Eccomi qui con un'altra chitarra della serie GRG di Ibanez.
Passiamo subito alle caratteristiche tecniche:
Manico: GRG1 in acero avvitato (19,5 mm al primo tasto e 22,5 mm al dodicesimo)
Tastiera: palissandro
Corpo: tiglio
Tasti: medium
Ponte: FAT 10
Pick-up manico: PDSN1
Pickup-centrale: PDSNS
Pick-up ponte: PDSN2
Hardware: cromato
I tasti della chitarra sono 24, con dei segnaposizione a forma di dente di squalo; la scala del manico è lunga (25,5) e il radius è di 400 mm (16”).
Possiede un selettore (blade) a 5 posizioni.
La prova
Da spenta
Bisogna, innanzitutto, chiarire una cosa: questa serie di chitarre, prodotta dalla Ibanez, è pensata per il chitarrista principiante, alle prime armi o per chi sta cercando uno strumento di riserva da utilizzare in caso di emergenza.
Di conseguenza, la qualità costruttiva e dei materiali scelti è dettata da questo obiettivo.
La chitarra, alla prova acustica, risulta abbastanza deboluccia, in termini di potenza sonora.
La rappresentazione delle frequenze è abbastanza povera su tutto lo spettro armonico: le basse sono poco profonde e le alte poco squillanti.
Grazie alla combinazione tiglio-acero, però, si ottiene una buona prestazione sulle frequenze medie (il tiglio, infatti, tende ad enfatizzare questa particolare banda audio), con la conseguenza che il risultato finale risulti piuttosto medioso e, come già detto, abbastanza scarno.
Niente di grave, comunque, è normale che sia cosi: ci sono chitarre che, per lo stesso prezzo, regalano prestazioni peggiori.
L’accordatura, infine, viene mantenuta abbastanza bene dal ponte, la cui leva, però, è quasi inutilizzabile, precludendo così la maggior parte degli effetti di vibrato che un ponte così sarebbe in grado di offrire.
Con l’ampli
Suoni puliti
Generalmente, tutte le chitarre Ibanez hanno una pessima fama: si tende sempre a catalogarle come le chitarre più plasticose, fredde e neutre in circolazione, o almeno fra quelle che lo sono di più.
Certo, in questo caso la qualità sonora non è eccelsa: gli accordi risultano molto “sporchi” ed impastati, poco incisivi e brillanti ma che, comunque, possono regalare discrete soddisfazioni se ci si accontenta di prestazioni non fuori dal comune.
Una buona qualità di questa chitarra è la varietà di suoni ottenibili, grazie al selettore a 5 posizioni, attraverso cui si ottengono con facilità sonorità che vanno dal blues, al jazz, al funky fino al pop.
Il suono finale si, effettivamente tende ad essere abbastanza plasticoso, ma vorrei spezzare una lancia in favore di queste chitarre: è difficile che, a questo prezzo, uno strumento suoni decentemente perché semplicemente non è pensato per quello scopo.
In ogni caso, sono convinto che gli stessi pick-up montati su chitarre ben costruite suonino in maniera decisamente diversa (e migliore), mentre è difficile che anche pick-up splendidi e di qualità professionali suonino bene su strumenti male assemblati.
Suoni distorti
Qui bisogna dire che le cose migliorano un po’, anche se le caratteristiche generali del timbro rimangono sempre quelle che ho già descritto in precedenza.
Nonostante questo, si comporta discretamente sia sulle ritmiche distorte sul pick-up al ponte che su melodie ed assoli, che quindi hanno bisogno di suoni un po’ più dolci, con quello al manico.
In effetti, risulta abbastanza evidente come questo strumento sia stato pensato più che altro per le distorsioni, invece che per i suoni puliti, come del resto avviene per la maggior parte (e ribadisco maggior parte , NON tutte) le chitarre Ibanez.
Il suono, comunque, è sempre un po’ troppo impastato e plasticoso, ma va benissimo per suonare un po’ di rock divertendosi.
In sintesi
Come già più volte detto e ripetuto NON è una chitarra professionale ma da studio, per musicisti alle prime armi.
In ogni caso, per questa categoria di utenti trovo che il suo acquisto possa risultare un’ottima scelta sia come prima chitarra, che come riserva oppure anche come strumento da “cannibalizzare”, ovvero cambiare pick-up, ponte, manico tasti etc.
Colpisce, in questo caso, l'abbinamento dei colori (nero con battipenna, segnatasti e paletta giallo luminoso), che io trovo molto accattivante.