Prezzo: 550/700 euro
Quest’oggi viene recensita la chitarra elettrica LTD H-338, facente parte della serie H di casa LTD, una delle linee di con la forma più normale costruite dalla casa giapponese.
Essa fa parte della linea (H) è molto simile alle M ed MH, sempre di casa LTD, già recensite da questo sito.
Questa serie presenta una forma in grado di ricordare le Fender Stratocaster (seppure alla lontana) ma si differenziano dalle M e delle MH per la presenza di più modelli a 7 ed 8 corde, studiatissime, quindi, per essere usate in ambito metal.
Caratteristiche tecniche:
Manico: Thin U Neck contour, in acero avvitato al corpo
Tastiera: palissandro
Corpo: mogano
Tasti: Extra Jumbo
Ponte: Ponte fisso
Pick-up manico: ESP ALH-208
Pick-up ponte: ESP ALH-208
Hardware: cromato
I tasti della chitarra sono 24, con dei segna-posizione a forma di rettangoli posti sulla parte alta del relativo tasto; la scala del manico è lunga (25,5”).
Possiede un selettore (blade) a 3 posizioni, un controllo per il volume ed uno per il tono.
La prova
Da spenta
Trovarsi fra le mani un “mostro” simile causa sempre qualche difficoltà all’inizio. Per riuscire a suonare agilmente anche le corde più basse bisogna allungare molto la mano rispetto al solito. Dopo un po’, comunque, ci si abitua.
La qualità generale dello strumento non è molto alta, e la risonanza in generale è piuttosto scarna ed afona.
Il ponte è un fisso generico che, esteticamente, potrebbe ricordare un po’ quelli Fender; tiene abbastanza bene l’accordatura, a patto di non eseguire bending di due toni. Nessun problema, comunque, perché la tastiera non è abbastanza liscia per consentire simili acrobazieJ
Con l’ampli
Suoni puliti
Gli ALH sono attivi, quindi ricordano un po’ il comportamento degli EMG, perciò non bisogna aspettarsi prestazione grandiose sui suoni puliti, anche se permettono di creare atmosfere abbastanza in quietanti se si usano le due corde più gravi.
Suoni distorti
Notevole il risultato in questa modalità. Distorsioni molto aggressive e potenti, anche se proprio andando sull’ottava corda si trova il difetto maggiore, secondo me: il timbro diventa un qualcosa che somiglia moltissimo ad una mitragliatrice, più che ad una chitarra elettrica. E’ pur vero che è pensata per questo scopo, però i riff eseguiti in quella zona sono quasi incomprensibili(J), a meno che non si eseguano passaggi lenti.
In sintesi
Non c’è niente da fare, è una chitarra elettrica molto particolare e adatta solo al pubblico metal. La qualità liuteristica non è molto alta ma è compensata da quella buona dei pick-up ALH.