In sintesi
Sicuramente un ottimo strumento adatto a tutti (professionisti e non) anche solo per il prezzo di listino.
Come tutti gli strumenti ha dei punti deboli, ma direi che nel complesso resta una chitarra molto valida.
Speriamo che in futuro Cort riesca a migliorare ulteriormente un lavoro già ottimo.