Prezzo: 575/710 euro
Quest’oggi viene recensita la chitarra elettrica LTD M-300FM, facente parte della serie M di casa LTD, una delle linee di con la forma più normale costruite dalla casa giapponese.
Essa ricorda, infatti, la Fender Stratocaster – anche se un po’ alla lontana – la Soloist di casa Jackson ed anche un po’ le RG della Ibanez.
Questa particolare serie, nella versione prodotta da ESP, è stata resa celebre grazie all’uso che, negli anni, ne è stato fatto da parte di chitarristi come Michael Romeo, dei Symphony X.
Caratteristiche tecniche:
Manico: Extra Thin U Neck contour, in acero passante attraverso il corpo (neck-through)
Tastiera: palissandro
Corpo: mogano con top in acero fiammato
Tasti: Extra Jumbo
Ponte: Floyd Rose Special
Pick-up manico: EMG 81
Pick-up ponte: EMG 81
Hardware: black nickel
I tasti della chitarra sono 24, con dei segna-posizione a forma di freccia; la scala del manico è lunga (25,5”).
Possiede un selettore (blade) a 3 posizioni, un controllo per il volume ed uno per il tono.
La prova
Da spenta
Anche da spenta la qualità si sente. C’è molta profondità, ma anche tanto attacco e sustain (che compensa la perdita di frequenze causate dal ponte mobile) grazie al manico neck-through.
Manico e tastiera sono belli comodi e lisci e permettono di eseguire assoli veloci senza problemi.
Caratteristica, questa, accentuata dal manico Extra Thin, molto sottile ma non eccessivamente, soprattutto grazie al profilo a forma di U, che da sempre una sensazione un po’ “cicciottosa”.
Doveroso, come sempre, ricordare l’ottima fattura del ponte Floyd Rose Special, con cui si risolvono molti problemi di accordatura dopo aver eseguito giochi con la leva piuttosto estremi.
Con l’ampli
Suoni puliti
Lo abbiamo detto tante volte che con gli EMG attivi bisogna stare un po’ attenti sui puliti. Questo perché hanno un volume di uscita piuttosto alto e tendono a saturare anche con bassi livelli di gain. Non è però un problema enorme, basta regolare bene i parametri e si ottengono discrete sonorità clean, che probabilmente non andranno bene per il blues ma per arpeggi pop e metal si.
Suoni distorti
E adesso veniamo ai distorti, che sono il punto forte di questi magneti. Gli EMG tendono ad essere piuttosto frizzanti ed è per questo che funzionano bene abbinati a chitarre di questo tipo, con legni relativamente scuri e con tecniche costruttive in grado di regalare corpo e sustain.
Via libera, ovviamente, a tutto l’heavy metal, perché sono magneti in grado di regalare distorsioni estreme senza praticamente emettere rumore di fondo.
In sintesi
La serie MH comincia ad essere proprio di buona qualità, sia come legni che come elettronica. Il prezzo, poi, non è così alto visto che si ottiene una chitarra di ottimo livello.
Molto buona l’idea di dotare finalmente le chitarre di tre pick-up invece dei soliti due, aggiungendo una grande varietà sonora e permettendo così ai neofiti di esplorare un buon numero di sonorità, ad un prezzo, poi, che non è affatto male.