Sempre per la serie delle chitarre elettriche storiche non più in produzione oggi ci occupiamo della Ibanez RG 770, che è nata in pratica come la versione “di lusso” della RG 550. Questo sia per la scelta dei colori (molto più sgargianti) che per la scelta dei materiali, soprattutto quelli elettronici.
Tutto ciò l’ha resa una degli strumenti preferiti dai chitarristi degli anni ’90, ma purtroppo è rimasta in produzione solo dal ’91 al ’93, escludendo la serie “celebrativa” del 2007.
Questo è uno dei motivi per cui la Ibanez RG 770 è tutt’oggi uno dei modelli più ricercati sul mercato.
Questa recensione si occupa, in particolare, di quello prodotto nel 1991.
Caratteristiche tecniche:
Manico: Wizard (17-20mm) in un pezzo di acero avvitato al corpo
Tastiera: acero
Corpo: tiglio
Tasti: Jumbo
Ponte: Lo-Pro Edge
Pick-up manico: IBZ-USA F4
Pick-up centrale: IBZ-USA C3
Pick-up ponte: IBZ-USA F2
Hardware: Cosmo Black
I tasti della chitarra sono 24, con dei segnaposizione a forma di dente di squalo dello stesso colore del corpo; la scala del manico è lunga (25,5) e il radius è di 430 mm (16”).
Possiede un selettore (blade) a 5 posizioni, un controllo per il volume ed uno per il tono.
La prova
Da spenta
Senza nulla togliere alla RG 550, questa chitarra elettrica aveva qualcosa in più, come qualità, soprattutto in quanto a risonanza acustica. Lo spettro delle frequenze è molto più ricco e meglio rappresentato.
Per il resto, la suonabilità è stupenda proprio come nella sua compagna.
Ottima prova anche per il Lo-Pro Edge a cui, sebbene gli venga sovente preferito il predecessore Edge, non manca nulla per essere considerato un ponte di altissima qualità ed efficienza.
Con l’ampli
Una delle diversità con la RG 550 è l’introduzione dei pick-up IBZ-USA (da non confondere con i moderni Dimarzio-IBZ, che sono completamente diversi). Questi altro non sono che dei veri e propri Dimarzio, costruiti quindi negli Stati Uniti ma sotto dirette specifiche Ibanez.
La loro qualità è ottima e si sente subito, a partire dai suoni puliti che sono molto più cristallini e puliti rispetto ai V1-V2, che sono un po’ più “rudi”.
La versatilità è estrema, e si raggiungono facilmente sonorità che vanno dal funky al pop, fino al blues e qualche punta di jazz.
Suoni distorti
Essendo una chitarra elettrica nata per gli shredder che in quel momento scorrazzavano a frotte per i palcoscenici di tutto il mondo, il suo punto di forza sono sicuramente le distorsioni.
Anche qui possiede una varietà sonora sorprendente: buonissimi sia per fare del sano rock che per distorsioni anche molto spinte. Anche il metal moderno sarebbe possibile, magari con l’aiutino di qualche pedale.
In sintesi
Insomma, sicuramente uno dei migliori strumenti in assoluto progettato dalla Ibanez. Di conseguenza, è stato ovvio toglierlo subito dal mercato J
Nel 2007 venne riproposta in versione celebrativa, con il manico costruito in 5 pezzi di acero e noce e dotato di spessore Super Wizard (17-19mm).