Prezzo: 370/440 euro
Continuiamo a parlare della serie Eclipse di casa LTD, con la EC-256P, chitarra di forma Les Paul ma con pick-up P-90, quindi che ricorda i primissimi modelli di casa Gibson della suddetta chitarra.
Caratteristiche tecniche:
Manico: Thin U Neck contour (20-22mm), in mogano incollato al corpo
Tastiera: palissandro
Corpo: mogano
Tasti: Extra Jumbo
Ponte: TOM con tailpiece
Pick-up manico: ESP LP90S
Pick-up ponte: ESP LP90S
Hardware: nero
I tasti della chitarra sono 22, con dei segnaposizione a rettangoli ondulati in madreperla; la scala del manico è corta (24,75”) e il radius è di 305 mm (12”).
Possiede un selettore (toggle) a 3 posizioni, due controlli per il volume ed uno per il tono.
La prova
Da spenta
La qualità di questa chitarra è assimilabile certamente a quella della già recensita EC-200QM, con, ovviamente, alcune differenze a livello timbrico. Essendo costruita con anche il corpo in mogano, infatti, prevalgono le frequenze medio-basse, dando allo strumento un maggior volume.
Anche la tastiera non presenta particolari problemi, nonostante qualche volta si incontrino dei punti morti (ma è normale, non è certo una chitarra di livello professionale).
Con l’ampli
Suoni puliti
I pick-up P-90 sono i primi magneti creati per una chitarra elettrica e furono introdotti per la prima volta sul modello Gibson Les Paul, nel 1952. Timbricamente, si possono identificare a grandi linee come una via di mezzo fra i single-coil e gli humbucker.
Ed infatti, suonando i puliti si nota una certa corposità di fondo, ma non certo paragonabile a quella di un humbucker. Di contro, sono molto chiari, ma non quanto un single-coil puro. Si nota anche un certo accento piuttosto pronunciato sulle frequenze medie, diversamente da quanto in genere succede nei single-coil. Data questa sua natura mista, quindi, si ottengono sonorità abbastanza particolari, specie per chi non ha mai suonato con questi magneti.
I generi più fruibili con i P-90 sono decisamente blues, fusion, pop e rock.
Suoni distorti
Partiamo subito col dire che non sono pick-up pensati per avere grandi livelli di distorsione anche perché, essendo mono-bobina, proprio come i single-coil portano con sé molto rumore di fondo.
Detto questo, si ottengono sonorità abbastanza cristalline, per chi è abituato al suono di una Les Paul con humbucker, ma con quella piacevole enfasi sulle medie che aggiunge un tocco di presenza in più.
Anche in questo caso, via libera a tutto il rock e rock ‘n’ roll, moderno e non.
In sintesi
Strumento che merita una certa attenzione, magari anche solo per la sua particolarità. Non è così comune, infatti, trovare chitarre con pick-up P-90 a livello di principianti.
Essendo peraltro buona la qualità generale, mi sento di consigliarla a colore che cercano uno strumento diverso dal solito.