Dopo esserci occupati della serie RG 550 di casa Ibanez passiamo a quella, effettivamente molto simile, della RG 560 sempre della ditta giapponese.
L’unica caratteristica che differenzia queste due serie è la presenza del pick-up single-coil sulla 560, in luogo dell’humbucker sulla 550. Questo rende la chitarra elettrica più simile ad una super-strat, strumenti molto in voga tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90.
Il modello qui recensito è del 1992, la cui unica differenza con quelli precedenti è l’introduzione del nuovo ponte Lo-Pro Edge
Caratteristiche tecniche:
Manico: Wizard (17-20mm) in un pezzo di acero avvitato al corpo
Tastiera: acero/palissandro
Corpo: tiglio
Tasti: Jumbo
Ponte: Lo Pro Edge
Pick-up manico: S1
Pick-up centrale: S1
Pick-up ponte: V2
Hardware: Cosmo Black
I tasti della chitarra sono 24, con dei segnaposizione rotondi; la scala del manico è lunga (25,5) e il radius è di 430 mm (16”).
Possiede un selettore (blade) a 5 posizioni, un controllo per il volume ed uno per il tono.
La prova
Da spenta
Bisogna dire che la serie RG, soprattutto con i modelli 5xx, nacque come alternativa economica (ma non per questo meno professionale) rispetto alla neonata JEM, la chitarra elettrica costruita da Ibanez sotto apposite specifiche di Steve Vai. Sia nella forma che nella costruzione che nella scelta dei materiali, quindi, risulta essere piuttosto spartana, senza però sacrificare la parte sonora, che in fondo è la cosa più importante di una chitarra elettrica.
Detto questo, lo strumento è veramente bello. Non presenta una risonanza enorme paragonabile a quella delle Gibson per via dei materiali molto diversi, ma comunque ottima.
I due veri punti di forza delle RG, però, furono da subito il manico ed il ponte. Il primo era (ed è tuttora) estremamente sottile – sembra quasi di non sentirlo sotto le dita – e permette l’esecuzione con gran comodità di incredibili virtuosismi, in risposta alle esigenze degli shredder o guitar-hero, che proprio in quegli anni iniziarono a comparire in massa.
Il ponte Lo-Pro Edge è, sostanzialmente, la versione a basso profilo del precedente Edge.
Questa modifica è stata apportata per consentire una maggior comodità esecutiva alla mano destra, per esempio sui passaggi in palm-muting. Sebbene non sia mai riuscito a “scalzare” l’Edge dal primo posto delle preferenze dei chitarristi, è e rimane un eccellente ponte, in grado di garantire una perfetta tenuta dell’accordatura.
Con l’ampli
Non essendoci più il magnete ad avvolgimento doppio ci si può permettere qualche passaggio più marcatamente stratocasteriano, e bisogna dire con buonissimi risultati.
Effettivamente i suoni puliti hanno tutto da guadagnarci, con questa sostituzione. Più cristallini, più limpidi ma non per questo meno caldi; rendono lo strumento ancora più adatto ai passaggi funky e pop.
Perde qualcosa nel corpo sonoro, molto utile in ambito jazz e fusion, ma in misura veramente minima.
Suoni distorti
Il pick-up al ponte è molto potente, così come avveniva sulla RG 550, e quindi molto adatto a tutti i generi rock ed anche metal.
Purtroppo la distorsione fa perdere molto del bellissimo suono “vetroso” tipico delle posizioni intermedie, ma tant’è. Spostandosi sul magnete al manico, essendo singolo, ricorda molto le sonorità blackmoriane, belle spinte.
Una cosa sorprendente è il fatto che non c’è una grande perdita di guadagno (gain), nel passaggio fra il ponte ed il manico, cosa che, invece, spesso avviene in alcuni modelli di super-strat.
Certo, essendo un pick-up single-coil c’è molto rumore di fondo, ma questo è inevitabile.
In sintesi
Un altro grande strumento prodotto da Ibanez, anche se non ha mai raggiunto la fama della RG 550.
Ciò è forse dovuto al fatto che quest’ultima era lo strumento più simile alla JEM presente sul mercato, e quindi in grado di stimolare maggiormente le fantasie dei chitarristi, ma è solo un ipotesi…J
A parte questo direi che è un’ottima chitarra elettrica, da comprare nel caso si presentasse l’occasione.
Purtroppo, il 1992 è l’ultimo anno di produzione di questo ottimo strumento. A partire dal 1993, infatti, viene tolto definitivamente dal catalogo Ibanez.